ore 12:05 UN BLOG CHE NON CONOSCEVAMO E CHE PUO’ INTERESSARE AD ALCUNI :: CO’E’ IL “QUINTO STATO” ED. PONTE DELLE GRAZIE ECC ECC—BASTA APRIRE IL LINK !

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CHI SIAMO

Roberto Ciccarelli, Freelance, giornalista, filosofo, blogger ha scritto Diritto e beatitudine in Baruch Spinoza, Carocci e Immanenza per il Mulino), (La furia dei cervelli, manifestolibri, con Giuseppe Allegri) o 2035. Fuga dal precariato (Il Saggiatore, 2011), (“Il Quinto Stato” per Ponte alle Grazie 2013, con Giuseppe Allegri).

Giuseppe Allegri, ricercatore e formatore freelance, è docente a contratto presso l’Università Sapienza di Roma. Ha curato il volume di A. Negri, Dentro/contro il diritto sovrano. Dallo Stato dei partiti ai movimenti della governance (Ombre corte, 2010). Ha scritto con Roberto Ciccarelli (La furia dei cervelli) (Manifestolibri) e Il Quinto Stato (Ponte Alle Grazie).


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la furia dei cervelli

 

 

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IL LIBRO
Che cos’è il Quinto Stato? La condizione di parecchi milioni di lavoratori precari, autonomi e freelance, di origine italiana e straniera, che non godono di nessuna protezione in caso di maternità, paternità, disoccupazione o malattia, che non percepisconoun reddito decente e in pratica non avranno una pensione, ma si sobbarcano i doveri imposti da un fisco implacabile. Questi stessi soggetti cominciano tuttavia a gestire in maniera indipendente il proprio lavoro e propongono per sé e all’intera società un welfare alternativo.
Rifiutando ogni retorica vittimista, in questo libro affilato dal punto di vista teorico e ricco di dati e testimonianze, Allegri e Ciccarelli mostrano in quali modi il Quinto Stato sta già promuovendo l’autotutela, la cooperazione tra lavoratori indipendenti e cittadini, l’economia della condivisione. Il Quinto Stato sopravvivrà alla crisi, questa la convinzione degli autori: e lo farà in un modo capace di mutare per sempre la nostra concezione di lavoro, di accesso ai diritti, di partecipazione politica. Il Quinto Stato è dunque il «romanzo di formazione» di una nuova e ancora inesplorata composizione sociale. A chi desidera creare un’alternativa all’antico regime delle politiche di austerità spetta la responsabilità di scriverne la storia: perché, affermano gli autori, «il Quinto Stato sarà tutto o non sarà».
I GIUDIZI
“La sproporzione di mezzi tra il Quinto Stato e il potere sembra tale da togliere ogni plausibilità al conflitto. Noi però ci troviamo in un altro sistema di valori e quello che un tempo si esprimeva come conflitto oggi è un semplice istinto di sopravvivenza, che chiamiamo istinto di libertà.”
Sergio Bologna
UN BRANO
“Come si può aspirare a governare la società senza prima dimostrare la capacità di governare sé stessi, i territori o le città dove si vive? La nostra inchiesta sul Quinto Stato vuole rispondere a questa domanda che ha spostato la politica dal «chi», cioè il soggetto che agisce una trasformazione, al «dove» e al «quando», vale a dire i luoghi e i tempi in cui si costruisce insieme tale trasformazione. Non raccontiamo la metafisica di un soggetto politico, ma la storia di una creazione comune, persa e ritrovata ogni giorno, con le persone che amiamo e con tutte le altre che non abbiamo dimenticato.
Per tutte queste ragioni il Quinto Stato è un atto di creazione.”
GLI AUTORI
Giuseppe Allegri
Roberto Ciccarelli

 

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1 risposta a ore 12:05 UN BLOG CHE NON CONOSCEVAMO E CHE PUO’ INTERESSARE AD ALCUNI :: CO’E’ IL “QUINTO STATO” ED. PONTE DELLE GRAZIE ECC ECC—BASTA APRIRE IL LINK !

  1. Donatella D'Imporzano scrive:

    Mi sembra un blog interessante, anche se prende di mira soprattutto la CGIL. Non è vero che questo sindacato non si è occupato dei precari. Leggevo da parecchi anni una rubrica sull’Unità, fino a quando è stata abolita, di un sindacalista che se ne occupava e relazionava di cosa avveniva nel cercare di organizzare questo settore così difficile del lavoro. Mi pareva che fosse anche molto bravo.

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