NEWS 3 MAGGIO CALCIO: MA I GIOCATORI SI POSSONO PERMETTERE DI ESSERE ANCHE LORO “INDIVIDUI-PERSONE”? IL PUBBLICO DISERTERA’ GLI STADI? PANICO NEI CAPITALI SPORTIVI.CONTINUA IL DIBATTITO SULLA DIVERSITA’ NEL CALCIO

 

L’intervista a «Chi»

 

 

Di Natale è l’omosessualità nel calcio
«È un tabù che non si può infrangere»

 

La replica al ct Prandelli: «Mondo troppo complesso»

 

 

L’attaccante dell’Udinese Antonio Di Natale (Eidon)

 


MILANO

 

Per una volta non la pensa come il proprio ct.

Ma l’argomento non ha a che vedere con il campo di gioco. Per Antonio Di Natale, attaccante dell’Udinese, l’omosessualità è un tabù impossibile da infrangere per i calciatori: «Professionalmente stimo parecchio mister Cesare Prandelli e gli sono affezionato come uomo, ma non sono d’accordo con lui.

 

Infrangere il tabù dell’omosessualità nel mondo del calcio è un’impresa difficile, direi quasi impossibile», ha detto il centravanti bianconero, prendendo così le distanze da quanto dichiarato dal commissario tecnico della Nazionale PRANDELLI:

 

«Mi chiedo: come potrebbero reagire i tifosi? Mica possiamo prevedere le reazioni di tutti.

 

Mi dispiace, ma non condivido la scelta di rendere pubblica, almeno nel mondo del calcio, una situazione privata così importante. Il nostro mondo, sotto certi punti di vista, è molto complesso», ha aggiunto il giocatore.

 

ANCHE RIVERA – Le dichiarazioni di Di Natale sono state raccolte da Chi. Nello stesso numero,

Gianni Rivera confessa di «non aver saputo neanche che nel mondo del calcio ci fossero dei gay, è una novità assoluta per me. »

 

Negli stadi c’è molta ignoranza sul tema della diversità, basta vedere come vengono trattati i calciatori stranieri», aggiunge Cabrini.

 

D’accordo con Prandelli invece è Diego Milito:

 

«Condivido quanto dichiarato da mister Prandelli. Personalmente non mi è mai capitato di percepire che un mio compagno vivesse con questo tipo di segreto. Ma, se così fosse, sarebbe sbagliato tacere. Sono sicuro che i tifosi, i compagni di squadra e gli sponsor amerebbero il calciatore fregandosene della sua vita privata, non farebbero mai e poi mai pesare una situazione simile».

Redazione Online 2 maggio 2012 | 20:13© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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1 risposta a NEWS 3 MAGGIO CALCIO: MA I GIOCATORI SI POSSONO PERMETTERE DI ESSERE ANCHE LORO “INDIVIDUI-PERSONE”? IL PUBBLICO DISERTERA’ GLI STADI? PANICO NEI CAPITALI SPORTIVI.CONTINUA IL DIBATTITO SULLA DIVERSITA’ NEL CALCIO

  1. D 'IMPORZANO DONATELLA scrive:

    Penso che il mondo dello sport e quello del calcio in particolare sia tra i più conservatori dal punto di vista della diversità di genere. Il pubblico vuole vedere uomini muscolosi, virili, un po’ come dovevano essere percepiti i gladiatori. Ricordo che anch’io , molto giovane, ero innamorata di quei corpi “forti e maschi”. Per fortuna poi la mentalità generale ha cominciato a cambiare e credo che, anche con molta fatica e tempo, crollerà questa rocca di omofobia ( è crollata negli USA la proibizione di dichiarasi gay nei militari, forse perché hanno un gran bisogno che la gente si arruoli per guerre sconsiderate). C’è un bellissimo film americano, di parecchi anni fa, che fa vedere con ironia il mondo dell’hokey su ghiaccio, molto più duro del calcio. Lì l’omofobia è di casa, ma alla fine viene schiacciata dal senso del ridicolo. Il film si chiama ” Colpo secco” e mi pare che ci sia anche Paul Newman. Da vedere. Ciao. Evviva il calcio, bellissimo sport, da godersi ancora di più se liberato dai pregiudizi e dalla miseria culturale.Ciaooooo.Do

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