ore 23:39 SE MATTEO E’ DAVVERO UN CAVALLO…? DA DONATELLA D’IMPORZANO

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2 risposte a ore 23:39 SE MATTEO E’ DAVVERO UN CAVALLO…? DA DONATELLA D’IMPORZANO

  1. Donatella D'Imporzano scrive:

    Nelle televisioni mi pare che non venga mai fuori la rete di poteri che ha creato e sostiene Renzi e con quali reali finalità . Tutto ciò viene lasciato alla nostra immaginazione, che per fortuna abbiamo fervida. Mi pare che nell’ultimo numero di “Piazza Pulita” un giornalista intervistasse uno di ” Forza Italia” in anonimato. Questi affermava che c’erano ben altri poteri dietro Verdini, Renzi e il patto del Nazareno. Mi pare che dicesse anche che il povero Letta” non sa ancora oggi quanti e quali poteri forti si fossero mobilitati per cacciarlo da un giorno all’altro”, con la brutalità divenuta proverbiale ( Enrico sta sereno). Un’altra notizia che è sparita dalle TV è quella dei precedenti finanziari, oggetto dell’attenzione della magistratuta, della famiglia del nostro Caro Leader: frode per reiterati fallimenti dell’azienda familiare di distribuzione stampa, mistero sul mutuo di 500.000 euro concesso dalla locale banca di Credito Cooperativo al padre senza alcuna garanzia,ecc. ecc. Certo, anche i giornalisti e soprattutto i direttori devono pur campare, alla faccia dei pensionati da 500 euro a 1200 circa, dei giovani e meno giovani che non trovano lavoro, di quelli che affollano le mense della Caritas o che sono costretti ad emigrare. Un’altra informazione che vorrei avere è quella sui diversi fondi creati a favore del cavallo vincente ( per ora): chi sono i benefattori? Se ne potrebbe avere un elenco? Dovrebbe essere preoccupazione di un politico rendere pubblico tutto ciò che lo riguarda, soprattutto dei fondi creati per sostenerlo. Ma sicuramente il santino che ci viene presentato è molto più accattiante.

  2. Donatella D'Imporzano scrive:

    Aggiungo, e mi sembra doveroso, che non tutti i giornalisti sono proni di fronte al potere. Per nostra fortuna ce ne sono, probabilmente molto pochi, il cui fine è ancora la ricerca della verità e in genere sono quelli più bravi, anche se magari meno noti.

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