dal blog: Quinto Stato
“Senza Pietà” di Giovanni Taurasi
Ha ragione Adriano Sofri nel suo toccante articolo pubblicato da Repubblica il 28 marzo. Con la manifestazione promossa dal sindacato indipendente di polizia davanti al comune di Ferrara è morta la pietà, perché quella manifestazione è stata un’offesa al dolore della famiglia di Federico Aldrovandi. È stata un’offesa al pudore. È stata un’offesa alla giustizia. E le dichiarazioni del sindacalisti di oggi, che chiedono perfino le dimissioni del Ministro Cancellieri, sono ancora più vergognose e inaccettabili.
Quando per la prima volta vidi la Pietà di Michelangelo a San Pietro, fui colpito dal volto della Madonna. Al di là dell’aspetto religioso, in quell’opera è il volto della madre che prova il dolore più profondo e immane a trasmettere il senso della morte di Cristo. Non è il corpo del morto a colpirci, ma l’espressione della madre, che esprime un dolore che non si può lenire e che si rassegna all’impossibilità di cancellarne la memoria.
Guardo e riguardo i due volti, quello della Madonna di Michelangelo e quello della madre di Federico Aldrovandi, e non vedo differenze nella loro espressione, perché non è diverso il loro dolore. E da cattolico, quando domani ricorderò insieme al sacrificio di Gesù anche il dolore di Maria, una parte di me penserà anche a quella madre, in piazza, per ricordare il proprio dolore per la morte violenta del figlio!
GT
Una risposta a “Senza Pietà” di Giovanni Taurasi
Quello che più opprime è il silenzio assordante delle istituzioni.
Anche del mio partito, il PD.
Capisco che si sta giocando una partita terribile e che pare destinata a sconfitta, ma il silenzio che ascolto è ancora più terribile.