

Mercoledì • 13 Febbraio 2013 • Aggiornato alle 15:29
Sanremo, il pubblico contro Crozza che imita Berlusconi. Boom di ascolti: più di 14 milioni di spettatori
Ascolti record per la prima serata di Sanremo. Oltre 14 milioni di spettatori (14 milioni 196 mila) pari al 47.61% di share hanno seguito la prima parte dell’esordio del festival di Fabio Fazio, che ha ospitato tra l’altro l’intervento di Maurizio Crozza. La seconda parte ha avuto 8 milioni 146 mila con il 53.54%. La media ponderata è pari a 12 milioni 969 mila con il 48.28%.
La prima serata con la polemica sull’esibizione di Crozza
Doveva essere il punto di rottura della prima serata di Sanremo e tale si è rivelato. Tra le imitazioni di Berlusconi, Bersani, Ingroia e Montezemolo ma soprattutto le contestazioni piovute dal pubblico dell’Ariston che non vuole saperne di politica al Festival.
Il tanto atteso Maurizio Crozza irrompe sul palco imitando un Silvio Berlusconi che canta «Formidable» e distribuisce soldi in sala: «Cosa volete che faccia? Imito Totò o taglio i fondi alla scuola pubblica? Io vi amo. Io in realtà questo Paese lo odio. Altrimenti perché avrei proposto il condono? Ci siete cascati?»
Dal pubblico partono le contestazioni, qualcuno applaude. Qualche altro grida: «Via la politica da Sanremo!». Qualche altro ancora gli indirizza insulti. Lo spettacolo si ferma per alcuni minuti con il comico imbarazzato.
Deve intervenire Fabio Fazio per ristabilire la calma: «Così non vale. Non si offende nessuno». Dopo un momento di impasse, escono dalla sala alcuni «disturbatori» e il comico genovese può riprendere: «Che cos’hanno in comune Sanremo e le elezioni? Che chiunque vinca non conta una mazza. L’Italia è un Paese ingovernabile. Siamo tanti Paesi: il nostro Paese non è mai stato accatastato. La Valle d’Aosta risulta ancora come mansarda. Avevamo le Due Sicilie. Non ne bastava una?» E ancora: «Noi non saremo mai come gli Stati Uniti d’America, noi saremo sempre gli Stati disuniti d’Italia. Siamo a Sanremo, se vai a Bordighera fanno il pesto con due pinoli in meno. Abbiamo sei cadidati premier che se gli metti le ruote sotto possono sfilare a Viareggio».
A questo punto, per par condicio, imita Bersani che canta «Vieni via con me». A modo suo: «Metafore, metafore, metafore, good luck my baby/ Metafore, metafore, metafore, sian mica qui a…».
E poi una battuta sublime: «Ho già vinto le primarie con Renzi. Posso mica vincer tutto io…». E poi: «Monti sa cosa vuole, Vendola sa cosa vuole. Io sono anni che guardo il menù». Quindi il commento: «Vi rendete conto di com’è sfigato Bersani? Se dovesse vincere le elezioni, il 28 si dimette il papa… è la seconda notizia. Ingroia invece propone un ossimoro: come fa una rivoluzione a essere civile? È una contraddizione».
E qui Crozza interpreta una surreale telefonata di Robespierre a Versailles per chiedere con civiltà la testa di Maria Antonietta. Per poi passare all’imitazione di Ingroia che non ha voglia di fare politica «è più un languorino».
Successivo bersaglio del comico è Luca Cordero di Montezemolo, in virtù dell’appoggio a Mario Monti. E via con l’imitazione del presidente della Ferrari che dice a Fazio: «Com’è bravo lei. La vuole una Ferrari station vagon?» Alla fine applaudono tutti. E il presentatore ringrazia tutto il pubblico dell’Ariston «che ci ha aiutato a riconoscere due persone già note che hanno cercato di farsi riconoscere anche stasera».
bguglielmo
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