22 FEBBRAIO 2014 ORE 09:35 MI ARRIVA DA BRUNA UNA LETTERA DI DON LUIGI CIOTTI TRAMITE CHANGE.ORG

 

 

 

Ciao BRUNA, 

Se la mafia è la peste, la corruzione è il suo agente, il parassita che divora le risorse economiche e morali di una democrazia. Per questo abbiamo bisogno subito di una legge più incisiva. Che ripristini il falso in bilancio, introduca il reato dell’autoriciclaggio, impedisca il conflitto d’interessi e bonifichi le “zone grigie” tra mafie e parti della politica con una revisione della normativa sul voto di scambio.

L’uscita dalla crisi non può realizzarsi solo con norme economiche. Occorre, prima, una generale assunzione di responsabilità.

Perché le leggi sono scritte, prima che nei codici, nelle coscienze. E un Paese che dica no alla corruzione è un Paese consapevole, che crede nella libertà e dignità dei suoi cittadini e che vuole dalla politica non giochi di potere ma servizio al bene comune.

 

Lo scorso 28 gennaio il Senato ha approvato la modifica dell’articolo 416ter del Codice penale sullo scambio elettorale politico mafioso, come richiesto da circa 380.000 cittadini firmatari della campagna. Questa riforma è un passo fondamentale per spezzare il patto deleterio che lega politico corrotto e mafioso corruttore, vincolando la libertà elettorale e permettendo l’ingresso delle mafie nella vita istituzionale e economica del Paese.
Attualmente però la legge punisce solo la vendita di voti in cambio di denaro e non le “altre utilità” come ad esempio l’assegnazione di appalti, la protezione dalle indagini delle forze di polizia, la promessa di posti di lavoro o di poltrone influenti.

Manca solo il sì della Camera perché la proposta diventi legge a tutti gli effetti.

Vogliamo il sì della Camera, per questo è importante raggiungere il numero più alto possibile di firme. Per questo in questo lungo elenco ne manca ancora una molto importante: la tua.

 

 

Grazie,

 

Luigi Ciotti

 

 

 

 

 

 

 

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