1 ottobre 2013 ore 08:25 ricevo e pubblico con piacere: ” L’ASTENSIONISMO SEMBREREBBE ESSERE INUTILE, MA QUANDO SUPERASSE IL 50% DEGLI AVENTI DIRITTO..!” DI VINCENZO MANNELLO

(SOTTO NOTIZIE DI VINCENZO MANELLO)
un altro teatrino dei politici
vmannel@tin.it;
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…chi se ne frega potremmo legittimamente affermare quanti non votando avevamo già espresso la massima sfiducia in questo regime partitocratico. I fatti ci danno ulteriormente ragione. Italia ingovernabile ,nessuna speranza di stabilizzazione,scontri all’arma bianca,solo di facciata,però. Le figure istituzionali,gli esponenti politici presenti in parlamento e quelli che aspirano ad entrarci sgomitano,insultandosi,per mantenere le poltrone o conquistarne di nuove. Assieme a loro quanti allaL’L’ greppia del potere sono avvinghiati. Giornalisti,economisti,industriali,sindacalisti di grido,cardinali e monsignori,professori e politologi di alto bordo,ovvero quelli che con le clientele campano bene e senza problemi,aspettano di vedere i nuovi riposizionamenti delle forze in campo per continuare a prendere in giro gli italiani.
Letta cade o trova i soliti trasformisti che lo terranno a galla ? E dopo ? Chi legge ritiene davvero che uscirà qualcosa di buono da questo casino ? Ognuno è libero di fare,pensare e scrivere quel che vuole. Io,e tantissimi come me,siamo sempre piú convinti che questa classe dirigente politica,economica e sociale sia assolutamente incapace di tirarci fuori dal baratro. Anzi,in verità,sono piú propenso a credere che lor signori porteranno sempre piú l’Italia a fondo. Alcuni dicono che è colpa nostra,di quelli che non votiamo. Lasciando alla feccia la possibilità di governarci. Che balla ipocrita ! Nel regime partitocratico occorrono mezzi ingenti per presentare una lista. E,anche dandosi da fare,poi si incappa nel Porcellum che,dando ai padroni dei partiti il potere di scelta,circoscrive ai soliti noti la facoltà di contornarsi dei propri seguaci. Spessissimo infedeli,peraltro. E gli sbarramenti elettorali si considerano ? Che democrazia si può avere quando piccole formazioni non trovano rappresentanza perché non arrivano al 4%  ? Tutte assieme rappresentano una fetta consistente di cittadini che viene così eliminata dalla gestione della cosa pubblica. Se invece si uniscono in coalizioni accade quel che è sotto gli occhi di tutti. Un bordello.
Quindi prepariamoci a non votare per questa gente,in qualunque forma si presenti. Lasciamoli cucinare nella melma in cui credono di sguazzare. Certo,l’astensionismo sembrerebbe essere inutile. Ma,quando superasse il 50% degli aventi diritto,delegittimerebbe la validità delle elezioni. Dimostrerebbe che la maggioranza degli italiani non si riconosce in questa forma di democrazia. Che,se fosse davvero tale,dovrebbe annullare tutto e ripartire da zero. In fin dei conti i referendum quando non raggiungono il quorum vengono invalidati. So,sappiamo bene che il regime partitocratico non terrebbe in alcun conto la volontà popolare e tirerebbe dritto. Verso il precipizio. Ma i conti con il popolo non più complice prima o poi andrebbero fatti. Magari in altro modo. Buttandoli fisicamente fuori dal teatrino dove si esibiscono.

 

Grazie per l’attenzione.
Vincenzo Mannello
http://www.nonvotare.it

 

 

VINCENZO MANNELLO:  LA PRESENTAZIONE DI SE STESSO (NEL SUO BLOG)

 

Vincenzo Mannello

Nato a Catania il 29 gennaio 1949

Giovanissimo , aderisce al Movimento Sociale Italiano in qualità di  attivista prima e di dirigente giovanile dopo. Nel 1968 partecipa , come
dirigente del GUF – FUAN (organizza
zione universitaria ) e dei Volontari Nazionali ( struttura d’elite alle dirette dipendenze del Segretario Nazionale del MSI ) a tutti i principali eventi che si svolgono in quegli   anni sia nella città di Catania sia in altre città d’ Italia , Roma in testa . Per questi motivi viene , assieme a numerosi altri militanti e dirigenti , più volte fatto oggetto di indagini in merito a vari atti di turbolenza che caratterizzarono quegli anni . Nell’ aprile 1969 viene arrestato , assieme ad altro dirigente dei Volontari Nazionali , per le conseguenze di scontri avvenuti nei pressidella sede catanese del PCI ( peraltro contigua a quella del MSI ) . Dopo un mese di carcere preventivo , verrà successivamente prima condannato e poi amnistiato per questo reato . Nel 1971 diviene responsabile per la provincia di Catania dei Volontari Nazionali , proprio nel periodo dei maggiori successi , nella città etnea ,del Movimento Sociale . Assume quindi l’incarico di dirigente nazionale dei Volontari MSI . Fautore di una impostazione politica che richiamasse  principalmente le tematiche della Repubblica Sociale Italiana , esprime le massime perplessità sulle aperture ai monarchici prima ed a personaggi della destra liberale poi . Successivamente , per spirito di militanza , accetta le decisioni del Segretario , Giorgio Almirante , e tutti i deliberati congressuali . Nel tentativo di riequilibrare l’ asse su temi e proposte che ritiene più consone alla genesi del MSI partecipa , assieme ad altri , alla fondazione di Lotta Popolare , assumendo , con Stefano Galatà , la guida della corrente interna MSI – Lotta Popolare .Tale corrente , meglio definita come Movimento nel Movimento Sociale , presto raggiunge in tutta Italia un consenso tale da impensierire gli apparati burocratici del partito e lo stesso Almirante che vede , in questa costola , un pericoloso ostacolo ai progetti di allargamento al mondo liberale . Per tal motivo inizia la emarginazione degli aderenti esimpatizzanti di Lotta Popolare ritenuti eccessivamente estremisti . Nel frattempo Mannello diviene dirigente sindacale della CISNAL fondando , assieme ad Alberto Ranieri , Poggi ed altri la Federazione Statali essendo dipendente del Ministero delle Finanze . Nell’ ambito della CISNAL e sotto la diretta spinta del Segretario Generale dell’ epoca Gianni Roberti fonda , nel 1977 , la Associazione Centro Europa , con lo scopo di propagandare la tesi della necessità della creazione di una Europa dei Popoli e dei lavoratori da contrapporre a quella , poi vincente , dei burocrati e dei banchieri . In ogni caso lo svolgersi degli eventi in quegli anni definiti “di piombo” , spesso brutalmente violenti e luttuosi , portano Mannello e tanti altri ad allontanarsi , anche perchè per nulla graditi , dal MSI-Destra Nazionale ed a tentare la avventura , fallita per la troppo vicina scadenza elettorale , di Democrazia Nazionale sotto la Segreteria di Pietro Cerullo.Nel contempo denunzie , arresti in massa ,ripicche e gelosiepolitiche portano alla fine del progetto di Lotta Popolare ed allaconclusione , forse definitiva , del tentativo di riunificazione delle forze nazional – popolari . Mannello continuerà comunque il proprio impegno sociale nella CISNAL , divenuta in seguito UGL .divenendo pure dirigenteconfederale e consigliere nazionale . Nel 1995 , in rappresentanza delle numerose Unioni sindacali di   estrazione missina , guiderà il tentativo di portare alla Segreteria della Fiamma Tricolore , fondata da Pino Rauti , il nome storico di Adriano Tilgher ma pure questo tentativo , per i soliti motivi , avrà una pessima conclusione : prima la eliminazione di tutti i dirigentimissini dalla UGL , ormai allineata sulle posizioni di Fini per AN , e , poi , pure la emarginazione , effettuata da Rauti , di quanti si opponevano assolutamente ad ogni accordo con AN .Negli anni 2000 , espulso dalla UGL con tutta la Federazione Statali , dava vita , con il Segretario Dario Miccheli , Tiziana Pallotti , Gianfranco Schettino ed altri sindacalisti nazional – popolari al Sindacato Italiano “SI” , da cui però si allontana , nel 2007 , permotivi personali . Oggi , andato dal 2009 in pensione , prosegue la sua opera di militante di una Idea in tutti i modi possibili e tra mille difficoltà .Con la speranza di poter contribuire a riunire le pur numerose forze alternative al sistema nell’ ambito di quelle nazional – popolari , però oggettivamente troppo divise e frazionate . Nella posizione di opinionista ( oltremodo scomodo ) cerca di offrire il contributo delle proprie idee ed esperienze a quanti desiderino ascoltare pure “altre campane” . Numerosi sono pertanto gli interventi sia su alcuni giornali sia sul web , di gran lunga superiori quelli rimasti Senza Risposta da parte dei media e dei politici .Ringrazia la coraggiosa posizione della ISA Sindacato Autonomo (http://www.isasindacato.it ) e del Segretario Carmelo Cassia sempre disponibili a portare avanti le tesi sociali che ritiene siano alla base di   ogni possibilità di salvezza e riscatto . Ringrazia pure quanti avranno avuto la pazienza di leggere queste note , che verranno eventualmente aggiornate , senza le quali risulterebbe  meno facile inquadrare la genesi di quanto in ogni forma esposto .

 

 

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6 risposte a 1 ottobre 2013 ore 08:25 ricevo e pubblico con piacere: ” L’ASTENSIONISMO SEMBREREBBE ESSERE INUTILE, MA QUANDO SUPERASSE IL 50% DEGLI AVENTI DIRITTO..!” DI VINCENZO MANNELLO

  1. nemo scrive:

    Era proprio necessario ? Aggiunge qualcosa che forse mi sfugge ? Mahhhh, la biografia del tipo è tutto un programma …..

    • Chiara Salvini scrive:

      si’, a mio parere aggiunge “il modo in cui leggere l’articolo”…poi tutte queste “varieta’ ” di vita che ci sono così sconosciute a livello di testimoninza personale, e che sono, come di dovrebbe dire, “in buona fede”! grazie, ciao

  2. nemo scrive:

    “… prosegue la sua opera di militante di una Idea in tutti i modi possibili e tra mille difficoltà…”: mi pare di capire che l’ Idea di questo signore sia il fascismo (o similia ). Se la prende col ‘regime partitocratico’ sicuramente perché preferirebbe la dittatura (il regime mussoliniano). Di ‘testimonianze personali’ del genere ne abbiamo ‘subite e sopportate’ abbastanza, non credi ? Buona fede ? Ma scusa, non ricordi le botte, le provocazioni, le violenze che questi neo-fascisti facevano nelle scuole e nelle università ? L’ elogio per i repubblichini e i nazi-fascisti ? E mica sono scomparsi, anzi stanno risollevando la testa, in tutta Europa. Insomma, se non prendo un abbaglio, non sono proprio d’ accordo. Ma tu sei la ‘padrona’ del blog ed è giusto che tu risponda solo a te stessa.

    • Chiara Salvini scrive:

      ma sei proprio sciocchino, per l’amor del cielo “la padrona del blog”, non sono neanche la padrona dei miei stivali né della mia anima bella…Mi saro’ certamente sbagliata, ti ho sempre riconosciuto (perché realtà) un enorme cultura politica (da cui ti viene +occhio e +diagnosi) ben superiore alla mia, pur riconoscendomi qualcosa in conoscenza e militanza, anche se lontana dalla tua; leggendo un po’ velocemente la biografia di questo Vincenzo, non mi era sembrato di poterlo inquadrare nel fascista-tipo (picchiatore…); dentro la zona …nera che si è data o in cui è nato, mi sembrava uno che cercava qualcosa, magari-avrai ragione-un nuovo Fuhrer più vittorioso dell’altro, magari si sarà addirittura proposto lui a questo incarico…Non lo so. Mi sembra anche di dover pubblicare quello che mi scrivono, mettendo un mio parere, che in questo caso non ho messo, sbagliando, ma ho cercato la sua biografia…abbastanza chiara! Non credo sia possibile accusarmi di aver fatto propaganda fascista! Forse avrei dovuto essere più chiara, ci pensero’ o addirittura non pubblicarlo…Sulla proposta dell’astensione di massa l’abbiamo detto in tanti nella sinistra, tu forse no, ma adesso, con questo classe dirigente, a volte mi viene proprio il desiderio (impraticabile) di una sfiducia di massa. Solo così, credo, mi sentirei meglio. Non ho mai subito un’aggressione fascista a livello personale, ma non vuole dire niente, devo pero’ dirti che, a parte quelli etichettati tali, riuniti in partito, ho visto l’Austria, nei programmi tv che vedo, osservo quasi esclusivamente il panorama umano e non ti puoi immaginare quanti fascisti vedo, non andranno in giro a picchiare, non saprei, ma non c’entra, sono proprio “fascisti” come struttura umana…saprai, prevaricatori, violenti, loro sì “padroni-padroni”, specie se sono un nunnulla…Non ho cambiato argomento, dico che se non cambia il tipo umano fascista, se continua così, solo passioni e mai razionalità, ce ne saranno di neo-fascisti! Non vorrei sorprenderti, ma i veri fascisti, quelli che sostengono tutta l’impalcatura sociale nero-sfumato, sono in casa, nelle famiglie, quando operano senza notare nemmeno l’esistenza dell’altro. Il comando come unico mezzo di comunicazione e se non ubbidisci, scene che cade il tetto…ricatti, così ubbidisci per evitare….Di questi chi se ne occuperà mai? Fuori sono tutti innocentini e votano a sinistra, magari sono anche militanti…Sara’ il berlusconismo che ci è entrato nelle vene? Puo’ darsi. In verità questo storia è antica, rinvigorita dal fascismo & nuove company. Quando rifletto e vivo queste violenze (ci sono anche donne così), ecco mi vine proprio il desiderio di andarmene in un paese oltre l’Italia, in cui la credenza che nessuno puo’ essere strumento di altri, sia più radicata nelle coscienze più che da noi…; Quando ho la fortuna di parlare con i giovani, normalmente mi riconscio con questo paese e anche un po’ con quello che tutti noi abbiamo potuto fare portando la nostra pietruzza. A Paris!. Ci racconterai. chiara

  3. nemo scrive:

    Ma no, non ti accuso affatto di avere fatto propaganda ‘fascista’. Penso solo che non era il caso di fare da amplificazione ( megafono ) a chi si fa già conoscere da sé e sostiene Idee ( scrive ‘idea’ con la lettera maiuscola ! ) che stridono con la nostra Costituzione ( nata dalla Resistenza, non frase retorica ma realtà ). Diverso sarebbe stato se un commento di Chiara avesse ‘avvertito’ il lettore e avesse ‘preso le distanze’. Circa l’ esistenza del ‘fascismo’ nei comportamenti diffusissimi anche di chi si dice ‘democratico’ e, magari, di ‘sinistra’, come non darti ragione. Ma è un fondamentale motivo in più per ‘battersi’ ( anche attraverso Internet/blog ) contro questa cultura antidemocratica nelle parole e nei fatti, senza però ‘gettare il bambino -democrazia- con l’ acqua sporca’ ( come insegnavano i vecchi ‘maestri’ della politica che rimpiango ). Va da sé che il mio pensiero non faccia testo: sono un cultore del dubbio. E irriducibilmente antifascista come sei anche tu, cara Chiara. Ultimo mio aforisma: meglio una democrazia anche se ‘marcia’ a un regime autoritario anche se ‘perfetto’.

    • Chiara Salvini scrive:

      MA E’ SICURO SICURISSIMO IL TUO AFORISMO! KARL POPPER, UNO CHE HA SEGNATO UN’EPOCA, HA DETTO: LA DEMOCRAZIA E’ UN SISTEMA PESSIMO (O QUALCOSA DEL GENERE), MA DIFENDIAMOLO STRENUAMENTE PERCHE’ E’ DI GRAN LUNGA IL MIGLIORE DI TUTTI QUELLI AVUTI IN PRECEDENZA DALL’ANTICHITA’ AD OGGI. Mi pare di aver capito, grazie Capo!

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