Eventi in programma

MARIA EISENSTEIN, L’INTERNATA NUMERO 6, A CURA DI CARLO SPARTACO CAPOGRECO, Mimesis, 2015
Il Curatore Carlo Spartaco Capogreco ne discute con
Pierre Della Vigna (Mimesis), Gianni Giovannelli (saggista),
Alessandra Minerbi (CDEC) e Liliana Picciotto (CDEC).
Nel trentennale della pubblicazione della prima monografia italiana che ha ricostruito le vicende di un campo di concentramento fascista (il saggio di Carlo Spartaco Capogreco, Ferramonti, edito da La Giuntina nel 1987), sarà sviluppata una riflessione storica sul tema
L’internamento civile fascista
tra Memoria, Storiografia e Coscienza Civile
a partire dal libro di Maria Eisenstein, L’internata numero 6, che fu, nel 1944, la prima testimonianza edita su un campo fascista, recentemente ripubblicato da Mimesis in edizione critica, visto come “case study”.
“Non ricordo più quando mi è venuta l’idea di scrivere. Non ne avevo mai voglia e sebbene qualche volta, come già prima in libertà, ne senta un certo bisogno, non ne ho gran voglia neppure ora. Ho anche paura che mi scoprano. (…) Io scrivo perché è un sollievo per me trascrivere alcune piccole cose che si svolgono qua dentro; mi serve da reazione, da sfogo. È certo ormai anche una specie di diario. È seccante: non mi piacciono gli sfoghi letterari, non mi piacciono i diari. Se avessi ancora qualcosa da raccontare, qualcosa di reale, di vivo, che fluttui, che abbia azione … Ma qui dentro tutto è stasi: non c’è azione. C’è solo agitazione, soprattutto rapidi movimenti psicologici: un urlo muto. Un urlo dell’anima, uno spasimo, un dolore, un odio, che non si traducono in fatti veri. Almeno non ancora.” Maria Eisenstein
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