IL MANIFESTO DEL 15-01-2015 UNA LETTERA DEL DOCENTE E CRITICO LETTERARIO MASSIMO RAFFAELI SUL RITRATTO CHE MASSIMO ADINOLFI HA FATTO SU AMIRI BARAKA (LeRoi JONES), da noi appena pubblicato, E RISPOSTA DELLO STESSO ADINOLFI

 

Risultati immagini per LEROI JONES IMMAGINE?

BARAKA AMIRI (LeRoi Jones)–(Newark1934Newark, 2014), è stato un poetascrittore e critico musicale statunitense.

 

 

 

LETTERE

LeRoi Jones e/o Amiri Baraka?

Solo un rilievo sulle pagine, peraltro così ricche, che il manifesto ha dedicato alla scomparsa di LeRoi Jones/Amiri Baraka.
Si tratta ovviamente della stessa persona ma non è proprio chiaro se il necrologio fosse riferito al nome primitivo o al successivo pseudonimo, perché il primo è ascrivibile allo scrittore antagonista che abbiamo amato in Poesia degli ultimi americani di Fernanda Pivano e nel poema vero e proprio che si intitola Blues People, mentre l’altro appartiene a un convertito progressivamente chiuso in un nazionalismo gretto, islamista e di colore.
Ricordare e specialmente avvalorare Amiri Baraka come se fosse ancora LeRoi Jones o una sua “naturale” prosecuzione a me sembra discutibile tanto quanto confondere radicalismo critico e clausura identitaria.
E’ un caso che la bandella cronologica, sul giornale, si fermasse in sostanza al 1967? Non è stato LeRoi Jones a firmare il testo di Someboy Blew Up America che infatti, nonostante Amiri Baraka pretendesse il contrario, è pieno di immondizia antisemita.
Massimo Raffaeli

 

Caro Massimo, grazie per la lettera. Sinceramente risulta impossibile separare due carriere, due «nomi» (LeRoi Jones/Amiri Baraka) che esistono incardinati culturalmente e politicamente uno dentro l’altro. Due facce dello stesso personaggio, due momenti politici e autobiografici vissuti – soprattutto il secondo il cambiamento di nome e l’adesione al radicalismo afroamericano – con forti tensioni interne, esistenziali e politiche.
La linea di displuvio tra LeRoi Jones e Amiri Baraka, è l’omicidio di Malcolm X e la decisione di combattere «con ogni mezzo necessario» (nel caso del poeta nero, le parole, gli scritti, i dibattiti, l’attivismo culturale) la struttura di potere bianca che Jones percepisce ora come invasiva, mortale e che – come Baraka – si appresta a destrutturare. Non a caso intraprende percorsi personali drammatici: lascia la moglie bianca, azzera il passato borghese universitario da cui proviene e si prepara – in pieno africanismo – a cambiare nome e a sposare (1967) con una cerimonia matrimoniale yoruba, Sylvia Robinson, da allora Amina. Da quel momento dedica se stesso ad un attivismo che ricondurrà i due a Newark, dove era nato, e a trasformare la propria casa, The Spirit House, in un centro culturale aperto a tutti. A tutti, sottolineiamo. Sono queste due persone diverse? O piuttosto la logica prosecuzione di un attivismo iniziato già nel libro – a nome LeRoi Jones – «Il popolo del blues» (riposizionare un suono, un popolo rispetto alla percezione bianca dominante)? E’ un «nazionalista gretto» il Baraka antisionista, non antisemita, come lui stesso ebbe subito a precisare, che nella poesia «Somebody Blew up America» esprime personali perplessità sugli attacchi dell’11 settembre? E’ un «nazionalista gretto» il poeta che fino all’ultimo ha continuato a girare il mondo e raccontare l’altra America nera, non quella di Obama e Michelle, con accompagnamento musicale?
E’ così diverso da LeRoi Jones, il Baraka che lo scorso aprile ha partecipato – con il chitarrista Vernon Reid, Last Poets, Rakim, Regina Carter e tanti altri – al grande tributo al poeta nero Sekou Sundiata, i cui argomenti preferiti erano i suoni e i mondi degli schiavi neri (gli stessi di Jones/Baraka), Jimi Hendrix e Mandela?

Francesco Adinolfi

 

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

1 risposta a IL MANIFESTO DEL 15-01-2015 UNA LETTERA DEL DOCENTE E CRITICO LETTERARIO MASSIMO RAFFAELI SUL RITRATTO CHE MASSIMO ADINOLFI HA FATTO SU AMIRI BARAKA (LeRoi JONES), da noi appena pubblicato, E RISPOSTA DELLO STESSO ADINOLFI

  1. Donatella scrive:

    Avviso ai naviganti: oggi 30 settembre alle ore 20, in Sala Alessi presso Palazzo Marino ci sarà un incontro con Mimmo Lucano, organizzato da varie associazioni progressiste.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *