13 FEBBRAIO 2013 ORE 05:54 “CHE OGNUNO SI ACCOPPI COME VUOLE!”…SECONDO VOI SUCCEDE QUALCOSA?

Parla con lei
 

Il matrimonio come ci pare

di ELENA STANCANELLI

Il matrimonio come ci pare

Gli Stati Uniti avrebbero dichiarato guerra alla monogamia. Così scrive Hugo Schwyzer, professore di gender study ed editorialista di un sito vispo e intelligente che si chiama Jezebel. Sembra che siano bastati un paio di libri ben assestati per far saltare la copertura etica di uno dei comportamenti più controversi della nostra società.

Sull’infedeltà abbiamo costruito gran parte della letteratura del Novecento oltre che quasi tutti i matrimoni. Abbiamo fatto dipendere la nostra stabilità psichica da un presupposto che, per la maggior parte di noi, era evidentemente insostenibile. Eppure siamo ancora lì che tentenniamo. E quando l’uomo più sexy del mondo abbraccia sua moglie per festeggiare di essere stato rieletto presidente degli Stati Uniti, in milioni di milioni ci palleggiamo la fotografia sui social network, commuovendoci parecchio.

Non c’è soluzione. Tranne quella, inoppugnabile, proposta da Jill Filipovic sul Guardian qualche giorno fa: «Let people do what they want». Che il matrimonio e le sue regole siano soltanto una delle possibile declinazioni delle nostre relazioni d’amore, e soprattutto che ci si arrenda all’idea che quel patto un po’ solenne e un po’ cialtrone è abbastanza flessibile. Un modello imperfetto, pronto ad accogliere, senza infrangersi, varianti e aggiustamenti. Basato sulla fedeltà, ha retto sotto i colpi di un’infedeltà endemica, nato come unione tra un uomo e

una donna, perché mai non dovrebbe riuscire a tenere dentro le coppie omosessuali?

Come ricorda Hugo Schwyzer, quando Humprey Bogart ne La regina d’Africa dice a Katherine Hepburn che la monogamia è contraria alla natura umana, lei mirabilmente risponde: «Il motivo per cui siamo al mondo, Mr Allnut, è proprio quello di elevarsi sopra la natura».
La natura, persino in amore, non può essere usata come parametro. Let people do what they want.
Twitter: @elenastanka

(11 febbraio 2013)© Riproduzione riservata

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commenti fino ad oggi:

  1.  

    La coppia che non vuole figli, il nucleo tripersonale (per es. due donne ed un uomo) etc. In ognuna il peso dei diritti e doveri sarebbe diverso. Se stipulo un contratto di ‘coppia a cinque anni’ nulla è dovuto al partner alla scadenza, si può rinnovare, se il rapporto termina prima dovrò garantire il sostegno economico al partner fino al 5°anno, non oltre, Non avrò diritti sull’eredità in caso di premorienza all’interno dei 5 anni, etc. Sempre in questa linea andrebbero definiti i rapporti patrimoniali rispetto agli immobili o ai beni acquistati durante il contratto quinquennale di coppia,

    Inviato da fabiovanni il 12 febbraio 2013 alle 15:43

  2.  

    Penso che chi andrà al governo dovrebbe proporre una riforma della normativa sui matrimoni, diritto di famiglia e temi connessi che non sia ispirata ad equiparare al Matrimonio altre nuove ‘Istituzioni’ nelle quali il problema di fondo sia quanto sono vicine al Matrimonio con la M maiuscola, dove cioè si vada ad imbastardire, per i detrattori, un mito sociale come la famiglia. Mi sembra una strada sbagliata. Dovremmo invece definire delle regole per contrattualizzare i diversi modi per ‘stare insieme’, naturalmente lasciando la libertà ai potenziali contraenti di non contrattualizzare affatto il loro rapporto. Si potrebbero definire alcune tipologie di rapporti definibili come ‘standard’ lasciando ai soggetti coinvolti la possibilità di deroghe sulle quali essi convengano. Potremmo avere, per esempio, la coppia coniugale a tempo indeterminato, quella a dieci anni, quella a cinque e a due. La coppia dello stesso genere. La coppia che non vuole figli, (segue)

    Inviato da fabiovanni il 12 febbraio 2013 alle 15:43

  3.  

    il matrimonio è un contratto e come tale è solo un’appendice opzionale a una relazione d’amore che infatti in altre culture non viene formalizzata…eppure i due si amano certamente e frequentemente per tutta la loro esistenza. Il matrimonio certamente svolge una funziona sociale fondamentale nelle culture che hanno generato strutture economiche e sociali complesse

    Inviato da mt4810 il 12 febbraio 2013 alle 12:28

 

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4 risposte a 13 FEBBRAIO 2013 ORE 05:54 “CHE OGNUNO SI ACCOPPI COME VUOLE!”…SECONDO VOI SUCCEDE QUALCOSA?

  1. diletta luna scrive:

    trovo che non servirebbe a niente cambiare le regole sul matrimonio ; va bene com’è , intanto ognuno interpreta il matrimonio a modo suo, con le più personali varianti ( amore vero , amore che non sa di niente, tradimenti, ritorni, separazioni più o meno consensuali , ecc. ). La qualità unica di un matrimonio dovrebbe essere l’amore vero tra uomo e donna. Tutto quello che viene contestato tra omosessuali o meno, è una sciocchezza : che me ne importa se due persone che decidono di vivere insieme, siano o no dello stesso sesso ? Il vivere insieme ed il volersi bene non dipende certamente dal sesso. Tra amore e sesso ci può essere un forte legame o una occasionale ….puttanata. Il matrimonio è una cosa, l’unione di fatto è un’altra ed entrambe dovrebbero avere il rispetto di tutto ciò che serve ad un legame.

    • Chiara Salvini scrive:

      PS. Ti posso trovare il libro del famosissimo storico inglese, che scrive come un romanzo, che si è dedicato a questo periodo della storia della chiesa e ricostruisce “scientificamente” tutti i vari passi della dottrina concilio per concilio, i dibattiti che già saprai…ricordo solo che di cognome si chiama Brown, è eccezionale! ciao, lo so, tutti, ma tutti tutti, non parliamo di nemo, vorrebbero che avessi la concisione di Cesare! Io, invece, di lui, ho solo la faccia di bronzo (monete): cerca di volermi bene “nonostante tutto”, ne ho bisogno—d’accordo come tutti! ciao, adesso sono quasi le 18:00 (scritto alla ferroviere), mia sorella è già da dieci minuti in sala, ognuno ha i suoi caporali-dice Toto’, ma io sono piu’ dotata di altri…

      introduzione mia, s’intende (ultima)
      Cara Diletta, so che non potrai leggere, neanche a puntate, voglio dire, ho sempre il pepe al culo, sono fatti esterni che mi tirano, ma volevo risponderti perché quello che dici è molto serio e bello, soprattutto venendo da una cattolica (ormai andata?…se pensi all’effetto che le tue opinioni che hanno fatto su un certo sacerdote—il diavolo l’avrebbe spaventato meno! No, ciccy, non sei andata, “sei nel vangelo” che è l’unico che conta!) e poi, tratti un argomento importantissimo nei giovani—ho avuto un paziente, adesso 28 anni, un caro amico che vedo ogni tanto, molto religioso, una persona cui la fede dava la possibilità di avere un orientamento nel mondo, la fede e la pratica nella chiesa, però, aveva bisogno di “sentirsi parte di” …ho visto la sua enorme sofferenza per non potersi accostare ai sacramenti…Allora sai, me ne viene un odio di questa chiesa che non permette di usare neanche i preservativi...vengo da 10 anni di Brasile, famiglie alla fame con 10 figli perché la Chiesa…e in Africa, neanche contro l’AIDS puoi usare il preservativo…non ti piacerà cosa dico, ma allora – con tutto il rispetto che si deve ad un’istituzione che dura da due mila anni e certamente fa felice miliardi di persone…rispetto storico, ammirazione per la durata di un’istituzione umana, ma…un bazuca e la soddisfazione di radere al suolo duemila anni di storia tutto in un avolta!…guarda che ho ben presente tutto il bene della chiesa, per esempio, “la teologia della liberazione” e cosa ha potuto fare nel sud America: tutti scomunicati ecc ecc. Spero davvero che queste dimissioni abbiano una portata rivoluzionaria…proprio nel senso della bomba! ma la burocrazia ecc ecc, il Vaticano è uno stato fossilizzato da “quasi duemila anni”…cosa vuoi buttare giu’? E noi, la magnifica burocrazia fascista non ce la siamo dovuti tenere nonostante la Liberazione? in disperata speme…come direbbe nemo in latino? aspetta: cosa ne dici di “disperata spes”?

      prima parte

      Nemo (14 febbraio 13 ore 12:36) scrive: ‘carmina non dant panem’, ma non so se risponde a te….—–a parte altre considerazione filosofiche, se “i dirittti umani” riguardano anche la filosofia— : “io sono un essere vivo, sono diverso, sono un cittadino, uguale agli altri per diritti e doveri, non voglio farmi una famiglia eterosessuale, ne morirei dall’angoscia… la mia diversità non deve pregiudicare gli altri, certamente, e non li pregiudica tanto che sono liberi di sposarsi uomo-donna, ma loro, altrettanto, non “dovrebbero” pregiudicare i miei diritti di cittadino anche la mia identità non è omologa alla maggioranza…quale maggioranza? La “nostra maggioranza storica”, non c’ altro “buon senso” o modo di pensare comune che quello “storico” o di questa epoca: …come sai, in Grecia e forse anche a Roma, non lo so, chiamiamo in causa la storica Donatella, la maggioranza erano gli omosessuali, soprattutto, secondo me, perché la donna, talmente disprezzata (non molto diverso da qui, in Italia, se si va oltre la superficie! Guarda tutte le denunce, che finalmente ci sono!) che la sposavi, facevi figli, ma se volevi “avere un amore” non ti bastava il fisico, avevi bisogno dell’ “anima” – termine che dà vita alla materia… Grandi personaggi come Socrate Platone Alcibiade…i Dialoghi di Platone, ad esempio, monumento della cultura di tutta l’umanità, tutti, anche quelli sull’Eros, sono riunioni, “convivii”, di uomini che dialogano.

      Ma per parlare di diritti umani, preferirei che leggessimo insieme la Dichiarazione dell’ONU del 1948
      Dichiarazione dei Diritti dell’uomo (ONU – 1948) Ho fatto selle sottolineature e delle note in cui mi e’ scappata la maiuscola…perdona!

      Pettegolezzo: la nostra Costituzione precede di poco…”era nell’aria” dice merimeri che dell’Italia….?

      PREAMBOLO

      Considerato che il riconoscimento della dignit� inerente a tutti i membri della famiglia umana, e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libert�, della giustizia e della pace nel mondo;
      Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti dell’uomo hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanit�, e che l’avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libert� di parola e di credo e della libert� dal timore e dal bisogno � stato proclamato come la pi� alta aspirazione dell’uomo;
      Considerato che � indispensabile che i diritti dell’uomo siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione;
      Considerato che � indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni;
      Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella dignit� e nel valore della persona umana, nell’eguaglianza dei diritti dell’uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libert�;
      Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l’osservanza universale dei diritti dell’uomo e delle libert� fondamentali;
      Considerato che una concezione comune di questi diritti e di questa libert� � della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;

      L’ASSEMBLEA GENERALE

      proclama

      ����������������
      LA PRESENTE DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO come ideale da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della societ�, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l’insegnamento e l’educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libert� e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale ed internazionale, l’universale ed effettivo riconoscimento ed effettivo e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.

      Articolo 1. Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignit� e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

      Articolo 2. 1) Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libert� enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
      ����������� 2) Nessuna distinzione sar� inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui un persona appartiene, sia che tale territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi altra limitazione di sovranit�.

      Articolo 3. Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libert� ed alla sicurezza della propria persona.

      Articolo 4. Nessun individuo potr� essere tenuto in stato di schiavit� o di servit�; la schiavit� e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.

      Articolo 5. Nessun individuo potr� essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti.

      Articolo 6. Ogni individuo ha diritto in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalit� giuridica.

      Articolo 7. Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad un eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.

      Articolo 8. Ogni individuo ha diritto ad un’effettiva possibilit� di ricorso a competenti tribunali nazionali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge.

      Articolo 9. Nessun individuo potr� essere arbitrariamente arrestato detenuto o esiliato.

      Articolo 10. Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente ed imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonch� della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.

      Articolo 11. 1) Ogni individuo accusato di un reato � presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa.
      2) Nessun individuo sar� condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetrato, non costituisce reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potr� del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso.

      Articolo 12. Nessun individuo potr� essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, n� a lesioni del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.

      Articolo 13. 1) Ogni individuo ha diritto alla libert� di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.
      2) Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.

      Articolo 14. 1) Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni.
      2) Questo diritto non potr� essere invocato qualora l’individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite.

      Articolo 15. 1) Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
      2) Nessun individuo potr� essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, n� del diritto di mutare cittadinanza.

      Articolo 16. 1) Uomini e donne in et� adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all’atto del suo scioglimento.
      2) Il matrimonio potr� essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.
      3) La famiglia � il nucleo naturale e fondamentale della societ� e ha diritto ad essere protetta dalla societ� e dallo Stato.

      NOTA CHIARA: E’ LA CHIESA CHE STABILISCE CHE SOLO UN UOMO E UNA DONNA FORMANO UNA FAMIGLIA, O MI SBAGLIO? NON MI PARE CI SIA NIENTE DEL GENERE NEANCHE NEI VANGELI…VA BENE, “TU PIETRO SU QUESTA PIETRA FONDERAI LA MIA CHIESA…” MA SONO STATI TUTTI I SUCCESSIVI CONCILII -FATTI DI SOLI FUNZIONARI DELLA CHIESA, FORSE SI CHIAMAVANO GIA’ VESCOVI- A DETERMINARE UN SACCO DI COSE CHE OGGI NOI CHIAMIAMO “CHIESA” ritenedo che siano tutte “leggi sacre” COME fossero ISPIRATe DALLO SPIRITO SANTO ECC ECC. Questo puo’ essere solo una questione di fede, sei d’accordo vero? E’ tanto che voglio fare un articolo “sull’ INFALLIBILITA’ DEL PAPA” CHE E’ STATO DICHIARATO ARTICOLO DI FEDE…qui ho un’idea confusa… anche tu sei proff di storia. Nella mia testa è legato ai Turchi che arrivano a Vienna (ADESSO VADO AVANTI SOLO PER FARVI RIDERE CON LE MIE INSALATE RUSSE!)), ALLA RIFORMA PROTESTANTE E LUTERO, E, SOPRATTUTTO –PER ME–ALLA CHIESA ORTODOSSA CHE SI E’ SEPARATA NON ACCETTANDO PIU’ IL PAPA COME UNICO CAPO DELLA CHIESA… A questo punto è stata dichiarata l’infallibilità del papa che non era tale fin dall’inizio.

      Articolo 17. 1) Ogni individuo ha il diritto ad avere una propriet� sua personale o in comune con altri.
      2) Nessun individuo potr� essere arbitrariamente privato della sua propriet�.

      Articolo 18. Ogni individuo ha diritto alla libert� di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libert� di cambiare religione o di credo, e la libert� di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti.

      Articolo 19. Ogni individuo ha diritto alla libert� di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

      Articolo 20. 1) Ogni individuo ha diritto alla libert� di riunione e di associazione pacifica.
      2) Nessuno pu� essere costretto a far parte di un’associazione.

      Articolo 21. 1) Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti.
      2) Ogni individuo ha il diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese.
      3) La volont� popolare � il fondamento dell’autorit� del governo; tale volont� deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione.

      Articolo 22. Ogni idividuo, in quanto membro della societ�, ha� diritto alla sicurezza sociale, nonch� alla realizzazione, attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l’organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignit� ed al libero sviluppo della sua personalit�.

      Articolo 23. 1) Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell’impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.
      2) Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro.
      3) Ogni individuo che lavora ha il diritto ad una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia un’ esistenza conforme alla dignit� umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale.
      4) Ogni individuo ha il diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.

      Articolo 24. Ogni individuo ha il diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ci� una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite.

      Articolo 25. 1) Ogni individuo ha il diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e� della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidit�, vedovanza, vecchiaia e in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volont�.
      2) La maternit� e l’infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale.

      Articolo 26. 1) Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L’istruzione elementare deve essere obbligatoria. L’istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l’istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
      2) L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalit� umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti dell’uomo e delle libert� fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
      3) I genitori hanno diritto di priorit� nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.

      Articolo 27. 1) Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunit�, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici.
      2) Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.

      Articolo 28. Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libert� enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.

      Articolo 29. 1) Ogni individuo ha dei doveri verso la comunit�, nella quale soltanto � possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalit�.
      2) Nell’esercizio dei suoi diritti e delle sue libert�, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e delle libert� degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, nell’ordine pubblico e del benessere generale in una societ� democratica. NOTA: QUI NON SI DICE, MA CI SONO DICHIARAZIONI SUCCESSIVE CHE FORSE LO DIRANNO, NON LO SO, MA “LA SOCIETA’, LA SUA CULTURA, IL SISTEMA DI VIVERE ECC” CAMBIANO NEL TEMPO! O PREFERISCI CHE TIRI QUEI TUOI BEI CAPELLI E TI TIRI NELLA SPELONCA PER ACCOPPIARMI CON TE?
      3) Questi diritti e queste libert� non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e i princ�pi delle Nazioni Unite.

      Articolo 30. Nulla nella presente Dichiarazione pu� essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un’attivit� o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuni dei diritti e delle libert� in essa enunciati.

      certamente tutto e’ questione di interpretazione e di buon senso “umano”…Non lo vedi che anche il Papa si è dimesso perché non ce la fa piu’ a reggere tutte le contraddizioni di questa dottrina in relazione al mondo attuale? Al mondo attuale buono, quello che progredisce! Il diritto a farsi una famiglia riconosciuta da tutti è un diritto umanissimo.
      Poi, sai, per questo pensavo che la risposta di nemo fosse per te, ci sono tutte le tutele giuridiche…che, d’accordo, sbaglio, potrebbero essere assicurate anche alle unioni civili… Non è che abbia molto riflettuto in materia, ma mi pare che se tutti a gran voce lo richiedono, dall’America all’Europa, deve essere una cosa buona che va incontro ai bisogni dei cittadini…inoltre, oltre AL DIRITTO A FARSI UNA FAMIGLIA, DUE PERSONE CHE SI AMANO DEBBONO POTER-SE LO RITENGONO UN LORO BISOGNO – AVERE DEI FIGLI…SU QUESTO , DURANTE UN CERTO TEMPO, IN CUOR MIO, NEL SENSO CHE ERA UN DUBBIO CUI DAVO IMPORTANZA QUASI NULLA, NE HO PARLATO SOLO UNA VOLTA DAVANTI AD UNA MAGNIFICA ZUPPA DI ZUCCA, NELLA MIA TESTA DI PSICO (LOGA…COSA SUGGERIVI? …LABILE?) MI DICEVO CHE L’IDENTITA’ FISICA FA PARTE DELL’INDIVIDUALITA’ UMANA DI CUI I GENITORI SONO MODELLO AI FIGLI, MA POI, SAI, GUARDANO ANCHE LE FAMIGLIE ETERO, TRA CUI LA MIA, CHE “IL MASCHIO” ERA MIA MADRE ED ERA LEI—COME DICEVO IO (TRA DI ME E NEGLI SCRITTI) —CHE PORTAVO “IL FALLO” O PISTOLINO IN TESTA ECC ECC… TI RISPARMIO LE MIE ANALISI…COMUNQUE VEDO CHE IO, PUR AVENDO PRESO PER TANTO TEMPO A MODELLO MIO PADRE, CREDO DI ESSERE ETERO FORSE FINO ALLA MORTE…PERCIO’, LE MIE FORSE ERANO TUTTE “MINHOCAS NA CABEçA” (PR. MIGNOCAS NA CABESZA) OSSIA VERMI NELLA TESTA…ME NE LIBERERO’…

  2. nemo scrive:

    ‘carmina non dant panem’

  3. nemo scrive:

    Non concordo con chi dice che ‘non serve cambiare le regole del matrimonio’.

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