Dario Bressanini è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze chimiche e ambientali dell’Università dell’Insubria. Cura da diversi anni il fortunato blog “Scienza in cucina”: su google, digitate Youtube e poi nello spazio apposito, digitate “blog Scienza in cucina”
PRESENTAZIONE DEL LIBRO “PANE E BUGIE”
DOTT. DARIO BRESSANINI CONFERENZA DALLA FONDAZIONE MIRAFIORE
Chiarelettere: “PANE E BUGIE” nuova edizione – di Dario Bressanini
Pubblicato in data 07/mar/2013
http://www.chiarelettere.it/libro/rev…
Titolo: PANE E BUGIE nuova edizione
Sottotitolo: I pregiudizi, gli interessi, i miti, le paure
autore: Dario Bressanini
Collana: Reverse
In uscita il 7 marzo 2013
pagine 352
euro 14,00
isbn 9788861904347
“QUESTO LIBRO È UNA SORTA DI VACCINO CONTRO I PERICOLI DELLA CATTIVA INFORMAZIONE. SI TRATTA INSOMMA DI ANDARE OLTRE I LUOGHI COMUNI PER RISPONDERE ALL’INTERROGATIVO: MI STANNO RACCONTANDO LA VERITÀ?”
“CI SONO TRE TIPI DI BUGIE: LE BUGIE, LE DANNATE BUGIE E LE STATISTICHE.”
Benjamin Disraeli
SCHEDA
Il pesto è cancerogeno. Lo zucchero bianco: per carità! Meglio quello di canna. Il glutammato fa malissimo… E gli spaghetti radioattivi? Ah no, io compro solo pane biologico, prodotti locali e di stagione.
Quanta apprensione intorno alla nostra tavola. E quante bugie. Ma a chi dobbiamo credere? L’approssimazione in cucina non funziona, nemmeno per preparare un piatto di spaghetti. Meglio verificare quanto tv, web, giornali, radio ci propinano ogni giorno: mentre ci scanniamo sugli OGM in realtà già mangiamo frutta, verdura e cereali derivati da modificazioni genetiche indotte da radiazioni nucleari (perché nessuno lo dice?); abbiamo il terrore della chimica ma ci dimentichiamo che per esempio la vanillina è un estratto da una lavorazione del petrolio e che il caffè contiene sostanze cancerogene. Mostri come la fragola-pesce e altre diavolerie occupano il nostro immaginario, ma quali sono davvero i rischi che corriamo?
Ecco un aiuto a non farsi ingannare da messaggi troppo facili ed emotivi. Ci guadagneremo in razionalità, salute e portafoglio.
Dario Bressanini è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze chimiche e ambientali dell’Università dell’Insubria. Cura da diversi anni il fortunato blog “Scienza in cucina”.
pretesto 1
a pagina 216
“Io continuerò
a consumare pesto.
Non perché sia sicuro
che sia innocuo,
ma semplicemente
perché mi piace e sono
ragionevolmente convinto
che non sia più pericoloso
di altre cose che assumo
quotidianamente.”
Metto qui un pezzo che ho trovato, interessante e divertente, a proposito di tante balle diventate di moda e che comprendono anche i cibi della “tradizione”, in un libro interessante che si intitola “Cultura” di Marco Aime, professore universitario di antropologia.
“L’ idea portante di questi movimenti (tipo Padania n.d.r.) e assai diffusa nella mentalità attuale è che la cultura di un gruppo sia totalmente e assolutamente una creazione e una proprietà di quel gruppo e che ciascuna di queste culture affondi le sue radici esclusivamente nella tradizione e quindi nel passato. “Radici”, mai come negli ultimi decenni nelle retoriche pubbliche si è sentito evocare così spesso questo termine, che inrtealtà è una metafora: gli uomini possiedono piedi e non radici e, come afferma André leroi-Gourhan, la storia dell’umanità inizia con i piedi. gran parte del nostro essere umani dipende dalla posizione eretta, per conquistare la quale i piedi sono fondamentali. “Eravamo disposti ad ammettere qualsiasi cosa, ma non di essere iniziati dai piedi”, scrive Leroi-Gourhan, e alla luce di queste parole l’espressione ” pensare con i piedi” vede capovolgersi il suo significato corrente”. pag .74 del libro citato
I ‘piedi’ sono fondamentali (tautologico): basta un callo ( per non dire altro ) per rendersi conto che la vita è cambiata in peggio.
Grazie, cara Chiara, interessante l’ intervista al bravo chimico che riproduci e la segnalazione del libro.