Redazione de il fatto quotidiano del 28 agosto 2018 ::: “” Orban-Salvini, incontro a Milano: “Insieme per cambiare questa Unione”. A piazza San Babila migliaia in protesta “”

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 28 agosto 2018

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Orban-Salvini, incontro a Milano: “Insieme per cambiare questa Unione”. A piazza San Babila migliaia in protesta

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POLITICA

“Siamo vicini a una svolta storica per il futuro dell’Europa”, ha detto il vicepremier leghista al termine del vertice in prefettura con il primo ministro ungherese. “Noi siamo contro Macron e l’immigrazione illegale – ha detto il leader di Fidesz – e vorremmo che nel partito popolare europeo fosse adottata la nostra posizione”. Alla manifestazione di protesta “Europa senza muri” hanno aderito anche partiti politici, come il Pd, Liberi e Uguali e Possibile, l’Anpi e i sindacati a partire dalla Cgil
“Siamo vicini a una svolta storica per il futuro dell’Europa: oggi comincia un percorso di incontri, ce ne saranno tanti altri”. Prima delle elezioni europee del prossimo anno. Sorridono gioviali Matteo Salvini e il premier ungherese Viktor Orban, al termine dell’incontro in Prefettura a Milano. L’”amico Viktor” è volato nel capoluogo lombardo per incontrare il vicepremier del governo Lega-M5s e ministro dell’Interno e tracciare le linee di una collaborazione tra Italia e Ungheria che si fa sempre più forte, soprattutto a livello comunitario e in vista dell’appuntamento elettorale del 2019 per il rinnovo del Parlamento europeo.Il tema è quello della permanenza di Fidesz, partito del premier ungherese, nel Partito popolare europeo (che a Bruxelles governa in alleanza con il Partito socialista europeo) o in alternativa dell’ingresso della Lega nel Ppe. All’orizzonte, dicono chiaramente i due leader, c’è un’alleanza tra Lega e Fidezs: “Non mi permetto di chiedere a Viktor di lasciare il Partito popolare europeo – ha spiegato il segretario della Lega, rispondendo a una domanda – stiamo lavorando ognuno nel proprio campo per un’alleanza per escludere i socialisti“.Il cambio di prospettiva per il Ppe è servito: il Partito socialista europeo, oggi alleato di governo a Bruxelles, diventa l’avversario da battere. Nel parlamento europeo attualmente “ci sono due campi– ha proseguito Orban – uno guidato da Emmanuel Macron(presidente della Repubblica francese, ndr) che è a capo di quelle forze che sostengono l’immigrazione. Dall’altra parte ci siamo noi che vogliamo fermare l’immigrazione illegale. Su questa questione c’è un grosso dibattito anche nel Ppe. Noi vorremmo che fosse adottata la nostra posizione“.

“L’Ungheria ha dimostrato che l’immigrazione può esser fermata – ha spiegato Orban – tutti dicevano fosse impossibile, sia sul piano giuridico sia su quello fisico. Abbiamo dimostrato che è possibile su entrambi i piani. La nostra politica è portare aiuto dove ci sono guai, non portare a noi i guai”. In questo contesto Salvini “sta dimostrando che l’immigrazione può essere fermata anche in mezzo al mare. Al di fuori di lui nessuno si è assunto questa responsabilità, nel Mediterraneo, lui è il primo. Dal suo successo dipende la sicurezza dell’Europa. Questo coraggio desta in noi rispetto. Gli auguriamo di non indietreggiare, che difenda i confini europei”.

Migliaia in protesta a piazza San Babila – Intanto la Milano a favore dell’accoglienza e dell’integrazione si è riunita in piazza San Babila in segno di protesta. Alcune migliaia di persone hanno partecipato alla manifestazione Europa senza muri, organizzata dalle stesse realtà che hanno promosso la grande tavolata per l’integrazione che si è tenuta in città a giugno. Al corteo hanno aderito anche partiti politici, come il Partito Democratico, Liberi e Uguali e Possibile, Anpi, sindacati a partire dalla Cgil, centri sociali, collettivi studenteschi, oltre ai Sentinelli di Milano, che sono fra gli organizzatori.

La piazza è presidiata dalle forze dell’ordine e l’accesso a corso Monforte, dove si trova la sede della prefettura, è bloccato da camionette della Polizia e da agenti in tenuta anti sommossa. In piazza ci sono anche i ragazzi della ‘St Ambroeus Fc‘, la prima squadra composta da rifugiati iscritta alla Figc, che metterà in scena un allenamento per opporsi alla riapertura dell’ex Cie di via Corelli.

La sede del Consolato generale dell’Ungheria, nel capoluogo lombardo, è stata imbrattata con della vernice rossa. Gli attivisti del centro sociale Cantiere hanno protestato fuori dall’edificio di via Fieno, tappezzando la cancellata esterna con cartelli e striscioni. “I vostri confini uccidono, Salvini e Orban complici di razzismo e paura”, si legge. La cancellata e i muri esterni del Consolato sono stati ricoperti di impronte di mani rosse e all’ingresso della sede è stata versata della vernice dello stesso colore.

Martina: “Orban è il problema, non la soluzione” – Si moltiplicano, intanto, i commenti delle opposizioni: “Orban non è la soluzione. Orban è il problema – scrive Maurizio Martina su Facebook – e come lui lo sono i tanti egoismi a ogni latitudine che non intendono condividere responsabilità ma solo scaricare sugli altri i problemi di questo tempo”. “L’Europa non offre ancora risposte forti a temi cruciali come l’immigrazione – prosegue il segretario del Pd – proprio per responsabilità di governi, come quello ungherese, che non sono mai stati disposti a condividere oneri e responsabilità ma in compenso sono sempre pronti a riceve regolarmente ingenti fondi comunitari. Il 95% degli investimenti pubblici in Ungheria è cofinanziato dall’Unione europea”.

“Salvini dice che la sinistra sa solo insultare – ha detto l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino durante la manifestazione – si vergogni per l’insulto che lui fa alla storia di questo Paese per l’operazione scandalosa che lui e Orban stanno mettendo in piedi”.

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