17 DICEMBRE 2012 ORE 06:22 I RINOCERONTI NERI. QUANTI UMANI HANNO BISOGNO DEL PIU’ ASSOLUTO “SEGRETO” PER RIVELARSI?

ANIMALI

La vita segreta dei rinoceronti neri
«Di notte diventano affettuosi»

Il documentario è stato girato dalla BBC in Africa e svela come l’animale, in genere scontroso, sia in realtà anche socievole

ANIMALI

La vita segreta dei rinoceronti neri
«Di notte diventano affettuosi»

Il documentario è stato girato dalla BBC in Africa e svela come l’animale, in genere scontroso, sia in realtà anche socievole

 

Rinoceronti neri (foto BBC)Rinoceronti neri (foto BBC)

E’ sempre stato considerato dagli studiosi di zoologia un animale solitario, desideroso di incontrare i suoi simili solo per accoppiarsi, incapace di muoversi in branco e aggressivo nei confronti di chi turba la sua quiete. Ma in realtà il rinoceronte nero, animale in via d’estinzione (ne sono rimasti meno di 5.000 in tutto il mondo e la sua esistenza è minacciata dai bracconieri desiderosi d’impossessarsi del suo prezioso corno), condurrebbe una doppia vita che finora nessuno conosceva: di giorno vive appartato e si mostra scontroso, di notte diventa molto socievole e spesso si scambia «affettuosità» con i suoi simili.

DOCUMENTARIO – A svelare la vita notturna segreta del rinoceronte nero è un documentario inedito, girato nel deserto del Kalahari, in Africa, dalla BBC Natural History Unit per la nuova serie televisiva sulla fauna selvatica condotta Sir David Attenborough, il più famoso divulgatore scientifico del Regno Unito. Il filmato, in onda il prossimo 2 gennaio sull’emittente pubblica britannica, racconta gli incontri di più di 50 rinoceronti neri che, appena si fa buio, percorrono chilometri di distanza e si radunano a gruppi intorno a una pozza d’acqua. Qui giocano, si salutano affettuosamente toccandosi con i reciproci nasi e comunicano tra loro attraverso grugniti e squittii con differenti intonazioni: «Per noi vedere ciò che accade nelle ore notturne è qualcosa di straordinario – dichiara al Sunday Telegraph Paul Brehem, consulente scientifico della troupe che ha girato il documentario – Sembra che questi incontri notturni si ripetano costantemente e abbiamo potuto filmare differenti esemplari che andavano e tornavano ogni notte. Mai una troupe televisiva era riuscita a documentare la vita notturna dei rinoceronti neri».

TELECAMERA AD ALTA DEFINIZIONE – Per riuscire a seguire i movimenti notturni dei rinoceronti, l’emittente britannica ha sviluppato una telecamera speciale ad alta definizione, capace di filmare nel buio più assoluto. Le immagini sono chiare e impressionanti: «Abbiamo dovuto rimandare le riprese di un anno perché la telecamera non era ancora pronta – afferma il produttore Simon Blakeney – Tuttavia uno strumento ad alta definizione come questo ti permette sia di lavorare senza luce sia di cogliere ogni dettaglio. Nel documentario si possono vedere chiaramente gli occhi dei rinoceronti che di solito durante il giorno sono quasi del tutto chiusi, mentre di notte, sono spalancati». In una sequenza – racconta il domenicale britannico – si vede un giovane rinoceronte che cerca di sedurre una femmina sollevando da terra un paio di corna d’antilope e offrendo “il trofeo” all’amata. Tuttavia la femmina non si lascia incantare e dopo un’iniziale interazione si sdraia a terra e finge di dormire finché non è lasciata sola: «Ciò che ci sbalordisce è che esista un intero lato di questi animali di cui non eravamo a conoscenza e che non era mai stato svelato – dichiara Brehem – Per la prima volta possiamo vedere realmente questi animali a trecentosessanta gradi e averne un’immagine più completa».

Francesco Tortora16 dicembre 2012 | 14:40© RIPRODUZIONE RISERVATA

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2 risposte a 17 DICEMBRE 2012 ORE 06:22 I RINOCERONTI NERI. QUANTI UMANI HANNO BISOGNO DEL PIU’ ASSOLUTO “SEGRETO” PER RIVELARSI?

  1. D 'IMPORZANO DONATELLA scrive:

    Che bella questa scoperta sui rinoceronti neri! Mi piace pensare che, avendo provato su di se’ il quasi sterminio della propria razza, abbiano deciso di rivelarsi solo in privato, tra individui della stessa specie. Un tipo di razzismo al contrario, fatto per sopravvivere, come del resto avveniva per gli umani perseguitati per i più diversi motivi.

    • Chiara Salvini scrive:

      ma sai, come ti ho detto per telefono, che ci sono tanti umani che vivono così: sono quelli ( i “modelli” non parlano di nessuno in particolare) in cui c’è una gran lotta tra voglia di aderire alla vita e bisogna di odiarla, rifiutarla, tenerla per lo meno a distanza. Eros e Tanatos, Amore e Morte sempre in lizza: e sembra, in alcuni, che nessuno mai possa vincere. Per antiche storie dei primi anni, e- importantissimo- storie che si qualificano sempre in relazione ai bisogni con cui uno è nato, Eros non riesce mai a diventare “sostanza egemone”, se si puo’ dire così. La persona è divisa, quasi potesse dominare ora l’uno ora l’altra parte, senza poter mai venire a patti. Entrambi che non cedono terreno. Siamo un po’ tutti così, in sfumature diversissime, ma io accentuo un “tipo” per capire alcuni di noi che da tanti anni osservo con grande interesse. Possono per esempio aver avuto subito un brutto biglietto da visita dalla vita: nascono quasi soffocati dal cordone ombelicale, quasi morti di fame e lasciati stare per conto loro perché i medici li hanno dati per spacciati; specie durante la guerra, molti che hanno pianto giorni e giorni di fame senza che la mamma potesse capire che “agitato” com’era il suo latte non nutriva a sufficienza.

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