Bertolt Brecht, nato Eugen Berthold Friedrich Brecht (/ˈbεɐ̯tɔlt ˈbʁεçt/; Augusta, 10 febbraio 1898 – Berlino Est, 14 agosto1956), è stato un drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco, tra i più grandi ed influenti del Novecento
la foto con il solito faccino…se guardate bene ha un taglio degli occhi da sadico, a voi non pare?
guardate questo sotto: nel mondo di oggi si vive solo di meraviglia come quei bestioni del Vico. Trovate la seconda parte per chi mai la volesse, proprio…sulla destra! Su youtube– Attenzione: ci sono tante parti…
DMATEATRODANZA: L’Anima Buona del Sezuan – Prima parte
https://www.youtube.com/watch?v=DD3rDSS4pI4
una ragazza racconta dell’anima buona…
https://www.youtube.com/watch?v=Bmn9XJYkeCE
1965
Collezione di teatro pp. 129 € 11,00 ISBN 9788806064037 A cura di Emilio Castellani
Traduzione di Ginetta Pignolo
Traduzione di Emilio Castellani
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Nella capitale della provincia cinese del Sezuan giungono tre dèi, in pellegrinaggio attraverso il paese alla ricerca di qualche anima buona; e ne trovano una nella prostituta Shen Te, che accorda loro ricovero per la notte. Il compenso per tale atto di bontà è una tonda sommetta, mille dollari d’argento, ossia, per Shen Te, la possibilità di vivere bene. Ma la munifica largizione è accompagnata dal comandamento di contuiunare a praticare la bontà. Fatale errore, insanabile incongruenza! La povera Shen Te si trova subito addosso uno sciame di parassiti e di postulanti, di falsi e veri bisognosi esigenti fino alla ferocia. A complicare la situazione interviene l’amore: Shen Te, non più costretta alla sua antica, vergognosa condizione, può finalmente innamorarsi di un’uomo: il male è che si tratta di un giovane povero, l’avido disoccupato Yang Sun… Emerge in tutta la vicenda l’universale necessità di soffrire e far soffrire: è l’aspetto più affaticante e dramamtico della condizione umana. Gli dèi possono non capacitarsene perché a loro resta sempre una via d’uscita: poco prima che cali il sipario, potranno tornarsene lassù, nella loro beata irrealtà.