ore 21:41 — SULLA QUESTIONE ARMENIA / TURCHIA: 1. IL FATTO ; 2. RIVISTA INTERENAZIONALE; 3 –RAPPORTI COMMERCIALI ITALIA /TURCHIA (da un sito a noi sconosciuto, che entusiasmo a parte, pare credibile data la presa di posizione del min. degli Esteri)

 

la scrittrice Antonia Arslan ( di Padova con origine armene–è l’autrice  del “La masseria delle allodole ”  da cui film ecce—da il fatto del 12 aprile 2015 —-chiara non lo perderebbe, poi sai…

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/12/genocidio-armeni-lautrice-masseria-delle-allodole-come-negare-shoah/1583605/

 

Internazionale del 15 aprile 2015

http://archivio.internazionale.it/news/turchia/2014/04/24/le-scuse-di-erdogan-non-convincono-gli-armeni

 

Nel link trovate l’articolo completo della rivista “Internazionale ” con le reazione del governo armeno alle “scuse di Erdogan”… è senz’altro utile…sempre a chi interessa …Non credo di mio che il governo italiano, come si dice, abbia riconosciuto il genocidio armeno…al tg  il “nostro” ministro degli esteri ha detto letterale che non compete ad un governo decidere ” sì genocidio no genocidio…” // Pare che il nostro governo, o meglio le industrie (che però se lavorano aumentano l’occupazione, anche se non sempre…) abbiano grandi affari con la Turchia… (vedi al fondo–impo)

 

Noi, dall’articolo, stralciamo questo brano solo perché per noi  è nuovo, non certo per offrire “una giustificazione”—!

” Lo sterminio e la deportazione di massa della popolazione cristiana dell’Armenia occidentale erano stati decisi dall’impero Ottomano agli inizi della prima guerra mondiale in seguito alle sconfitte subite per opera dell’esercito russo, in cui militavano anche battaglioni di volontari armeni. A partire dall’inizio del 1915 gli armeni maschi in età da servizio militare erano stati concentrati in “battaglioni di lavoro” e poi giustiziati in massa, mentre il resto della popolazione era stato deportato verso la regione di Deir ez Zor in Siria con delle “marce della morte” attraverso le montagne e il deserto. Secondo gli armeni le vittime complessive furono circa un milione e mezzo. ”

 

Una mappa del 1965 del genocidio (clicca per ingrandire):

 

 

Le celebrazioni dell’anniversario del genocidio a Erevan, in Armenia, il 24 aprile 2014. (Karen Minasyan, Afp)

 

 

 

 

rapporti commerciali Italia- Turchia: (il blog non è in grado di valutare la fonte–)

da :

 

http://www.infomercatiesteri.it/paese.php?id_paesi=95#slider-2

 

I rapporti commerciali con la Turchia sono eccellenti e l’Italia si colloca sempre ai primi posti tra i principali partner del Paese (con il livello record di interscambio raggiunto nel 2011 pari a 21,3 miliardi di dollari e un ottimo risultato fatto segnare anche nel 2012 con circa 20 miliardi di dollari). In particolare, sono apprezzabili sia il livello delle esportazioni (13,3 miliardi di dollari nel 2012), che quello di importazioni dalla Turchia verso il nostro Paese (6,3 miliardi di dollari), con un saldo attivo a favore dell’Italia di 7 miliardi di dollari.

Per quanto riguarda gli investimenti, la crisi nell’area Euro si è fatta sentire in Turchia in termini di minori investimenti dall’Europa. Ciononostante, il flusso degli investimenti italiani ha fatto segnare una costante crescita nel 2011 e nel 2012, con oltre 1000 società ed aziende con partecipazione italiana presenti nel Paese.

Anche in materia di appalti pubblici, l’Italia ha fatto registrare negli ultimi anni ottimi risultati con imprese italiane che si sono aggiudicate appalti per la realizzazione di alcune tra le piu’ importanti opere pubbliche.

In generale, l’Italia rappresenta un partner fondamentale in settori d’importanza strategica, quali: bancario, energia, macchinari, automotive, infrastrutture e costruzioni, industria della difesa, tessile e abbigliamento, alimentare, elettrodomestici, chimico ecc.

 


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