chiara: non sono riuscita a tagliare i preamboli, ma basta spostare la pallina…
(ASCA) – Roma, 28 ago – ”Grillo rifugge ogni contraddittorio
ma sa che l’uso di quel linguaggio gli permette di finire sui
media. La sua e’ una vera strategia di comunicazione studiata
a tavolino. Il Pd e Bersani da troppo tempo sono sotto
attacco. Diciamo che Bersani si e’ lasciato trascinare”. Lo
dice, intervistata dal quotidiano ”La Stampa”, Debora
Serracchiani, europarlamentare del Pd e candidata alla
presidenza del Friuli Venezia Giulia, parlando del botta e
risposta tra il comico Beppe Grillo e il segretario del
partito, Pier Luigi Bersani.
”La festa – aggiunge – il discorso di apertura, Reggio
Emilia…A me non piace l’uso di certe parole e di certi
toni. Secondo me non paga nemmeno da un punto di vista
politico. Ma mi rendo conto che di fronte a un continuo
dileggio della politica come quello che fa Grillo…beh, come
si dice a Roma: quando ci vuole, ci vuole. Pero’ mi chiedo se
questi scontri tra dirigenti politici arrivino
all’elettorato”.
nota di chiara: la Serracchiani ha ragione, questi scontri (che sono poi proseguiti lussureggiantemente), arrivano all’elettorato, ma arrivano molto male soprattutto per quella parte del paese, oggi maggioritaria, che è stufa della politica. Non si tratta solo di Grillo. Alla trasmissione “In Onda”, da lunedì a venerdì su LA 7, hanno trasmesso un video dal blog di Di Pietro, a proposito di “morti viventi”, con immagini da horror, che era, se possibile, peggio degli insulti di Grillo. La ragione di tutto ciò è chiara: Grillo sta raccogliendo voti scontenti della Lega, ma non sufficientemente per vincere, sia lui che Di Pietro hanno bisogno dei voti degli scontenti del PD, che sono molti, tutti quelli, per esempio, che la vogliono-nella situazione di crisi in cui siamo- la minestra, intendo, “brodosa e spessa”. E non solo, giuste critiche e serie che si possono rivolgere e si devono rivolgere al PD. Renzi dice tante cose giuste, anche Civati, ma non aspetteremo che la nave giunga in porto prima di uccidere il comandante se fa “abbastanza bene”?
Grillo e Di Pietro, anche se per ora non si alleano, hanno entrambi bisogno di pescare a destra e a sinistra (come tutti i partiti, del resto), e lo fanno senza alcuna regola di verità, gli insulti falsi sono miscelati a cose vere, noi povera gente siamo ignoranti e crediamo alle “basure”, le streghe, come si dice da noi. E così queste ideologie da frullatore prendono piede.
Adesso, per non diluirvi lo stomaco con le mie nuovissime analisi politiche, voglio dirvi che, al mio cuore 70, Bersani ha fatto bene. E per un motivo antico: in Italia i comunisti e i fascisti, a quel poco che mi è dato raccogliere dati, esistono davvero. All’inizio, quando vedevo Berlusconi puntare sulla lotta al comunismo, mi sembrava un idiota ed ero d’accordo con Donatella che diceva: “Meno male che almeno lui, i comunisti, li vede!”. Poi parlando con la gente ho capito che le ricerche di mercato di Berlusconi (e vorrei anche vedere a quel livello di possibile spesa!) erano ben fatte. Non ho dati per dire se in Italia battono cuori comunisti, quelli nostalgici di Peppone per intenderci, cioè Stalin, il crollo dell’URSS e poi della Cina comunista e pura, e infine di Cuba, hanno guarito moltissimi. Nostalgici ce n’è di sicuro tra quelli della mia età. Ma soprattutto sono convinta, dati alla mano, che tra gli Italiani c’è molto fascismo, di vario tipo, come si dice? “strisciante e rigoglioso apertamente”, ma c’è: e tutto questo nostro fascismo si esprime con un sentimento solo: “odio ai comunisti, facciamoli fuori!”, addirittura contro chi ne ha respirato l’aria da bambino…come più o meno ha fatto Bersani. In base a questo odio, anche accuse come “piduista” rivolto al PD di Bersani, fanno proseliti…mentre nessuno ricorda mai il piduismo reale di Cicchito!, ma lasciamo perdere, adesso non c’entra. Hai voglia sbracciarsi e smarcarsi come fa Bersani, lui può essere combattuto soprattutto come erede del comunismo, così gli si mangiano voti, anche se per ora fa bene. E da noi, il comunismo, chiama subito in causa il fascismo: ricordo bene i gruppazzi da soli o con la polizia e i suoi manganelli, parlo di fine Sessanta, prima metà Settanta, che rincorrono l’incauto militante comunista o Movimento Studentesco, da solo, nelle stradine deserte, ma ricordo anche lo slogano orrendo: “non è peccato uccidere un fascista”. Agli inizia degli anni Settanta abbiamo rifatto in Italia, una specie di teatrino tragico, una farsa sanguinante, la guerra civile dal ’43 in poi. Certe ferite antiche sono lì aperte, appena sotto la superficie della “lady Leggerezza”, del post-moderno, che per me significa : “Perché no?” Tutto è “perché no?” perché si sono sbiaditi i parametri di giudizio e della coscienza morale prima che politica.
E’ importante togliere voti ad un partito riformista di centro che, almeno a me, pare l’unico che possa far qualcosa per noi e per la nostra povera nazione. (Io accetterei entusiasta anche un serio Liberalismo, ma non mi pare di vederne neanche i germi….). E’ importante, togliere voti a chi potrebbe fare qualcosa “di durevole”, e toglierli per il proprio orticello e il proprio protagonismo, che, ragazzi, non è di Grillo o Di Pietro, né a destra, ma di ciascuno di noi: guardate il morbo orrendo che ha attecchito, siamo tutti noi a pavoneggiarsi allo specchio e ci troviamo bellissimi, noi ombelichi tutti e unici del mondo! …Bene, per finire, io credo che queste forme di fascismo, a me così evidenti in Grillo (ma sono i miei occhiali, per carità!) vada denunciato e combattuto. D’accordo, oggi tutto è “leggero”, se girando per Milano, lì dove abito, zona Dateo, le lapide di ragazzi morti per la “nostra democrazia” sono tantissime ed io ne provo una gran vergogna e una pena infinita per questi ragazzi: se parlo di loro con un giovane, sono pesante, sono pesante se parlo di correttezza, verità, civiltà, onestà intellettuale…tutte parole “bombe atomiche”, oggi, per la maggioranza, intendo. A mio parere si è buttato via l’acqua sporca con il bambino e, qualcuno, certi principi morali, certe denunce di qualunquismo (anche se non sono state dette, le dico io), una possibilità agli italiani di rifarsi una coscienza morale, qualcuno deve pur darla, e senza “tatticismi” e senza pensare alla più che osannata rete, come vorrebbe anche la Serracchiani. La penso proprio come Bersani, qualcuno, gli insulti, me li venga a dire in faccia come ai vecchi tempi, ai santi films di John Ford.
Ci sono dei momenti che “essere vecchia” mi riempie di felicità, la vostra chiaretta