sono io, ho fatto due anni, e adesso ho completa la mia immagini corporale (“di chi è quel ginocchietto”…); inoltre -in particolari circostanze, quando mi fanno vedere le foto (chi è questo bimbo)…raramente ci penso, poi dico coco’, come mi chiamano i miei compagni di nido che non sanno dire “Nicolo’, ma a volte mi esce un “IO” così spavaldo…forse comincio ad avere una nozione del mio Sé o Self, mente e corpo tutto assieme…Se fosse vero “cadrei di maturo…”
POT-POURRI
- È un’espressione francese che indica uno stufato di carne con legumi e verdure, cotto fino a disfarsi. Alla lettera sarebbe pentola (pot) putrida(pourri). È entrata nell’Italiano col significato figurato di mescolanza,miscuglio, ma anche accozzaglia, confusione. Si pronuncia con l’accento sulla i finale anche se, come sappiamo, l’accento finale in francese non si scrive. Si usava tempo fa anche nei programmi di spettacolo: “un pot-pourri di canzoni”. Oggi è una voce sempre meno usata.
- Se siamo pronti a correre il rischio di sembrare un po’ antiquati, facciamone pure uso,
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rita bellacosa

PIU’ MODESTAMNETE, CHARA: PER CHI HA TEMPO-VOGLIA E’ UNA COSA CHE LE PREME!
E’ QUESTA //// “TENERA MISTERO LEGGERO APPENA ACCENNATO UN TULIPANO CHE SI APRE LENTO” ///LA SENSUALITA’ FEMMINILE CHE CERCO ANCORA DI SCOPRIRE AI 70? DIOGENE E CHIARA, LUI CERCAVA “L’UOMO”, L’ESSENZA UMANA —CHIARA CERCA LA DONNA IN SE’ STESSA ATTRAVERSO LO SVELAMENTO DELLE ALTRE——
E’ QUELLA DESCRITTA DALLA BELLA RITA, UNA DELLE MOLTE FORME DELLA FEMMINILITA’——–////O FORSE QUESTO “VEDO-NON VEDO// C’E’ NON C’E’ /UN BARLUME SI SPEGNE SI RIACCENDE PER SPEGNERSI DI NUOVO LANCIANDO MESSAGGI DI ATTESA…” /// E’ QUESTO, PIUTTOSTO, L’ELEMENTO CHIAVE PER SUSCITARE IL COMPLESSO DESIDERIO MASCHILE E FARLO PERDURARE….SPECIE NEGLI “IRRESISTIBILI GIOVANISSIMNI”, MA NON SOLO? E L’AUTRICE DEI VERSI SI CHIAMA ANCHE “RITA BELLACOSA!”— DAL CANTUCCIO DELLA MIA TANA, DOVE MI RODO DI INVIDIA RUTILANTENTEMENTE CERTA:
“RITA CARA, DEVI RIGOROSAMENTE SCEGLIERTI IL PARTNER DISPOSTO (MASCHIO O FEMMINA) AD ADORARE LA DONNA NELLA SUA INSCENAZIONE /PIUTTOSTO CHE SE STESSO…POTREBBE FARLO LUI LO SHOW,..E COSI’ SAREBBE RECIPROCO!…IO PREFERIREI, MA SEI TU LA BELLA!
CARA RITA, SONO VECCHINA, MA NELLA PRATICA QUALCHE CIAMBELLA TI SARA’ USCITA SENZA BUCO—-O SEI BELLISSIMA PIENA DI CHARME-VELENO-DOLCEZZA-FINTA INGENUITA’ CHE PARE COSI’ VERA……..ALLA BELLEZZA VERA-VIVA-INTELLIGENTE ARRIVANO SOLO CIAMBELLE PERFETTE!— CHIARA L’HA VISTO, COME HA VISTO QUANTI PIANTI SINGHIOZZATI — SENSI DI INDEGNITA’ APPARENTEMENTE INCOLMABILI….MA POI CI CERCANO, LA LUCE DELLA RIBALTA SI ACCENDE, “E PER NOI!” –CI DICIAMO—E ALLORA E’ SOLO ASPETTARE IL LENTO MORBIDO DELICATO CHE ACCELERA ACCELERA SEMPRE PIU’ IN …”TRIONFO” E A VOLTE STANDING OVATION,,,,,CHE CI (VERAMENTE A TE, A ME NON è MAI CAPITATO) DARA’ UN PO’ ALLA TESTA COME TROPPO CHAMPAGNE…
(CHIARA)E’ PERCHE’ VIVE IN QUESTA TANA CON UN BUCHETTO D’APERTURA, COSI’ PICCOLA E IN QUESTI GIORNI COSI’ UMIDA, CHE LEI – tutte le necessarie discese dal pero fatte– con diligenza e, naturalmente con “maraviglia”, alla moda del Vico—–-SI PROTENDE coraggiosamente… PER ESSERE QUESTA NUOVA CIVILTA’. MENTRE CONTEMPORANEAMNTE SI RITIRA:
SI DICE: “APPARTRENGO AD UN’ALTRA EPOCA tra l’altro bella bella/// ma insieme grida>: “MA VOGLIO CAPIRE /-VIVERLA /// ANCHE QUESTA ….FIN DOVE POSSO…:
mario bardelli, olio su tela, 50×60 cm. “Ritratto di giovin signore” di circa tre mesi, febbraio 2012
“(IL BIMBO) Quando la bocca è troppo grande, ingoia la luna di colpo, poi piange perché non c’e più….anni ci vorra TEMPO, ANNI, perché scopra i primitivi segni degli oggetti incontrati <<(oggetti e persone sono qui la stessa cosa)…. le tracce lucenti che hanno lasciato nel suo cuore, anche qualche segno nero di disincontro…..Ma, nel complesso, RAGGIUNTO QUESTO STADIO (8° MESE CIRCA) ora non sono più “solo”,
“METAFISICAMENTE SOLO”, vorrei dire, QUALE oggetto gettato nell’universo e lì lasciato (come accade a tanti piccoli abbandonati e senza cibo…), perché noi siamo sempre stati almeno in due e sempre: papa’ e mamma mentre mi generavano, poi il caldino- il latte- i respingimenti – i tentati aborti…”ma io sto lì, non mi scollo e per ben tre volte”, come ha fatto NIcolo’ / ben tre volte!….Insomma ne me sto in quell’oceano di caldo-bel caldin
che è la pancia della mia mamma, i suoi rari momenti di calma, alla sera, magari, su una sedia a dondolo, mi canta sempre la stessa canzone- Quando poi sono nato – li ho sentiti parlottare sulla mia culla – si dicevano: “Che strano. Appena canto la canzone della gravidanza, lui sta quieto” .E certo non sapevano della mia grande nostalgia di quel periodo di “in-distinzione”, quando io ero la mamma- il latte -quel gazabuglio di fili e di liquidi buoni, e la mamma era tutto di me, era di Nicolo’ ed io ero tutto per lei: noi due “insieme”, “io te tu e me” . Papà V. si intrometteva bene, prima cosa aiutava la mamma in tutto e per tutto, poi la sera o quando era libero da lavoro, seguiva con le carezze della sua mani belle e grandi gli spostamenti dei miei piedini, magari la mamma, teatralmente, tirava un urlo (le facevo anche male senza “proprio volerlo” e anche lei, a volte rare, lo faceva a me. “Senza volerlo del tutto”. Insomma era un rapporto un po’ ”così, tutto speciale tra me e lei”—Ma quando ci si metteva papà con tutta quella forza fisica e giocava forte con la mamma…allora io, ero in una doppia culla che andava come una macchina a ritmo, ma veloce, e mi piaceva moltissmo tutta quella bella energia buona… non potendo vedere né udire granché e men che meno controllare cosa ci stava succedendo a noi tre…be’ ero un po’ assai “bouleversé” o del tutto sotto-sopra, come volete…. Poi c’era la calma e il riposo, respiravo il loro desiderio e l’amore che era per tutti, anche per me, e sentivo che mi facevo grande, piano piano quasi pronto ad uscire. Ma non mi spicciavo per niente. LI’ VIVEVO TUTTA LA GRANDIOSITA’ DELL’UNIVERSO IMMENSO –FELICE E PROTETTO DA QUESTI DUE ENERGUMENI CHE QUASI QUASI MI NASCONDEVANO IL CIELO E CON TUTTI I LORO TIMORI SU DI ME CHE STAVO INVECE “A MIO AGISSIMO”, SE PERMETTE, PER SPIEGARVI BENE BENE. CIAO–LA NONNA BRU SCRIVE AL POSTO DI NIC, MA CAPIRA’ QUALCOSA DI ME, DI NOI, della nostra famiglia? RIMANGO ASSAI PERPLESSO. MA MAMMA E PAPA’ MI CHIARIRANNO TUTTO!
Bello.
e citami ogni volta che vuoi
baci
dove avete trovato questo mio pezzo RITA BELLACOSA
Dal tono sembri arrabbiata….a me pare invece che ti ho fatto una bella propaganda, se hai letto tutto, addirittura sei “l’immagine della femminilita’!”—Comunque le tue reazioni sono tue razioni su cui nessuno puo’!—Forse non sei troppo pratica di computer, ma nel pezzo ci sono tutti i riferimenti : devi fare clic sulle linee verdi che sottolineano certe frasi o nomi: per esempio la frase in nero “la mia femminilità..” è sottolineata in verde e facendo clic lì trovi da dove l’ho presa…subito sotto “rita bellacosa” è in verde sottolineato in verde…fai clic ecc. Come sai, quello che è pubblicato sul web, a condizione che uno mostri da dove l’ha copiato, è usufruibile…se si vuole segretezza, non si pubblica—Inoltre, se questi siti si sono inventati (tra l’altro una personalita’ così bella!) frasi tue mai dette…francamente e’ con loro che te la devi prendere! La tua vita ecc. è addirittura presa dal “tuo” blog, a meno che ( e succede!) tu non abbia una persona che ha il tuo stesso nome…Se ho fatto qualcosa di male, comunque, me ne scuso anticipatamente: non solo non volevo, ma- a me pare evidente- tutto il mio pezzo è un inno a questa persona—ciao, stai bene, chiara
carissima
veri i siti e vere le mie frasi
sono felicissima e ti ringrazio
RITA BELLACOSA