GLI ELMETTI BIANCHI (THE WHITES HELMETS) VOLONTARI PER IL NOBEL—SALVANO UN’INTERA FAMIGLIA DA ALEPPO : C’E’ IL PICCOLO OMRAN GIA’ ICONA COME ALAN KURDI /// SERVIRA’ A QUALCOSA PER SALVARLI TUTTI?

REPUBBLICA DI OGGI

la guerra in siria

Il piccolo Omran e i suoi fratelli icone di una guerra infinita
FRANCESCA CAFERRI

LA STORIA. SALVATO DOPO IL RAID, HA 5 ANNI: LA SUA IMMAGINE È DIVENTATA VIRALE

PHOTO. Omran, 5 ans, symbole de l'horreur du conflit syrien

http://tempsreel.nouvelobs.com/monde/guerre-en-syrie/20160818.OBS6474/photo-omran-5-ans-symbole-de-l-horreur-du-conflit-syrien.html

 

 

 

NEL VIDEO SOTTO-  IL BAMBINO E’ PIU’ ” NATURALE “. è vero che questa volta hanno distrutto la sua casa, ma dovete pensare che i suoi cinque anni li ha passati a vedere la guerra,:ormai anche un po’ di sangue sul suo viso non fa novità per lui: osservate che, come tutti i bambini, si pulisce la mano nel primo posto che trova (la sedia) ” purché al di fuori di lui “; un piccolo segno che la dignità di se stesso sembra integra–comunque non si assolutamente niente. Tanti

 

 

The guardian, qualche secondo di video con Omran e i volontari che lo portano, anche con buon abbraccio.

 

https://www.theguardian.com/world/2016/aug/18/boy-in-the-ambulance-image-emerges-syrian-child-aleppo-rubble

 

 

Nelle immagini siede da solo, quasi immobile, sullo sfondo della sedia arancione dell’ambulanza. Ha i capelli spettinati, i piedi che sporgono senza raggiungere terra e non parla. Guarda in silenzio il caos di fronte a sé, come se non capisse dove si trova e cosa sta accadendo. La metà del viso è coperta di sangue, il corpo di polvere bianca.

Omran Daqneesh ha 5 anni e dalla notte di mercoledì è l’ultimo volto della tragedia della Siria. Il bambino si trovava nel suo appartamento nella zona di Qaterji, quartiere di Aleppo in mano alle forze ribelli, quando un bombardamento, forse russo, forse dell’aviazione siriana, ha colpito la casa.

Nel raid sono morte 8 persone, tra cui 5 bambini, ma probabilmente sarebbe stato solo un’altra nota a margine della giornata se le foto del salvataggio di Omran, riprese dagli attivisti dell’Aleppo media center, non avessero fatto il giro del mondo. Nel filmato si vede il bimbo trasportato nell’ambulanza. Un uomo lo adagia sul sedile arancione e immediatamente torna indietro, verso il cumulo di macerie da cui lo ha estratto.

Omran resta solo. Non piange, non parla. Si passa la mano sul viso, come fanno i bambini appena svegli. Ma capisce che c’è qualcosa di strano: è il sangue che gli scende dalla testa. Lo guarda, ma neanche allora piange. Rimane in silenzio, smarrito, fino a quando nell’ambulanza arrivano altri due bambini e un uomo in barella.

Da mercoledì notte queste immagini sono state viste da migliaia di persone. Come Alan Kurdi un anno fa, Omran Daqneesh sembra aver risvegliato oggi la coscienza del mondo. Come per Alan un anno fa, c’è già chi teme che dopo questa ondata di emotività la storia verrà dimenticata. E Aleppo con essa.

Ha fraccontato all’Ap Mahmoud Raslan, un fotografo che si trovava sulla scena, che insieme a Omran sono stati estratti dalle macerie i suoi fratelli di uno e 3 anni e sua sorella di 11. Poi la mamma e il papà. Tutti feriti, ma nessuno è in gravi condizioni. Poche ore dopo la prima, una seconda foto di Omran è stata diffusa in Rete. Il bimbo ha la testa fasciata e lo sguardo ancora smarrito. A salvargli la vita sono stati un gruppo di uomini con l’elmetto bianco. Si chiamano The White Helmets e sono volontari che negli ultimi anni hanno salvato migliaia di persone dalle macerie. Pochi giorni fa sono stati nominati per il Premio Nobel per la Pace.

Il simbolo di una Siria che, nonostante tutto, non si arrende.

La foto, come quella del corpo di Alan un anno fa, sembra aver risvegliato la coscienza del mondo

 

 

qualche immagine di Aleppo, così ” ci situiamo” intanto e situiamo anche Omar:: PERO’ FATE MOLTA ATTENZIONE CHE E’ TUTTO VERO REALE, ANCHE SE SEMBRA IMPOSSIBILE—DOVETE FARE ATTENZIONE, AVERE BEN CHIARO NELLA MENTE ::: CHE NON E’ ASSOLUTAMENTE UN GIOCO VIRTUALE—

 

Come si fa a vivere in un mondo così? Tanto male per un maledetto ” gioco di potere ” di uomini come noi. Come noi NO! nessuna somiglianza! Noi o loro, come preferite, siamo degli alieni e non ” esseri umani” .

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