28 APRILE 2013 ORE 08:42 LAURA BOLDRINI: “NON RISPONDO AL CLICHE’ DELLA DONNA MANSUETA, CERCO RAPPORTI PARITARI”

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Presidente Laura

«Non rispondo al cliché della donna mansueta» dice Laura Boldrini, da 40 giorni alla guida della Camera

di Stefania Di Lellis Foto di Max Cardelli

Presidente Laura«Oddio, mi fate le foto? L’avessi saputo mi sarei sistemata un po’ meglio». La rivoluzione della signora del Parlamento arriva anche con una frase così. Quella semplicità che non ti aspetti tra gli affreschi e gli stucchi di Montecitorio e che Laura Boldrini ha deciso di rendere la sua cifra distintiva, il leitmotiv della campagna per un Palazzo che parli «la stessa lingua della gente là fuori». Bella nella sua giacca nera di seta («15 euro in un negozio cinese», sorride), ci riceve tra una riunione e l’altra. Sulla scrivania file di post-it e tre tavolette di cioccolata amara, «la dose», dice, «per resistere al lavoro fino alle undici di sera». 52 anni proprio in questi giorni, scherza anche sul suo compleanno: «Le rughe? Come diceva Anna Magnani: ci ho messo tanto a farmele venire e adesso me le volete togliere?». Per due decenni ha inseguito le crisi del mondo per conto delle agenzie delle Nazioni Unite, dal Pam alla Fao, all’Unhcr di cui è stata portavoce agguerrita e telegenica. Poi ha deciso di candidarsi «per indignazione», racconta. Eletta nelle liste siciliane di Sinistra Ecologia Libertà, il 16 marzo è stata catapultata sulla poltrona di terza carica dello Stato, da cui gestisce un’Assemblea spaccata e difficile. 

Laura Boldrini, com’è fare il presidente della Camera?
«Essere stata scelta è stato uno choc, una sorpresa assoluta. L’ho scoperto la mattina stessa del voto. Pensavo che da deputata avrei lavorato sui temi internazionali di cui mi sono sempre occupata nei vent’anni di lavoro all’Onu. E invece mi sono ritrovata qui».

Difficile rivestire un ruolo per cui non era preparata?
«In realtà nelle agenzie delle Nazioni Unite mi ero allenata alla mediazione, alla terzietà. Una pratica che mi rende familiare il compito attuale». Meno familiari le saranno gli effetti collaterali della popolarità. Un giornale ha pubblicato foto di lei insieme al suo compagno Vittorio Longhi col titolo: “Ecco il toyboy del presidente della Camera”. 

Come si è sentita?
«È stato vergognoso. Ci sono uomini che stanno con ragazze più giovani di trenta-quaranta anni e questo viene considerato normale. Se una donna ha un compagno di 11 anni di meno, diventa subito uno scandalo, e questo dimostra un maschilismo inaccettabile, un’arretratezza allarmante. Vittorio è un giornalista che non ha barriere culturali e ha una visione che esce fuori dai confini nazionali. Con lui divido da cinque anni anche ideali e impegno. Per fortuna è un uomo che sorvola su queste robacce». Lei no… «Io mi indigno. 

Ma cosa vogliono?
Non sono conformista, non rispondo al cliché della donna mansueta, cerco rapporti paritari. 

E allora?
Non sanno come attaccarmi e per questo provano con il fango sulle mie scelte private. Hanno fatto anche circolare foto di una donna nuda in una spiaggia naturista, come se fossi io: ovviamente un falso assoluto, che però ha girato per giorni su siti e pagine Facebook. Tra uomini lo scontro rimane sempre politico, contro una donna si passa subito allo sfregio di tipo sessuale». 

Ha contato il fatto di essere donna nella sua elezione e ora nella sua popolarità?
«Sono consapevole del fatto che si cercasse un segnale di rottura. Una donna proveniente dalla società civile lo è stato».

Lei è per le quote rosa?
«Non siamo tutte uguali noi donne, non bisogna essere ideologici neanche in questo campo. Ma in alcuni casi le quote sono state uno strumento per cambiare le cose».

IN MISSIONE

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Laura Boldrini presidente della Camera

Vedere, ascoltare, denunciare, costruire solidarietà tra organismi di ogni appartenenza e premere sulla politica, perché non ignori le tragedie umane dentro e fuori dai confini. È stato il lavoro di Laura Boldrini, per più di un decennio, all’UNHCR, raccontato (anche) sul blog Popoli in fuga tenuto fino a marzo sul sito di repubblica.it. Nei Balcani dilaniati dalla guerra civile, poi in Afghanistan, in Pakistan, in Somalia, in Angola, dove occorreva orchestrare gli aiuti ai profughi e ai migranti o almeno prestare ascolto alla richiesta dei diritti umani, nei campi di (scarsa) accoglienza di Lampedusa, tra gli immigrati di Rosarno, o all’imbarco aereo di chi, privo di permesso di soggiorno, veniva rimpatriato a forza. Sui suoi Incontri ed esperienze Boldrini ha scritto due libri, Tutti indietro e Solo le montagne non si incontrano mai (entrambi editi da Rizzoli).

Per il Quirinale era stato fatto anche il suo nome…
«Non scherziamo! Già qui devo fare tante cose. Devo imparare, familiarizzare con l’amministrazione. Questo è un bel lavoro e voglio portarlo avanti».

La sua bellezza l’ha favorita nel lavoro e ora in politica?
«Quello che conta è soprattutto l’impegno che metti nelle cose, la passione, il modo in cui ti poni nei confronti degli altri, quanto fai sentire a proprio agio le persone che incontri. Essere bella? Serve alle attrici, forse. In Italia casomai se hai un aspetto gradevole ti devi spendere per far capire che hai anche un cervello».

Quale le piacerebbe fosse la prima legge del “suo” Parlamento?
«La madre di tutte le emergenze in Italia è il lavoro. Va rilanciata la produzione. Bisogna intervenire sull’occupazione di giovani e donne. Delle donne poi mi piacerebbe fosse tutelata l’immagine. L’utilizzo attuale del corpo delle donne nella comunicazione non ha eguali nel mondo: dai vestiti allo yogurt alle auto, tutto in Italia è venduto sfruttando l’immagine femminile. Un’immagine che non ci rappresenta. Siamo ridotte a corpi, non persone che lavorano, pensano. Credo che questo sia un danno per il paese».

Ha cresciuto una figlia da madre separata e lavorando duramente in giro per il mondo. Come ce l’ha fatta?
«Mia madre mi è stata vicina. Ho avuto la fortuna di poter avere aiuto in casa. Quando Anastasia era piccola ho sempre cercato di motivarla su quello che facevo. Quando andavo in missione per conto delle agenzie delle Nazioni Unite lei mi preparava una piccola valigia con dentro suoi vestiti e giochi . Mi diceva: “Mamma, dalla a uno dei bambini che vai ad aiutare, ma fai una foto, così sono sicura che lo fai”. Certo, io so che in termini di presenza, della mia presenza, l’ho penalizzata. Ma siamo cresciute insieme, oggi condividiamo un percorso di vita. È una ragazza serena, di indole profondamente buona».

Quando ha cominciato a viaggiare?
«Io vengo dalla provincia marchigiana. Da piccola studiavo in una scuoletta in mezzo ai campi. Quando andavo a trovare la nonna a Matelica mi sembrava un viaggio in una grande città. Lì c’era il cinema, le macchine, le amiche. Da quei viaggi ho cominciato a fantasticare il “lontano”. Volevo fare la giornalista: girare per il mondo e raccontare gli altri».

E poi?
«A 19 anni me ne andai in Venezuela, a lavorare in una risaia. Poi su fino a New York. Litigai con mio padre per quel viaggio, per anni non mi ha più parlato. Per me fu fondamentale, l’inizio di una ribellione e di un’utopia».

Che l’ha portata qui.
«Che mi ha portato prima a fare qualche contratto in Rai e poi a lavorare alla Fao, al Programma alimentare mondiale e all’Alto Commissariato per i rifugiati. E infine qui».

Rimpianti?
«Un anno e mezzo fa in pochi mesi ho perso mio padre, mia madre, una sorella, una zia. Mi dispiace di non essere stata più vicina ai miei genitori, di non essere riuscita a instaurare di più un rapporto da adulta, non da figlia».

Lei è cattolica?
«Sì, credente. Anche se non molto praticante. Ho ricevuto un’educazione religiosa. Mio padre ci faceva recitare il rosario in latino, la sera».

Chi è stata la prima persona che ha chiamato quando è stata eletta? «Anastasia, mia figlia. Lei studia Scienze politiche in Inghilterra, era stata qui per votare. Quando mi hanno scelta come presidente le ho telefonato, ma dormiva. Mi ha risposto stordita: “Ma non ti avevano già eletta?”. C’è voluto un po’ per spiegarle».

Che fa nel tempo libero, se ne è rimasto un po’?
«Io cammino, nel tempo libero. Riesco a farlo anche adesso. Mi colpisce che molta gente mi fermi e mi incoraggi». 

Ha tagliato la sua scorta, ha tagliato le spese della Camera. Crede che la gente chieda alla politica soprattutto di essere austera? Non teme si balli un po’ sull’orlo del populismo, del facile “dagli alla casta”?
«La gara ai tagli come espressione unica della politica è molto riduttiva. Ho voluto dare un biglietto da visita agli italiani perché fosse un esempio, l’ammissione che il superfluo va eliminato in questi tempi in cui i cittadini sono costretti a sacrifici. Credo però che il decoro istituzionale vada salvaguardato e che i deputati debbano avere stipendi da classe dirigente. Bisogna raggiungere un’austerità sostenibile. Per avere buoni cittadini dobbiamo avere buone istituzioni, e quindi dobbiamo dare un buon esempio. Non ne abbiamo avuti molti in questi anni».

Dopo l’austerity sulle spigole nel menu dei deputati ci saranno risparmi più sostanziali?
«Credo che la crisi economica abbia avuto tanti effetti collaterali. Uno di questi è cambiare la percezione di quelle che una volta venivano bollate con sufficienza come utopie da anime belle e oggi sono obiettivi possibili. Per esempio tagliare le spese militari. Per esempio pretendere che le banche siano soprattutto fonti di credito alle famiglie, per esempio salvaguardare il territorio, l’ambiente».

Programmi battaglieri, quasi grillini…
«I deputati del Movimento 5 Stelle sono portatori di una istanza di cambiamento, ma non sono i soli ad esserlo. E soprattutto finora hanno dimostrato qualche rigidità di troppo. Sono in Parlamento, spero che comincino a vedere la mediazione con altri occhi. Anch’io mi sono candidata perché ero indignata, perché ero stanca degli sprechi, della politica di questi anni. Ma per cambiare le cose occorre trovare un terreno comune nell’interesse del Paese».

Beppe Grillo l’ha accusata di essere espressione della partitocrazia. Avete poi fatto pace?
«Non conosce la mia storia, non lo hanno evidentemente ben informato. Né ho avuto finora il piacere di conoscerlo». 

Presidente Laura

Lei ha imposto il divieto di “Tweet” nelle riunioni. Non le piace la politica da social media?
«Non si può twittare a riunione in corso, vanno rispettati i lavori. Se esce un’agenzia che dà per presa una decisione sulla quale si sta ancora dibattendo, si fornisce un’informazione sbagliata e si falsa il processo decisionale. Io sono su Twitter e su Facebook, quindi sono assolutamente convinta del potenziale comunicativo dei social media. Quello che penso però è che la politica non vada fatta soltanto davanti a uno schermo».

Le scuole di partito non vanno più di moda, la cooptazione è elitaria, la democrazia su internet non la convince. Come si fa ad aprire il palazzo, a coinvolgere la società civile nella politica?
«Intanto ci vuole più trasparenza. Inoltre inaugureremo una campagna di ascolto: vogliamo sentire regolarmente rappresentanti della società civile su tutti i temi da trattare in Parlamento. Consultazioni che non si sovrapporranno alle audizioni nelle commissioni ma amplieranno il contatto con i cittadini». 

L’infanzia in campagna, le gite a Matelica, l’università a Roma, il lavoro nel mondo. E ora Montecitorio. Quale sarà la prossima reincarnazione di Laura?
«Un ritorno alle origini, credo. Mi piacerebbe tornare in campagna».

ARGOMENTISTORIE·DONNE·POLITICA

(26 APRILE 2013)RIPRODUZIONE RISERVATA

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86 commenti
 

SeSchmetteRling11 ore fa
Una donna con un cervello che cammina fa sempre paura a chi non è disposto a pensare che sia una cosa possibile. C’è aria di cambiamento, benché stentiamo a crederci e benché, con tutto che l’abbiano invocato a gran voce, lo ostacoliamo. Questo cambiamento è possibile anche se noi siamo disposti a voler cambiare, a voler “crescere”. Io penso che questa donna, pardon, che Laura possa veramente fare tanto se solo glielo concedessimo, le parole ci sono, ora facciamo in modo che possa pensare ai fatti.
Io, per quanto “piccola” possa essere in mezzo ai 60milioni di italiani, sono fiera di questa presidente della camera.
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Vincenzo Robles13 ore fa
Con fermezza e con il solito garbo denunzi a nome del popolo italiano che rappresenta dalla sua carica il male della politica e continui anche a far comprendere l’importanza della politica svolta veramente come servizio ai cittadini e all’Italia.
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Sabato Troisi18 ore fa
Brava presidente, se Napolitano avesse scelto lei per formare il governo, sono certo che Grillo l’avrebbe sostenuta e avrebbe evitato all’Italia per l’ennesima volta Berlusconi, e un giro di galoppini. .
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Joseph Raffaele20 ore fa
Bella, Ambiziosa,Posit­iva.
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Maria Mary21 ore fa
In Italia c’è una mentalità assurda..anche certe ragazze ragionano in un modo incredibile. Sembra che con un uomo ci si debba mettere solo per il suo portafoglio. Se una donna si fidanza con uno più giovane o con uno più povero viene sempre criticata, questo è ingiusto. Il mio ragazzo ha 4 anni in meno di me, va be si vedono meno perchè ho solo 25 anni, ma molti mi criticano (intendo i miei parenti). In America è un’usanza stare con ragazzi più giovani e nessuno ci vede nulla di male. Nessuno si permette di definirli toyboy o uomo oggetto solo perchè sono giovani. Come se una donna sta col giovane per solo sesso. Allora l’anziano che va con la giovane va per solo sesso? io dico che è più l’uomo vecchio che va con la ragazzina per scoparsela ma in Italia sembra più normale quando lo fa l’uomo. Berlusconi è stato con minorenni e Libero l’ha sempre elogiato malgrado le pagava pure. Ora si p
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Joseph Raffaele20 ore fa
Si, d’accordo! La parola toyboy,pero’, l’hanno inventata gli Americani che amano mischiare il gossip con il finto puritanesimo.
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Francesco Floriddia18 ore fa
BRAVA APPROVO ,GIUSTISSIMO .E’ BRAVA PRESIDENTE CONTINUI COSI E’ QUERELI I FALSARI ,NON MERITANO PIETA’
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Rossella Ronconi1 giorno fa
Bella e brava! 

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Anonymous1 giorno fa
Signora Boldrini, non si arrabbi per gente che non se lo merita. C’è un tale di 77 anni che si sollazza con una ragazza di 27 e tutti ne dicono un gran bene. Viva la sua serenità sentimentale alla faccia di questi farisei.
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Tony Rk1 giorno fa
Non tutti ne dicono un gran bene – c’è (e credo che siamo in tanti) che continua ad esserne indignato. Non tanto per i 50 anni di differenza ma per tutto l’universo di (dis)valori che questo uomo rappresenta. Anche se oggi tanti ne parlano bene…anche se il mio (ex) partito sta cercando di farselo piacere.
Il futuro è di gente come la Boldrini. Non lasciamoci abbattare il morale.
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Antonia Luraschi2 giorni fa
Mi ha sempre colpito la personalità di Laura Boldrini . La ricordo impegnata come portavoce dell’ONU durante la crisi del Kossovo, parecchi anni fa . Sono orgogliosa che finalmente le donne siano rappresentate in parlamento da una persona degna . Sono sicura che non ci deluderà
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Enzo Melo2 giorni fa
La presidente Laura Boldrini sicuramente è una persona efficente e sapra rappresentare tutti con determinazione, svolgendo il ruolo affidatogli con carattere e lealtà.
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Mauro Vetere2 giorni fa
La “signora” ormai ha preso il piglio dei politicanti, vedi il suo intervento per il 25 aprile a Milano. Sono d’accordo con Michael Kenyon , anzi rincaro la dose, ci vorrebbe proprio un bel Bandito del Clistere
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Roberto Ranaldo2 giorni fa
In un certo senso è mansueta, ma pronta a graffiarti come una professoressa agli scrutinii.
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Dale Cooper2 giorni fa
Caro Michael Kenyon, la gente come te non è capace di riconoscere una persona per bene, neanche se ci va a sbattere contro. E’ un classico, non c’è che dire. A forza di votare il Berlusca, a tanta gente si è così atrofizzato il cervello da non saper più distinguere una persona onesta da un “furbacchione” vero. Questo è il problema degli italiani, che continueranno sempre a dire “tanto sono tutti uguali”. Benvenuta alla Boldrini, c’era bisogno di una persona così, il resto sono tutte fesserie. Retta, intelligente, preparata, elegante e bella. Finalmente, dopo vent’anni di nani e ballerine imbellettate!
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Dottor Zi Il Vago2 giorni fa
Vorrei chiedere alla signora Boldrini se è consapevole che, per fare fede alle dichiarazioni di decurtare il proprio stipendio, bisogna inevitabilmente ricorrere ad un decreto legge… Quindi il tutto ha un sapore molto propagandistico­. Guido
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Paolo Scatolini2 giorni fa
la bellezza non è inutile nemmeno per gli attori..poi per recitare che tu sia uomo o donna serve anche altro
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Nicola Biffi2 giorni fa
Cara (detto in uno slancio di ammirazione e non di usurpata confidenza) Signora Laura,
intanto, non vedo cosa ci sia da sistemare in quella foto, che forse è perfetta proprio perché, senza ritocchi, è lo specchio di un’anima. E l’anima è quella che, quando mi parlava a nome dell’UNHCR; mi riempiva di vergogna e di commozione: di vergogna, per essere stato fino allora ‘distratto’ di fronte alla tragedia infinita dei profughi di ogni parte del mondo; di commozione, per essere stato da Lei ri-educato a quei principi di solidale partecipazione alla sofferenza degli ‘altri’, già inculcati in me dall’educazione familiare e dalla cultura cui aderisco da tempo, ma tuttavia praticati senza l’entusiasmo e la continuità con cui andrebbero difesi e promossi. Leggo molti miserabili commenti alla Sua elezione e ne provo orrore; ma mi consola il fatto che, per fortuna, non vedo la foto dei loro autori.
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Michael Kenyon2 giorni fa
Mi domando: se tanta gente plaude ad una evidente furbacchiona maldestra,come fanno poi a lamentarsi se l’Italia è quella che è? Hai votato la Boldrini? bene; ma allora tieniti tuo figlio disoccupato a casa senza lamentarti. Le cose non sono scisse.
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bludimetilene2 giorni fa
Caro Michael, ora la disoccupazione del figlio sarebbe da imputare alla neoeletta Boldrini? In tre mesi di tempo ha colpe retroattive nonostante pure il fatto che la sua priorità numero uno (a parole almeno, poi a fatti vedremo) sia la riforma del lavoro, produttività ed occupazione giovanile?
Ovviamente le opinioni di ognuno sono lecite; ma ora che hai espresso il tuo dissenso, possiamo provare ad essere costruttivi? Se non lei, chi avresti visto meglio in quella posizione? Chi non sarebbe stato accusabile della disoccupazione del suddetto figlio?
Se hai un nome e cognome da condividere con noi, sono sicura che in molti apprezzeranno.
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Michael Kenyon2 giorni fa
uno o una veramente onesta. Non un parvenue.
Comunque, come ho scritto in altro intervento, io vivo all’estero e dopo tutto: che me ne frega ormai dell’Italia? Poco. Cuocetevi nel vostro brodo. Che vi devo dire? Se vi piacciono i panegirici di Repubblica, liberi.
Amen
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Francesco Marini1 giorno fa
Meno male che stai all’estero…..­…pero’ ti do un consiglio. RIMANICI !!!! Anzi portati qualche altro che ragiona come te……meglio perdervi così evitate di fare danni.
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Nicola Biffi2 giorni fa
MIchael Kenion (o chiunque si celi dietro il ‘coraggioso’ pseudonimo),
ha ragione il lettore che Le ha risposto in precedenza: Lei ha sbagliato ‘blog’; il Suo è quello degli affetti da ipotiroidismo cronico e pernicioso, capaci, peraltro, solo di ripetere slogan volgari, perché ignorano, oltre al resto, anche cosa sia la volgarità.
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Francesco Marini1 giorno fa
Michael, la disoccupazione e’ stata causata da quel nanerottolo che ci ha preso in giro per 20 anni e che aveva come unico scopo quello di salvaguardarsi da una serie di processi. Quel milione di posti di lavoro promesso e’ rimasto solo sulla carta. Cerca di rispettare la Boldrini che forse e’ una delle cose belle e pulite di quest’Italia rovinata da politici solo affaristi. Prima di scrivere fesserie cerca di mettere in funzione il cervello
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Enrico Girardet2 giorni fa
Avremmo bisogno di molte più donne come la Boldrini e di molto meno uomini stupidamente maschilisti e con mentalità da Bunga Bunga.
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Enrico Girardet2 giorni fa
Avremmo bisogno di molte più donne come la Boldrini e di molti meno uomini stupidamente maschilisti e con mentalità da Bunga Bunga.
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arnese schivi2 giorni fa
contentissima di averla come presidente della camera. spero non lasci la politica presto dopo questo mandato. c’è bisogno di persone come lei.
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Vito Simi de Burgis2 giorni fa
Una bella e interessante intervista ad una signora che sa il fatto suo, e che per l’impegno sinora avuto in altre alte Istituzioni Internazionali potrà ben operare anche con la carica che le è stata affidata dai deputati rappresentanti del Popolo Italiano: speriamo che non solo le premesse siano buone e che Dio e la sua coscienza l’assistino nei suoi alti compiti dando un segno al cambiamento che ormai viene richiesto a gran voce soprattutto per salvare il nostro pianeta Terra ed i suoi abitanti dai vari sfruttamenti depauperanti oltre alla Natura, anche i corpi e le anime!
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Michael Kenyon2 giorni fa
La Boldrini è la solita furba italiana. Laureata in nulla, subito assunta all’ONU (ma guarda te). Nipote di deputati è figlia dell’altissima borghesia che sceglie la destra o la sinistra come se fosse un vestito. Il suo CV è un monumento al Nulla: diserdati, poveracci, assistenza, giri per il mondo (con lo stipendio ONU, ovviamente).Par­acadutata su un collegio sicuro (Messina), cacciando via quella poveretta che aveva vinto le primarie di SEL (alla faccia dei principi), appena eletta a Capo del Parlamento ha assunto un portavoce (perchè ella non sa parlare). Ovviamente si tratta di un trombato che SEL ha fatto prontamente rientrare in Parlamento come portavoce della Boldrini. E questo sarebbe il nuovo??
Concludo con un giudizio morale. Tutta Italia ha crocefisso Berluscono perchè gli piace quella cosetta che solo le donne hanno. Ma la Boldrini è lo stesso; anche lei ha il toy boy.
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Antonioholiday2 giorni fa
hai sbagliato blog. Per i commenti da fascista trinariciuto devi andare sul giornale o su Libero
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Michael Kenyon2 giorni fa
i fatti Watson … i fatti. 

Voi fate solo “il tifo”

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Maurizio Maurizi1 giorno fa
“Laureata in nulla” pensavo fosse la Fisica Teorica una laurea sul nulla
” subito assunta all’ONU” dalla biografia risulterebbe assunta all’età di 28 anni, se si fosse laureata a 24 anni, a farla lunga, c’è un buco di 4 anni
“Nipote di deputati è figlia dell’altissima borghesia” conosco i Boldrini da 25 anni, siamo ” vicini di soffitta”, ciò che lei dice è una totale falsità. O è ignorante o è in malafede. Tertuim…
“Il suo CV è un monumento al Nulla: diserdati, poveracci, assistenza” Su questo ha ragione, questi sono il nulla…
“appena eletta a Capo del Parlamento ha assunto un portavoce” è una funzione istituzionale.
“gli piace quella cosetta che solo le donne hanno” lo confessi, su! quella cosetta, l’ultima volta che l’ha vista, è stato quando è nato.. poscia più che ‘l dolor… potè…
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Maria Mary21 ore fa
Lascialo perdere..eviden­temente agli uomini fascisti fanno paura le donne intelligenti. Ecco perchè le donne di destra sono tutte oche della tv.
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lukgmb2 giorni fa
michael, vorrei sapere cosa facevi tu a 19 anni… ti parla un volontario che ha vissuto le stesse cose che ha vissuto Laura
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Michael Kenyon2 giorni fa
cercavo di entrare all’ONU, ma non ero raccomandato. Me lo dissero papale papale.
Ho letto i soliti commenti stupidi; tipici italiani di chi non vuole mai guradare i fatti per quello che sono. Non è un caso che io viva all’estero da molti anni.
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unclefede2 giorni fa
a) rosichi di brutto
b) il fatto che dall’estero (se ci vivi veramente) stai qui a leggere giornali italiani e a criticare scelte che, ormai, non dovrebbero interessarti comporta che sei un rosicone e quindi vedi sub a.
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Michael Kenyon2 giorni fa
che dire? forse il popolo italiano ha veramente la classe politica che si merita. Vivo fuori da molti anni e sto bene così. Fa un po’ freddo ma c’è molta più civiltà.
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Michael Kenyon2 giorni fa
comunque … nessuno che abbia risposto nel merito. Noto. Quindi quello che ho scritto è vero.
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Gennaro Squeglia2 giorni fa
Il curriculum di Boldrini è noto. Su Wikipedia si ci puo’ fare un’idea della sua storia. Sarei curioso di vedere il suo per compararlo. Forse vi si potrebbe trovare qualche spiegazione del fatto che all’ONU abbiano scelto lei. Capisco la frustrazione, ma talvolta si dovrebbe accettare il fatto che c’è qualcuno migliore di noi che va avanti…
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