GREGORIO M. — PUBBLICHIAMO PER ESTESO L’INTERVENTO DI GREGORIO M. CHE CI E’ ARRIVATO COME COMMENTO ALL’APPELLO DI CACCIARI

 

 

Commento all’appello di Cacciari di  — GREGORIO M. —

Cacciari ha ragione. La democrazia è forse il migliore modo di governare ma è fragile: si deve intervenire immediatamente quando la si vede in pericolo.
La presente situazione è grave: alcuni ministri hanno giurato fedeltà alla Costituzione e se ne fanno orgogliosamente beffa. Il diritto a muoversi ovunque sul pianeta è sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti umani delle Nazioni Unite (art. 13) e dalla nostra Costituzione (art.10) che è esplicita sul diritto di asilo. Inoltre la seconda parte dell’articolo 11 della Costituzione italiana è chiara contro il cosiddetto sovranismo.
Eppure formalmente chi guida la politica è stato votato da milioni di persone che continuano a sentirsi cristiani e buoni cittadini e, in vacanza, nuotano tranquillamente nello stesso mare dove giacciono centinaia di cadaveri: individui che cercavano la salvezza da fame, guerre, violenze.
Il mondo sta andando purtroppo così: i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Stupisce che, di fronte a tanta ingiustizia, i poveri, che sono la grande maggioranza, non si ribellino a questa situazione, mentre la finanza la fa da padrona. Ha imposto, quasi come un dogma, che il capitale finanziario debba rendere il più possibile, considerando quindi ogni spesa sociale in educazione e in sanità uno spreco da ridurre al massimo, imponendo la riduzione delle tasse a loro vantaggio con plauso dei più poveri che non si rendono conto delle conseguenze sui servizi a cui non potranno più accedere.
Il grande capitale e la finanza internazionale sembrano invincibili. Perché?
Mi pare di interpretare questa situazione con l’alleanza dei lavoratori più dotati con il sistema dei potenti. Tali persone per poter guadagnare di più si sono schierati contro i sindacati e contro ogni organizzazione che si batta per un’equa distribuzione della ricchezza: hanno usato i loro “talenti” ad esclusivo loro interesse. Per un loro vantaggio, hanno rinforzato il potere del “nemico” e indebolito la classe cui appartenevano: potremmo dire che di fronte all’offerta di maggiore benessere, hanno ceduto alla “tentazione”.
Don Lorenzo Milani, già negli anni 60, pur di fronte a tanta miseria ed ingiustizia, con eccezionale potenza profetica, affermava che : “Il benessere oggi é sicuramente un male almeno per tre motivi: 1^ Perché se viene prima del potere distrae dal cercarlo (resta il pericolo che sia tolto). E’ proprio con questo scopo che i potenti lo offrono alla classe operaia. E riescono a non farglielo mai raggiungere creando bisogni all’infinito per mezzo della pubblicità commerciale.
2^ Perché serve per dimenticare i popoli che hanno ancora da risolvere il problema della fame e dell’analfabetismo.
3^ Quando richiede la rinuncia a cose superiori, per esempio, il tempo libero. Operai che fanno gli straordinari e così perdono la possibilità di studiare, frequentare partiti e sindacati. Operai che non scioperano, per riscuotere il premio fuori busta, in altre parole, lavoratori egoisti, cioè imborghesiti…”

La ricostruzione di un fronte che si batta per una giustizia distributiva è più che mai necessario per evitare violenze future e il razzismo che inevitabilmente porterà a regimi dittatoriali. Il razzismo e il nazionalismo sono malattie gravi per la società (alla fine della seconda guerra mondiale la diagnosi di queste malattie appariva molto evidente); per questo è nata l’Unione Europea e purtroppo adesso questi mali si stanno sempre più radicando dentro larga parte della popolazione europea.

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