La Costituzione e i malati di mente
Dalla mia frequentazione con questa vera amica che è per noi tutti la Costituzione, almeno nei suoi principi generali, unica che ci mantiene la bussola senza sbandare tutte le volte che dobbiamo dare un giudizio su qualche legge o comportamento sociale, voglio prima cosa pubblicare qualcosa scritto anni fa che riguarda l’ART. 32 / e il delirio e i malati mentali.
Osserviamo l’articolo 32 della nostra Costituzione che riproduco:
“Art. 32
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.”
Sottolineo la seconda parte dell’articolo:
“Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”
La parte segnalata è un diritto di tutti i cittadini italiani dal 1948 ad oggi
ma
non riguarda i malati mentali perché loro non sono cittadini italiani, sono “dell’ altro mondo”.
Loro infatti non sono riconosciuti come persone.
A nessun malato mentale sarebbe permesso di rifiutare le cure
per esempio
per mantenere il delirio.
Nella mia esperienza
e di altri come me
il delirio deve
sì essere controllato dai farmaci
ma non stroncato
perché così si impedisce la reazione naturale
della nostra mente e del nostro cervello che è
il delirio come cura.
Sottolineo ancora una volta che il delirio va controllato da esperti
sia psichiatri che terapeuti
ma da esperti che sappiano che
come la febbre in altre malattie
il delirio è l’antidoto naturale
del nostro organismo alla malattia.
Gli psicotici non sono cittadini della Repubblica Italiana neanche
per quanto riguarda “il rispetto della persona umana”
perché
come altri deboli
non hanno il diritto di essere trattati come persone.
Non mi dilungo
perché tutto quello che scrivo
è la difesa
di questo diritto.