il governo alla prova
Il rimpasto premia Ncd, torna GentilCosta ministro degli Affari regionali. Tra i sette nuovi sottosegretari altri tre posti agli alfaniani, due al Pd e uno a Sc oltre a Nannicini, economista di Palazzo Chigi. Scalfarotto diventa viceministro allo Sviluppo al posto di Calenda
TOMMASO CIRIACO
ROMA.
Con un ministro al Nuovo centrodestra e una manciata di centristi promossi sottosegretari, ecco l’atteso rimpasto di Matteo Renzi. Tante conferme e qualche sorpresa, ma è soprattutto un ritorno ingombrante a far discutere: ventidue mesi dopo le dimissioni da sottosegretario alle Infrastrutture, Antonio Gentile riconquista un posto al governo. Per giunta con una poltrona di peso, da sottosegretario allo Sviluppo economico. Una mossa che irrita la minoranza dem: «Dal Cencelli al Renzelli – attacca Miguel Gotor – Con Ncd che ha più ministri che voti. Dopo i voti al ddl Boschi, l’anima calabrese degli alfaniani torna a riscuotere. Riti da vecchia politica».
Costretto al passo indietro da una brutta storia di rotative bloccate d’imperio, il senatore rivendica adesso l’assenza di strascichi giudiziari per quella vicenda. Ma dietro alla promozione c’è dell’altro. Gentile e i tre senatori a lui fedeli non seguirono Gaetano Quagliariello nella scissione dall’Ncd, restando in maggioranza. Fino alla promozione di ieri. Non occuperà però la casella abbandonata nel 2014. Secondo alcune fonti, anche a causa di un veto imposto da Graziano Delrio.
Non c’è solo Gentile. Il risiko governativo spalanca le porte di Palazzo Chigi all’aretino Tommaso Nannicini: sottosegretario alla presidenza del Consiglio, delegato a riformare di nuovo il mercato del lavoro. Con una pioggia di nomine, i soci “centristi” di maggioranza hanno di che esultare. Il posto lasciato vacante da Maria Carmela Lanzetta sarà occupato da Enrico Costa. Alfaniano, molla una poltrona di peso – da viceministro alla Giustizia – e incassa quella di ministro degli Affari regionali con delega alla Famiglia. Giurerà stasera al Quirinale. Al suo posto, a via Arenula approda il nuovo sottosegretario Gennaro Migliore (Pd). Come lui, sono dem (della corrente di Maurizio Martina) anche il neo sottosegretario agli Esteri Enzo Amendola e Teresa Bellanova, che passa dal Lavoro a viceministro allo Sviluppo economico. Nessun incarico, invece, alla minoranza Pd. A completare le promozioni targate Ncd sono due donne: Federica Chiavaroli alla Giustizia e Dorina Bianchi (vicina a Maria Elena Boschi) alla Cultura. Anche Scelta civica vanta due upgrade: Antimo Cesaro alla Cultura, Enrico Zanetti viceministro all’Economia. Sale pure Mario Giro (vice agli Esteri), mentre cambia incarico Simona Vicari: dallo Sviluppo alle Infrastrutture.
Capitolo a parte, infine, per Ivan Scalfarotto. Non è menzionato nel comunicato ufficiale, ma il 21 marzo saluterà il ministero delle Riforme per sostituire Carlo Calenda (neo “ambasciatore” in Europa) come viceministro allo Sviluppo. Proprio ora che il ddl sulle unioni civili è a un bivio? «Per allora – spiega – spero sia stato approvato».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Delrio avrebbe dato l’altolà all’arrivo alle Infrastrutture del senatore centrista
SENATORE
Il senatore del Nuovo centrodestra Antonio Gentile ai banchi del governo prima delle sue dimissioni da sottosegretario nel 2014
IL RIMPASTO PREMIA NCD, TORNA GENTILE
DISTINGUERE TRA DECORO POLITICO E GIUDIZIARIO
allarme terrorismo
ECONOMIA
il governo alla prova
l’emergenza migranti
mondo
Prima
la crisi dell’europa
Economia
le scelte dei partiti
cronaca
BORSA
COMMENTI
CRONACA
MONDO
CULTURA
SPETTACOLI
SPORT
Elenco sezioni
Elenco titoli
in caricamento
Condividi
Torna a grande richiesta “Non c’entra niente”, che oggi si dedica alla traduzione di una delle più belle interpretazioni di Milly, artista indimenticabile:
Su questa terra, la mia sola gioia,
la mia sola felicità
è il mio uomo.
Ho dato tutto quello che ho,
il mio amore e tutto il mio cuore
al mio uomo.
Perfino la notte, quando sogno
sogno di lui,
del mio uomo.
Non è che sia bello,
né che sia sia ricco o un gran pezzo d’uomo.
Ma io l’amo, è una cosa stupida.
Mi prende in giro,
mi frega i soldi
sono al verde
ma malgrado tutto,
che volete,
io l’ho talmente nella pelle
che ne divento complice.
Quando mi si avvicina, è finita:
sono sua.
Quando i suoi occhi si posano su di me
mi ripaga di tutto.
Io l’ho talmente dentro la mia pelle
che al minimo cenno
mi farebbe fare qualsiasi cosa.
Vi dico che ucciderei persino
sento che mi potrebbe rendere spregevole.
Ma io non sono che una donna
e l’ho talmente nella mia pelle.
Per lasciarlo, è pazzesco
quello che mi hanno offerto altri uomini.
Detto tra di noi, tutti gli uomini
non valgono molto.
La donna è fatta per soffrire per colpa degli uomini.
Sono andata a feste per dimenticarlo,
mi sono data al bere: niente da fare,
non ho potuto.
Quando lui mi dice ” vieni”
sono come un cane.
Non c’è modo: è come una catena
che ti tiene prigioniera.
Io ce l’ho talmente nella pelle
che ne sono il cane da guardia.
La donna che non ha conosciuto
una tale cosa venga pure
a scagliarmi la prima pietra.
Avere uno nella pelle
è il peggiore dei mali.
Ma è conoscere l’amore
nella sua vera luce
e dico che bisogna perdonare
quando una donna si dà
all’uomo che ha dentro la sua pelle.