28 DICEMBRE 2013 ORE 19:26 NEMO, IL NOSTRO NEMO, STAMATTINA PRESTO E’ PARTITO PER PARIGI PER RAGGIUNGERE LA FIGLIA CHE STUDIA LA’—NOI LO ACCOMPAGNIAMO VISITANDO LA MERAVIGLIOSA BASILICA DI VEZELAY—INTERNO ROMANICA (FOTO CON ARCO ROMANICO PERFETTO) –ABSIDE (SI “INSINUA” SUL ROMANICO L’ARCO GOTICO CHE RISULTA COSI’ RADDOLCITO)

 

MUSICA- SE VOLETE- IN FONDO

 

 

La basilica di Santa Maria Maddalena è il più importante luogo di culto cattolico di Vézelay, nel dipartimento francese di Yonne, in Borgogna.

 

Yonne, Francia

L’edificio, già chiesa abbaziale cluniacense, è uno dei capolavori dell’architettura romanica, benché parte dell’esterno di esso sia stato deturpato durante la Rivoluzione francese.

Dal 1840 monumento storico di Francia, nel 1920 è stata insignita del titolo di basilica minore[1], e nel 1979 la basilica e la collina di Vézelay furono inserite nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

abbazia benedettina di Vézelay venne fondata, al pari di numerose altre abbazie, sulla superficie di un’antica villa romana. Questa villa passò infatti nelle mani dei Carolingi e da essi venne donata a Girart, un conte di Rossiglione. I due conventi da lui costruiti vennero depredati e distrutti durante l’invasione dei Mori nell’VIII secolo, mentre un altro convento che si trovava sulla cima di una collina venne dato alle fiamme dai pirati normanni.

Nel IX secolo l’abbazia venne rifondata da Badilo, un seguace dell’Ordine benedettino riformato a Cluny. Vézelay si trova all’inizio della via Lemovicense, una delle 4 strade francesi che fanno parte del Cammino di Santiago di Compostela, utilizzata dai pellegrini per giungere a Santiago di Compostela, in Galizia, nella Spagna nord-occidentale.

Intorno al 1050monaci di Vézelay iniziarono a sostenere di possedere le reliquie di Maria Maddalena, portata nell’abbazia dalla Terra Santa dal loro fondatore, san Badilo, o da alcuni suoi inviati. Pochi anni dopo un monaco di Vézelay dichiarò di aver trovato in una criptaSt-Maximin, in Provenza, una rappresentazione dell’Unzione di Betania, quando la testa diGesù venne consacrata da una donna che nel Medioevo venne identificata con Maria Maddalena. Questa rappresentazione si trovava scolpita su di una tomba vuota e i monaci di Vézelay sostennero che essa era la tomba della Maddalena, i resti della quale erano stati traslati presso la loro abbazia.

Da quel momento i prigionieri che erano stati liberati iniziarono a portare all’abbazia le loro catene come offerta votiva; l’abate Geoffroy, eletto nel 1037, fuse queste catene e le riforgiò come cancellata in ferro battuto, posta sull’altare della Maddalena. Il crescente pellegrinaggio verso questo luogo, con le numerose donazioni effettuate dai fedeli, permise quindi la costruzione dell’edificio che vediamo ancor oggi.

Il 21 aprile 1140 venne consacrato il nuovo edificio, ma le spese furono talmente ingenti che nelle terre controllate dall’abbazia le tasse vennero alzate, provocando una rivolta che culminò nell’uccisione dell’abate. Il flusso dei pellegrini comunque continuò senza sosta, divenendo tale che nel 1132 venne inaugurato da papa Innocenzo II un nuovo nartece, costruito per cercare di contenere il crescente numero di persone che raggiungevano Vézelay.

Nella Pasqua del 1146 san Bernardo di Chiaravalle iniziò qui la sua predica in favore della seconda crociata, in presenza del re Luigi VII di Francia. Nel 1166, durante il suo esilio,Thomas Becket scelse l’abbazia di Vézelay per pronunciare il famoso sermone con il quale scomunicava il re Enrico II d’Inghilterra e i suoi principali sostenitori. Nel 1190 qui si incontrarono Riccardo I d’InghilterraFilippo II di Francia, passando 3 mesi all’abbazia prima di partire per la terza crociata.

L’abbazia di Vézelay visse un lungo periodo di declino che iniziò con la scoperta, molto pubblicizzata, del corpo di Maria Maddalena, avvenuto nel 1279Saint-Maximin-la-Sainte-Baume e che ricevette l’appoggio regale di Carlo II d’Angiò: quando egli eresse un convento domenicano a La Sainte-Baume, la teca venne trovata integra, con un’iscrizione che spiegava la ragione per cui era stata nascosta. Subito i monaci domenicani del luogo iniziarono a compilare un elenco dei miracoli che sarebbero stati provocati da queste reliquie, e la posizione di Vézelay come luogo simbolo per il culto di Maria Maddalena ricevette un durissimo colpo.

Dopo la Rivoluzione, l’abbazia correva il rischio di crollare. Nel 1834 il nuovo ispettore francese per i monumenti storici, Prosper Mérimée (noto soprattutto per il racconto Carmen da cui fu tratta l’opera di Georges Bizet) diede l’incarico al giovane architetto Eugène Emmanuel Viollet-le-Duc di intraprendere una massiccia opera di restauro, condotto a più riprese fra il1840 e il 1861.

Dal 1993 la gestione della basilica, per tutti gli aspetti religiosi e culturali, è affidata alla Fraternità Monastica di Gerusalemme. Viene celebrata la liturgia tre volte al giorno e, con particolare solennità, le feste dell’anno. I monaci e le monache assicurano le visite alla basilica durante tutto l’anno e vivono del loro lavoro part-time (per preservare la loro vita contemplativa). La basilica di Vézelay è inoltre una parrocchia dell’arcidiocesi di Sens.

Sezione del nartece Sezione del nartece
Sezione del nartece
Pianta del coro

 

File:89 - Vézelay Basilique.jpg

LA FACCIATA CON LA TORRE DI SAN MARTINO

 

 

I VIAGGI DI RAFFAELLA—MOLTO  BELLO!

http://iviaggidiraffaella.blogspot.it/2013/03/borgogna-vezelay-e-labbazia-di-fontenay.html

 

 

LA BASILICA DI VEZELAY— COME TANTE ALTRE–TESTIMONIA IL LAVORO DEI “COSTRUTTORI DI CATTEDRALI” –SCALPELLINI MURATORI ARCHITETTI ARTISTI GENIALI

 

Guillaume de Machaut “Je vivroie liement/Liement me deport”   (Guillaume de Machaut (1300-1377).

 

http://www.youtube.com/watch?v=Cd5Kn0a3h1c&list=PL926BB41A232621CC

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