CHIARA: è una produzione così lunga e- interessantissima ad ogni senso emotivo-intellettuale-morale-societario – che non sono riuscita a percorrerla tutta. Neanche con gli occhi. Mi è sembrata “una cosa estremamente preziosa”, a chi intende questi diari come un dono e non come un’esibizione pubblica del privato–Non a caso, e proprio all’inizio prima di cominciare a leggere, la citazione di Montaigne- personaggio che nessuno “osa” discutere. Ho capito che Paolo ha avuto un infarto. Che ha bisogno di “incontri e dialoghi”. Che questi virtuali, nello stato in cui Paolo sara’-gli danno amore curiosita’ interesse / una spinta alla vita–senza pagare il peso che, in certe condizioni, l’incontro con persone reali comporta sempre. Il virtuale, l’umano che ci arriva, è cosi’, in un certo senso, “censurato” di tutto quello che puo’ farci male. Ci curiamo con “un assoluto beneficio”, senza la polvere della strada. Credo sia una miniera, questo benedetto uomo – e come vive-ha vissuto – anche di formazione culturale. Mi riprometto di centellinarla e passarvela, ma se qualche volta mi-ci faremo un’abbuffata—so che Paolo comprendera’. Lui stesso non puo’ che avere una curiosita’ —- sopita dalla bellezza e dalla ricerca dell’essere -dall’amore coniugale e dal suo calore—spinta all’eccesso; ma credo la curiosita’ sia un altro nome per quell’ impulso che lo spinge a lottare contro Tanatos (non solo morte, ma inerzia). L’ho visto altre volte, oltre che in me: chi ha tanto lottato e sofferto la vita, ha dentro di se’ un bisogno prepotente di arrivare a quel momento–che io spero ancora di conoscenza e scambio- con un minuscolo vessillo in mano di Eros o Vita. Ciao Paolo. Adesso, con questo “documento”, ci vedremo tutti i giorni!
Segni di Paolo del 1948
“E’ mia abitudine dire senza paura tutto quello che faccio, senza esitazione”, Michel de Montaigne, 1570
passeggiata alla diga foranea, davanti ai giardini pubblici di COMO
Galleria | Posted on 31 maggio 2014
lettera a M
Inviato su infarto, Maurizio R C
Davide Van De Sfroos, GOGA e MAGOGA, video presentato in anteprima alla Accademia Galli di Como
la danza arcaica di Davide Van De Sfroos è di un mese fa. ma è già un “classico” cui si addicono le parole di Italo Calvino: 1. I classici sono quei libri di cui si sente dire di solito: «Sto rileggendo…» e mai «Sto leggendo…»
2. Si dicono classici quei libri che costituiscono una ricchezza per chi li ha letti e amati; ma costituiscono una ricchezza non minore per chi si riserba la fortuna di leggerli per la prima volta nelle condizioni migliori per gustarli.
3. I classici sono libri che esercitano un’influenza particolare sia quando s’impongono come indimenticabili, sia quando si nascondono nelle pieghe della memoria mimetizzandosi da inconscio collettivo o individuale.
4. D’un classico ogni rilettura è una lettura di scoperta come la prima.
5. D’un classico ogni prima lettura è in realtà una rilettura
Originally posted on Segni di Paolo del 1948:
Luoghi:
-
le ex acciaierie della Falck di Dongo
- biblioteca del convento francescano di Dongo
Goga e Magoga è il brano che dà il nome al nuovo album di Davide Van De Sfroos in vendita a partire dal 15 aprile.
“Lunga cavalcata abrasiva e ironica al tempo stesso che attraversa i territori contorti e confusi che noi stessi abbiamo creato. A furia di tira e molla, a furia di fare il bello e il cattivo tempo, eccoci nel caos odierno, tra esasperazione di uso e consumo, pretese inadeguate alla nostra natura stessa, edilizia preoccupante in mostra e rifiuti tremendi nascosti, come se si potessero nascondere le bombe sotto ad un tappeto. Tutti vogliono fare tombola e a furia di mescolare ed estrarre, i numeri sono finiti. I due terrificanti nomi biblici di GOG e MAGOG, si trasformano nel vecchio grottesco detto GOGA E MAGOGA”.
DVDS
Regia: Dario Tognocchi
alla macchina da…
View original 28 altre parole
Inviato su Van de Sfroos Davide
Paul Eluard, tutte le donne felici hanno ritrovato il loro marito …
Tutte le donne felici hanno
Ritrovato il loro marito – egli torna dal sole
Tanto è il calore che porta.
Ride e piano saluta
Prima di dare un bacio alla sua meraviglia
tratta da: 110 POESIE PER SOPRAVVIVERE, scelte e presentate da Maurizio Cucchi e illustrate da Guido Scarabottolo, Guanda editore, 2004
Inviato su Eluard Paul, infarto, Luciana, matrimonio
adattarsi soggettivamente alla condizione oggettiva: autodisciplina per la RABBIA
Per la serie: “adattarsi soggettivamente alla condizione oggettiva”
La dottoressa di base mi diceva che (fra le tante altre avvertenze farmacologiche, dietetiche, comportamentali ) devo badare a
- Fatica fisica
- Freddo
- Rabbia
Probabilmente oggi la rabbia diventa un mio rilevante fattore di rischio: essendo collerico devo ridurre le possibili esposizioni.
Ragion per cui mi sto dando una necessaria disciplina:
-
rinuncio ai talk show televisivi di politica, ma non alla informazione scientifica sulla politica (filosofia, politologia, diritto). Insomma: alla larga dai giornalisti frustrati e “giudizionisti”
-
evitare le discussioni con una certa tipologia di “amici”: quelli giudicanti e afflitti dalla patologia del “giudicazionismo”, dall’alto del loro “ben essere”. Per esempio quelli che dicono: “bella la prima parte di questo film. La seconda no … la seconda non mi piace”; “guardi Criminal Minds? … ma allora sei proprio andato …” (con risolino di compatimento); “questa antologia musicale che hai creato e donato è noiosa, tranne qualche pezzo …”; “se la pensi così sei un poveretto che deve farsi curare … “; “hai votato Monti? ma allora sei diventato di destra”; “voti il Pd di Renzi? … lo sapevo già che eri stronzo …”; “Come sei cambiato: è la malattia … sei malato, poverino”; “chissà se sei in grado di capire cosa succede dentro di te …” …. e così via
-
soprattutto stare alla larga dagli “ex compagni”. Quelli che , dalla sicurezza delle loro pensioni che sottraggono futuro ai giovani (“se 800 euro vi sembran pochi !”), si sentono “altruisti”, difensori dei diritti dei violenti, desiderosi di andare in piazza a “manifestare”. Quelli che hanno mandato a fondo, dalla follia delle loro teorie estremiste, i tentativi riformisti di Prodi, Veltroni e ora Renzi
Insomma: ridurre al minimo i “rapporti faccia a faccia” un tempo scelti.
Dal momento che ci saranno rapporti faccia a faccia non scelti nelle corsie ospedaliere. Come lo sfruttatore di welfare state che ho conosciuto alla unità di cardiologia
Più che mai ora: “Verba volant, scripta manent”
Inviato su autoanalisi, infarto
lettera a C.
lettera a C. e a M.
grazie per il pensiero, ***
scrivevo poco fa a una amica:
poche notizie di me: mi sto adattando bene alla nuova situazione. sto facendo varie rinunce e altre si prospetteranno
ma scopro fortissime mie capacità di adattamento
la dottoressa di base mi diceva che (fra le tante altre avvertenze) devo badare al freddo, alla fatica e alla rabbia
probabilmente oggi la rabbia è un mio rilevante fattore di rischio.
e essendo collerico devo ridurre le possibili esposizioni.
ragion per cui rinuncio ai talk show di politica (ma non alla informazione scientifica sulla politica), alle discussioni con una certa tipologia di amici e soprattutto di “ex compagni”
e – con tutta probabilità – all’incarico di docenza universitaria per l’anno prossimo.
quest’ultimo mi pesa, mi pesa molto perchè di certo la mia vocazione è quella del docente. Ma fra i 200 studenti all’anno c’è un 20% che inciderebbe (per tracotanza e supponenza grillina) davvero troppo sulle mie coronarie malate. Prima dell’infarto li reggevo. Ora non più.
farmaci, passeggiate per como, letture, web sono gli alleati terapeuti
Il filosofo Michel de Montaigne mi aiuta molto, perchè mi insegna ad osservare senza interpretare (ottimo antidoto alla rabbia)
insomma: buddisticamente le cose sono forse peggio per come le immaginiamo che per come effettivamente accadono. Ma poi le cose accadono
Inviato su Carlo F, infarto, Milena C
il centro storico di Como: l’angolo Via Vittani / Via 5 Giornate
Inviato su centro storico, Como, via 5 giornate
lettera a P.
BERLINGUER DEVE MORIRE. I piani dei servizi segreti dell’est per uccidere il leader del Pci, di Giovanni Fasanella e Corrado Incerti, Sperling & Kupfer, 2014, p. 158
i carteggi fra “compagni” finivano sempre così: “saluti fraterni”.
Questo libro racconta cosa volevano fare i compagni a Enrico Berlinguer.
Qualche nota tratta dal libro:
“in quei giorni il numero due del Pci era Cossutta, amicissimo di bulgari e sovietici. Se Berlinguer fosse morto ne diventava l’erede. Due anni dopo Berlinguer provvide a estrometterlo dalla segreteria” , pag. 140
Inviato su Berlinguer Enrico, Pci-Pds-Ds Como, POLITICA ITALIANA
lettera di E., anche a nome di G.
mi scrive E., anche a nome di G:
la mostra Amore e Psiche, cui si fa riferimento nella lettera:
Inviato su Elisabetta C, Giorgio C, infarto
Elezioni europee 25 maggio 2014: i risultati in Italia e in Lombardia
Inviato su elezioni europee
mi scrive Leonardo il 15 maggio 2014
trovo questa lettera di Leonardo, spedita per posta il 15 maggio e trovata da me nella cassetta delle lettere di Coatesa sul Lario, domenica 24 maggio:
Inviato su infarto, Leonardo M
Dedicato a me da Les yeux dans les yeux
Originally posted on Les yeux dans les yeux:
Buon futuro.
Inviato su infarto
lettera di Luciana a S.
ElleKappa. la preparazione dei grillini: hanno imparato a dire vaffanculo in 27 lingue
Immagine | Posted on 24 maggio 2014
a 14 giorni dall’infarto: il sogno della porta chiusa e delle strade intasate di traffico
Audio del: sogno della porta chiusa e delle strade intasate di traffico.Mp3
Inviato su infarto, Sogni e Reverie di Paolo
Elezioni europee del 25 maggio 2014: PD partito democratico. Preferenze a: Alessia Mosca e Mercedes Bresso
Il voto di preferenza a Alessia Mosca e Mercedes Bresso
Per non dare neppure un frammento del mio diritto di voto a sergio cofferati, che ha insultato il giuslavorista Marco Biagi, poi assassinato dalle brigate rosse
Un solo segno sul simbolo
Il voto di lista si esprime tracciando sulla scheda, con la matita, un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta.
Al massimo tre preferenze
Ciascun elettore può anche esprimere voti di preferenza. Il voto di preferenza deve essere espresso esclusivamente per candidati compresi nella lista votata. È possibile esprimere fino a un massimo di tre voti di preferenza per candidati di una lista. Nel caso di tre preferenze espresse, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della terza preferenza
Inviato su elezioni europee
lettera di G.S.
Caro Prof. Paolo,
stamane essendo a casa mi è venuta l’ispirazione di fare il punto sul percorso di queste due ultime settimane.
Sabato 10 u.s. la Dott.sa Luciana, tramite facebook, trasmette agli affiliati della rete che lei si è permesso di non stare bene, è una cosa seria e della quale ora siamo tutti al corrente.
Nei giorni a seguire viene trasmesso il percorso di guerra lampo (blitz/krieg), la corrispondente di guerra Luciana si distingue come Oriana Fallaci.
Sabato scorso il combattente viene trasferito nelle retrovie e trasmette una relazione molto dettagliata, non trascurando le varie emozioni o strizze che dir si voglia.
Domani, sabato 24/05, verrà tagliato il traguardo di “2 settimane 2” di quanto accaduto: non siamo ancora in pace ma sulla buona strada.
Mi permetto di dare un suggerimento, non per esperienza personale ma per sentito dire, stia tranquillo e sereno, al massimo dia una spazzolata ai mici,
scriva sempre perché sarebbe come un nirvana, ma non imbracci la falce o la zappa, l’orto può attendere.
Un abbraccio a lei e a sua moglie Luciana (grazie per l’immagine anni ’80).
Inviato su Giuseppe S, infarto
Shakespeare, SONNETT 116. Ricordato da M.G.A.
Traduzione SONETTO 116
Non sia mai ch'io ponga impedimenti all'unione di anime fedeli;
Amore non e' Amore se muta quando scopre un mutamento o tende a
svanire quando l'altro s'allontana.Oh no! Amore e' un faro sempre
fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;e' la stella-guida
di ogni sperduta barca,il cui valore e' sconosciuto, benche' nota la
distanza.Amore non e' soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote
dovran cadere sotto la sua curva lama; Amore non muta in poche ore
o settimane,ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio:
se questo e' errore e mi sara' provato,Io non ho mai scritto,
e nessuno ha mai amato.
testo del sonetto 116
Let me not to the marriage of true minds Admit impediments.
Love is not love Which alters when it alteration finds,
Or bends with the remover to remove: O no! it is an
ever-fixed mark That looks on tempests and is never shaken;
It is the star to every wandering bark,Whose worth's unknown,
although his height be taken.Love's not Time's fool,
though rosy lips and cheeks Within his bending sickle's
compass come:Love alters not with his brief hours and weeks,
But bears it out even to the edge of doom. If this be error
and upon me proved,I never writ, nor no man ever loved.
Inviato su infarto, Luciana, Maria Giovanna, matrimonio
lettera di S. a Luciana
Carissima Luciana,
Come giustamente ricordi, di ‘questioni di cuore’ ne so qualcosa.
Anche Paolo adesso è purtroppo entrato a far parte del poco ambito
club degli infartuati. Da quanto leggo su facebook mi sembra di capire
che il problema è stato affrontato con piglio deciso e voglia di
tornare al più presto alla sua vita di sempre, e questo è un ottimo
segno, a patto che segua il buon senso e le indicazioni dei medici.
Naturalmente dovrà dotarsi di santa pazienza perché l’attesa delle
ulteriori angioplastiche dovrà essere riempita con uno stile di vita
più tranquillo, ma di questo avrete certamente parlato con i medici.
Il sentirsi bene, anche sotto stretto controllo e in cura con i
classici farmaci post-infarto, non deve illuderci che d’un tratto
tutto quanto è tornato come prima. Non ancora, almeno, quindi è
necessaria una certa prudenza. Poi, una volta sistemate anche le altre
coronarie, tutto tornerà pian piano alla normalità. Resterà solo il
fastidio dei medicinali da continuare ad assumere per tutta la vita.
Il lato positivo di tutto questo sarà che – paradossalmente – tra
farmaci e controlli – Paolo sarà più ‘al sicuro’ di tanti altri
coetanei (o anche più giovani) che controllati non lo sono affatto e
continuano a vivere inconsapevolmente con una bomba in tasca.
La mia esperienza al riguardo è stata forse abbastanza simile a quella
di Paolo, ma probabilmente più leggera. Mi sono svegliato una mattina
come se avessi un elefante seduto sul torace e una stranissima
sensazione alla mascella. Nessun forte dolore, solo il respiro più
corto del solito. Da buon volontario della locale *** ho
subito riconosciuto i sintomi che tante volte mi erano stati descritti
da qualche paziente in ambulanza, ho fatto una doccia (da perfetto
idiota), mi sono vestito, ho aperto cancello e porta di casa per non
far trovare ostacoli ai soccorritori e alla fine ho chiamato il 118.
L’esperienza ha dato origine ad un post a cui sono molto affezionato
Fortunatamente la mia occlusione riguardava una coronaria marginale e
durante l’angioplastica non è stato ritenuto necessario l’impianto di
alcuno stent. Cinque giorni di ospedale e poi a casa, pieno di
medicine e di istruzioni per l’uso. Ricordo che sono tornato in
ufficio dopo poco più di un mese di riposo.
Per un po’ questo episodio mi ha abbastanza condizionato. Si diventa
più attenti ai segnali del proprio corpo, ai piccoli dolori. Eppure
non mi sento di etichettare quella vicenda come un episodio del tutto
negativo. Anzi. Non fraintendermi: è certamente preferibile non
provarlo, questo è chiaro, ma visto che è accaduto tanto vale cercare
in esso quel poco di buono che c’è. Qualcosa cambia, o così almeno è
stato per me. Si è più attenti ai dettagli, forse, si cerca di
utilizzare meglio il proprio tempo, di viverlo fino in fondo, senza
sprecarlo troppo. Si ‘sceglie’ cercando di individuare il superfluo
per concentrarci su quello che conta veramente, su ciò che è
essenziale. Si vede la vita da una angolazione leggermente diversa, si
scorgono lati di essa che avevamo sotto gli occhi ma che non ci
sembravano così importanti. Ma soprattutto non si da più per scontato
il nostro diritto a vivere, ci accorgiamo di essere fragili e grati a
chi si è prodigato per noi in quei momenti. Tutte cose che già
sapevamo prima, che ci erano già chiare ma che tendevamo a dimenticare
assorbiti dalla routine di tutti i giorni, distratti dai riflessi di
tanti specchi che rimandano immagini che crediamo reali e invece sono
solo false necessità, bisogni superflui. Alla fine tutto sembra più
chiaro e anche la maggior lentezza, alla quale per un poco siamo
costretti, ci permette di esplorare un territorio nuovo, così come un
paesaggio o una melodia vengono apprezzati maggiormente se il passo è meno veloce.
Ho parlato al plurale, come se queste riflessioni appartenessero a
tutti coloro che attraversano simili esperienze. In realtà questo è
ciò che è successo a me ed ogni esperienza è diversa. Paolo
naturalmente reagirà a suo modo, ognuno trova la sua strada per
convivere con i tempi immediatamente successivi a questa esperienza.
Poi, col tempo, tutto torna normale. Resterà un ricordo scandito dai
farmaci e dai controlli annuali, la vita e il lavoro riprenderanno il
sopravvento anche se qualcosa, in qualche angolo della nostra anima, è
certamente cambiato.
…
Un carissimo saluto ad entrambi.
Emanuele Severino parla della LEGNA e la CENERE (nella tavernetta di Coatesa sul Lario)
Inviato su infarto, Severino Emanuele
M. B. mi suggerisce: Mozart, Ridente è la calma
Ridente la calma nell’alma si desti
Né resti più segno di sdegno e timor
Tu vieni, frattanto, a stringer mio bene
Le dolce catene sí grate al mio cor
Ridente la calma nell’alma si desti
Né resti un segno di sdegno e timor
lettera di L. sul DIRITTO AL VOTO
Inviato su Luca N
Oggi visita al giardino di Amaltea, mercoledì 21 maggio 2014
Originally posted on Segni di Paolo del 1948:
Questa mattina, mercoledì 21 maggio 2014, visita al giardino di Amaltea, con tutte le cautele:
piccoli passi e frequenti fermate.
Per ricordare l’evento:
Inviato su Coatesa sul Lario – coatesa.com, infarto
Oggi visita al giardino di Amaltea, mercoledì 21 maggio 2014
Questa mattina, mercoledì 21 maggio 2014, visita al giardino di Amaltea, con tutte le cautele:
piccoli passi e frequenti fermate.
Per ricordare l’evento:
Inviato su Coatesa sul Lario – coatesa.com, infarto