vice versa (staccato e minuscolo), è questo il titolo del Padiglione Italia alla 55ma Esposizione Internazionale d’Arte che inaugurerà a fine maggio. In conferenza stampa il curatore, Bartolomeo Pietromarchi, ha annunciato i nomi degli artisti scelti. Sono 14 e appartengono a generazioni diverse:
Francesco Arena
Massimo Bartolini
Gianfranco Baruchello
Elisabetta Benassi
Flavio Favelli
Luigi Ghirri
Piero Golia
Francesca Grilli
Marcello Maloberti
Fabio Mauri
Giulio Paolini
Marco Tirelli
Luca Vitone
Sislej Xhafa
L’esposizione sarà divisa in 6 stanze più il giardino occupati ciascuno da una coppia di artisti, che sono stati scelti perchè le loro poetiche sono in contrapposizione o perchè hanno sviluppato le stesse tematiche in tempi diversi. I soggetti delle coppie potranno quindi anche non essere particolarmente affini, fatto salvo il presupposto che i più giovani abbiamo filtrato il portato culturale dei più anziani.
Si divideranno i 300 mq di ogni stanza queste coppie: Mauri e Arena, Ghirri e Vitone, Maloberti e Favelli, Paolini e Tirelli, Bartolini e Grilli, Baruchello e Benassi, mentre i circa 1000mq di giardino saranno a disposizione di Golia e Xhafa.
Ci sono solo 2 coppie miste, perchè le presenze femminili sono solo 2 su 14…
Gli artisti sono già al lavoro perchè, altro aspetto importante del progetto, pare che tutte le opere saranno realizzate appositamente (tranne quelle di Mauri e di Ghirri, che sono mancati rispettivamente nel 2009 e nel 1992 ).
Per la produzione dei lavori Pietromarchi ha pensato ai privati. Vuole infatti raccogliere i soldi necessari attraverso il crowfunding (nota: Il crowd funding o crowdfunding(dall’inglese crowd, folla e funding, finanziamento) è un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone ed organizzazioni) e con eventi a Roma, Milano Londra e New York. È un processo di finanziamento dal basso che mobilita persone e risorse, visto che i 600mila euro di budget attualmente a disposizione non sono sufficienti: metà vanno alla Fondazione Biennale e gli altri sono necessari per coprire le spese di gestione e servizi, la comunicazione e il catalogo (di cui si occuperà Mousse agency).
A settembre, quando la Biennale Arte sarà quasi a metà, si terrà un convegno che intende fare il punto sullo stato dell’arte italiana.