MARIANGELA MAINITI, IL MANIFESTO DEL 23-01-2018 ::: IL LATO OSCURO DEL PENSIERO NITIDO —SULLA REGOLAMENTAZIONE CHE L’AVVOCATO GIULIA BUONGIORNO ( CANDIDATA DELLA LEGA) VUOLE DARE ALLA PROSTITUZIONE

 

 

IL MANIFESTO DEL 23 GENNAIO 2018

https://ilmanifesto.it/il-lato-oscuro-del-pensiero-nitido/

 

VISIONI

Il Lato Oscuro del Pensiero Nitido

Habemus Corpus. E così, l’avvocata Giulia Bongiorno, nota per aver difeso Giulio Andreotti, alle prossime elezioni si candiderà con la Lega di Matteo Salvini.

E così, l’avvocata Giulia Bongiorno, nota per aver difeso Giulio Andreotti, alle prossime elezioni si candiderà con la Lega di Matteo Salvini. Ha detto di essere rimasta colpita «Dalla nitidezza delle sue idee in materia di sanzioni e regole». Ha detto anche che sulla riapertura delle case chiuse bisogna riflettere perché in fatto di prostituzione «C’è il far west. Serve una disciplina». Il pensiero nitido del leader leghista in realtà è tagliato con l’accetta e, come tutti quelli che pretendono di risolvere problemi complessi con norme superficiali, rischia di fare danni peggiori di quelli che vuole eliminare. Dice Salvini: «Prostituirsi è una scelta. Oggi in Italia questo mercato lo gestisce la criminalità. In Austria, Svizzera, Germania si mettono regole e garanzie, la prostituzione è un lavoro come un altro sanitariamente tutelato e tassato».
Prima di buttarsi a copiare questi Paesi, consiglio a Salvini e Bongiorno di leggere Stupro a pagamento (Round Robin Editrice) di Rachel Moran, giornalista irlandese che racconta la sua esperienza nella prostituzione durata 7 anni e iniziata quando ne aveva 15. Se avranno la pazienza e l’umiltà di arrivare fino alla fine, e sottolineo umiltà perché quando si pontifica sulle vite degli altri bisognerebbe prima di tutto ascoltare, troveranno molte descrizioni, riflessioni e argomentazioni indispensabili a capire l’argomento.

Capiranno che è troppo facile e comodo parlare di prostituzione come libera scelta, che di davvero libero nel decidere di vendere il proprio corpo c’è molto poco, che nessuna donna è felice di farlo e che i clienti lo sanno benissimo, sennò non pagherebbero per avere sesso, e infatti nessun uomo vorrebbe che la propria figlia, madre o sorella esercitasse quel mestiere.

Capiranno anche, Salvini e Bongiorno, che cosa succede davvero nei Paesi dove la prostituzione è regolamentata e che Rachel Moran ha riassunto, nell’intervista rilasciata a il Manifesto lo scorso 10 ottobre, con queste parole: «La Germania è come un girone infernale. Lì ho incontrato donne così traumatizzate dalla prostituzione che non riuscivano nemmeno a parlare. Ho visto cartelloni sulle strade che reclamizzano ’’Una donna, una birra e una salsiccia al sangue’.

I bordelli sono palazzi di 12 piani costruiti per ospitare mille uomini al giorno e offrono donne a prezzi ridotti per pensionati e disoccupati, a pacchetti menù, a tasso fisso, l’equivalente di ’Mangia quanto vuoi allo stesso prezzo’, a tariffe forfettarie che permettono di usare tutte le donne che si vogliono quante volte si vuole, a “pacchetti banda” dove numerosi uomini arrivano insieme e usano il corpo di una o più donne come un branco di selvaggi». Se ciò non bastasse, lo scorso Black Friday a Ginevra c’erano cartelloni pubblicitari che offrivano donne in saldo, come una qualsiasi merce.

È davvero questo che vuole Giulia Bongiorno? E come si concilierebbe un simile mercato con lo spirito della sua Fondazione Doppia Difesa nata per «Aiutare donne che hanno subito discriminazioni, violenze e abusi»? Perché, invece, non pensa di copiare i paesi europei che hanno intrapreso la strada esattamente contraria, come Svezia, Norvegia, Finlandia, Francia e Irlanda? Lì i parlamenti hanno scelto di adottare il modello nordico, l’unico grazie al quale il mercato del sesso è diminuito perché punisce l’origine del problema, la domanda, ovvero i clienti. Infine, vorrei segnalare le insidie dei Pensieri Nitidi che hanno solo certezze. Dietro il nitore, come dietro ogni figura illuminata dal sole, ci sono sempre delle ombre, e talune fanno veramente paura.

mariangela.mianiti@gmail.com

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  1. Chiara Salvini scrive:

    MARINA GORI ::: Bello questo articolo di Mariangela Mainiti! Tempo fa avevo pubblicato il post che riporto qui sotto. Le ricerche hanno smentito tutte le ragioni invocate dai fautori della legalizzazione. Il flusso del traffico di esseri umani è più grande in tutti quei Paesi dove il sesso a pagamento è legalizzato. A proposito di Germania oltre un terzo dei pubblici ministeri tedeschi ha rilevato che la legalizzazione della prostituzione ha reso più complesso il loro lavoro finalizzato a perseguire la tratta e lo sfruttamento di esseri umani. Per contro in quei paesi (come la Svezia) che hanno adottato il c.d. modello nordico che penalizza il cliente vi è la conferma che tale sistema ha esercitato un notevole deterrente sulla tratta.
    Gli atteggiamenti tradizionali che attribuiscono alla donna funzioni stereotipate e contribuiscono alla diffusione della pornografia e ad altri tipi di sfruttamento commerciale della donna come oggetto sessuale contribuiscono alla violenza e incrementano la discriminazione. Si crea così une circolo vizioso. Ridicola è poi l’affermazione che legalizzare la prostituzione creerebbe un vantaggio per le casse dello Stato attraverso l’imposizione fiscale a carico delle prostitute. Ve lo immaginate il cliente che chiede alla prostituta la fattura?

    http://casa-africa.blogspot.it/…/prostituzione-le…
    Gestire

    PROSTITUZIONE. Le ragioni per dire NO alla legalizzazione del commercio…
    CASA-AFRICA.BLOGSPOT.PE
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