MODENA, LA GALLERIA ESTENSE, IL PALAZZO DEI MUSEI, IL MUSEO CIVICO E UNA MOSTRA DEL MAESTRO DI HARTFORD (INIZIO 1600) DI CUI SONO STATE ACQUISITE DUE NATURE MORTE

 

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MOSTRA A MODENA DEL MAESTRO DI HARTFORD DAL 16 GIUGNO 2018 AL 16 SETTEMBRE 2018

NUOVE ACQUISIZIONI. LE NATURE MORTE DEL MAESTRO DI HARTFORD

Maestro di Hartford, Alzatina con uva e pesche, vaso di fiori, frutta e farfalla, 1600-1602 ca., olio su tela
 

Dal 16 Giugno 2018 al 16 Settembre 2018

MODENA

LUOGO: Galleria Estense

COSTO DEL BIGLIETTO: intero € 4, ridotto € 2. Il biglietto consente la visita alla Galleria Estense

TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 059 4395711

SITO UFFICIALE: http://www.gallerie-estensi.beniculturali.it/

COMUNICATO STAMPA:
Dal 16 giugno 2018, la Galleria Estense di Modena si arricchisce di due nuovi capolavori.
Si tratta di due nature morte, Alzatina con fichi, pesche e uva, vaso di fiori e frutta e Alzatina con uva e pesche, vaso di fiori, frutta e farfalla, realizzate agli inizi del XVII secolo (1600-1602) dall’artista conosciuto come il Maestro di Hartford.

Fino al 16 settembre, i due dipinti, dotati di cornici di cui erano privi offerte dall’Associazione Amici delle Gallerie Estensi, saranno presentati in anteprima al pubblico.

“È l’alba di una diversa sensibilità – afferma Federico Fischetti, uno dei curatori della Galleria – che indirizza la pittura italiana verso un nuovo rapporto con la realtà e il quotidiano. Fiori freschi e frutti maturi, in posa sotto una luce analitica, si caricano di significati allusivi alla caducità della vita, al continuo rigenerarsi della natura. Di lì a poco, il successo di questa poetica e di ricerche alternative condotte da maestri del nord Europa, porterà al diffondersi ovunque di artisti e botteghe specializzati. Perdendo qualcosa della tensione iniziale, la natura morta diventerà un genere decorativo fortunatissimo per gran parte del Sei e Settecento”.

A partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso, gli studiosi di natura morta italiana si interrogarono sull’autore del meraviglioso Vaso di fiori e frutta su tavolo conservato al Wadsworth Atheneum Museum of Art di Hartford.
Ascrivibile al contesto romano dei primissimi anni del Seicento, tale dipinto presenta stringenti ed enigmatiche affinità stilistiche con la produzione giovanile di Caravaggio e nel tempo è stato radunato attorno ad esso un corpus di una decina di altre opere dello stesso misterioso autore, convenzionalmente chiamato “Maestro di Hartford”.
Fra di esse, la coppia di nature morte della Galleria Estense manifesta i tipici elementi comuni a questo nucleo di dipinti: la luce analitica, l’ampolla di vetro in cui sono immersi i fiori, la presentazione di frutta su una tovaglia bianca contro uno sfondo scuro.
È possibile che provengano dalla collezione del cardinale Scipione Borghese, il grande mecenate e collezionista che di sicuro possedeva altri dipinti del Maestro di Hartford, due dei quali ancora oggi conservati a Roma in Galleria Borghese.

Queste tele provengono storicamente da Villa Parisi Borghese a Monte Porzio Catone (RM), edificio acquistato nel 1614 dal cardinale Scipione Borghese e rimasto in possesso della famiglia fino alla fine dell’Ottocento, quando è passato agli attuali proprietari.
Dal 1972 sono state più volte vendute sul mercato. Nel 1994 il Ministero dei Beni Culturali ne ha notificato l’interesse culturale particolarmente importante, e nel corso della successiva vendita all’asta, avvenuta a Milano, il 28 novembre 1995, le ha acquistate esercitando il diritto di prelazione.
Tuttavia, l’acquirente, un noto collezionista modenese, che le aveva comprate nella stessa asta del 1995 ha impugnato il provvedimento dando inizio a una lunga vicenda giudiziaria.
A causa del lungo protrarsi della contesa, risolta in favore dello Stato solo nel 2018, la Direzione Generale Musei del MiBACT ha assegnato permanentemente le due opere alla Galleria Estense di Modena, dov’erano state custodite in deposito per tutti questi anni, per ragioni di competenza territoriale rispetto alla residenza del ricorrente.

Orari: Lunedì chiuso. Dal martedì al sabato, 8.30-19.30. Domenica, 14.00-19.30.
Prima domenica del mese ingresso gratuito, 8.30-19.30

 

Modena ritrova la Galleria Estense

LA GALLERIA ESTENSE A MODENA

 

 

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IL PALAZZO DUCALE DEGLI ESTENSI A MODENA

 

 

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A LARGO SANTO AGOSTINO

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PALAZZO DEI MUSEI

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LA CHIESA DI SANT’AGOSTINO

 

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IL PALAZZO DEI MUSEI IN UN DIPINTO DELL’EPOCA, LA GALLERIA FARNESE E’ ALL’ULTIMO PIANO

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DIPINTO CON TRUPPE

 

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MUSEO CIVICO

 

 

 

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RECUPERO DI 11 MILA METRI QUADRATI

Il progetto di riqualificazione del complesso prevede interventi per una superficie di oltre 11 mila metri quadrati all’ex Ospedale Estense e di alcune limitate aree del Palazzo dei Musei.

Gli interventi saranno realizzati nel rispetto dei valori storici e architettonici del complesso immobiliare di origine settecentesca che occupa un intero isolato nel centro storico di Modena. I lavori saranno quindi volti alla conservazione e al rafforzamento dei caratteri settecenteschi attraverso la restituzione, dove possibile, degli spazi originali attraverso la riscoperta delle strutture e la rimozione di limitati elementi che si sono aggiunti nel tempo. È inoltre prevista la ricucitura a livello funzionale e fisico con l’adiacente Palazzo dei Musei, così da ricostituire l’unitarietà dell’antico complesso.

Gli interventi previsti in questo stralcio sono prevalentemente di tipo strutturale: si procederà ad eseguire tutte le opere di consolidamento e miglioramento sismico dell’intero edificio. Su tutto il piano terra verranno realizzate le opere impiantistiche (impianti meccanici, elettrici, speciali) e completate le finiture, mentre al secondo piano il completamento degli interventi sarà effettuato nelle sale espositive dei Musei civici.

 

DAL LINK CHE CONTINUA…

 

Al via il progetto di recupero dell’ex Ospedale Estense di Modena

 

SOTTO: GALLERIA ESTENSE

 

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1 risposta a MODENA, LA GALLERIA ESTENSE, IL PALAZZO DEI MUSEI, IL MUSEO CIVICO E UNA MOSTRA DEL MAESTRO DI HARTFORD (INIZIO 1600) DI CUI SONO STATE ACQUISITE DUE NATURE MORTE

  1. Donatella scrive:

    Com’è bella Modena, con quel colore rosato dei mattoni! E i quadri del Maestro di Hartford stanno bene lì.

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