IL SOLE 24 ORE — 29-11-2018/ e del 27-11-2018 — SULLA QUESTIONE DEL PADRE DI DI MAIO

 

 

IL SOLE 24 ORE DEL 29-11-2018–VIDEO

https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-11-29/napoli-sequestrate–aree-proprieta-padre-di-di-maio-124159.shtml?uuid=AEa9MZpG

 

DA PARTE DELLA POLIZIA MUNICIPALE

A Napoli sequestrati terreni del padre di Di Maio, deposito di rifiuti inerti

  • –di

 

All’interno della proprietà del padre del vice premier, Luigi Di Maio, a Mariglianella (Napoli) sono state sequestrate aree dove erano stati depositati rifiuti inerti. Lo fa sapere il comandante della Polizia municipale di Mariglianella al termine di un sopralluogo avviato nella mattinata di oggi alla presenza di tre agenti della Polizia municipale stessa, dei responsabili dell’ufficio tecnico comunale e di un rappresentante della famiglia Di Maio.

GUARDA IL VIDEO / Dalla casa abusiva al lavoro nero, tutte le grane di Di Maio senior (di Andrea Carli)

 

GUARDA IL VIDEO / Lavoratori in nero, abusivismo, buste paga: il caso che agita Di Maio (di Riccardo Ferrazza)

 

 

IL SOLE 24 ORE DEL 27 NOVEMBRE 2018

https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-11-27/nel-2017-maio-senior-ha-dichiarato-reddito-imponibile-88-euro-105120.shtml?uuid=AEh7L9nG

 

DOPO L’INCHIESTA DELLE «IENE»

Nel 2017 il padre di Di Maio ha dichiarato un reddito imponibile di 88 euro

Dopo che la trasmissione Le Iene ha acceso i fari su Antonio Di Maio, padre del capo politico del Movimento 5 Stelle, mettendo in evidenza che, quando gestiva l’impresa edile di famiglia (la Srl Ardima) – tra il 2009 e il 2010 – c’erano persone che prestavano lavoro senza un contratto, l’attenzione si sposta sui redditi dei parenti stretti del vicepremier pentastellato: oltre al padre, la madre Paolina Esposito, il fratello Giuseppe e la sorella Rosalba.

Il padre di Di Maio dichiara un imponibile di 88 euro

Le informazioni più aggiornate possono essere consultate sul sito di palazzo Chigi, nella sezione “amministrazione trasparente”. Il modello Persone fisiche 2018 (redditi 2017) di Antonio Di Maio segnala un imponibile di 88 euro appena. Un valore contenuto, specie se si considera che lo stesso Antonio è comproprietario di quattro fabbricati e nove terreni. La moglie dichiara invece intorno ai 52.403 euro; la sorella di Di Maio sta sui sette mila. Mentre il fratello Giuseppe non ha percepito redditi nel 2007.

 

 

GUARDA IL VIDEO / Lavoratori in nero, abusivismo, buste paga: il caso che agita Di Maio (di Riccardo Ferrazza)

Il vicepremier socio al 50% di Srl Ardima, l’altra metà è della sorella

Quanto al vicepremier, la Certificazione Unica 2018 segnala un reddito di oltre 98mila e 400 euro. Il materiale online consente anche di capire qual è il rapporto tra il leader pentastellato e l’azienda di famiglia.

Nell’”Attestazione situazione patrimoniale 2018”, modello C, alla voce “Azioni e quote di partecipazioni in società”, emerge che Luigi Di Maio detiene, ad oggi, il 50% della Srl. L’altra metà della società è nelle mani della sorella del capo politico di M5s, Rosalba. Amministratore unico: l’altro fratello del vicepremier, Giuseppe. Oggi il padre di Di Maio non ha alcun legame con la srl, la cui attività è dunque seguita dai figli, soprattutto Rosalba e Giuseppe.

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3 risposte a IL SOLE 24 ORE — 29-11-2018/ e del 27-11-2018 — SULLA QUESTIONE DEL PADRE DI DI MAIO

  1. Donatella scrive:

    Francamente mi sembra uno sciacallaggio anche un po’ vigliacco. Io non faccio il tifo per i 5Stelle, che non ho votato, però questo accanimento mi sembra fine a se stesso. Quante piccole e piccolissime aziende edili sopravvivono anche con il lavoro nero, che non è giusto, lo sappiamo, ma che esiste e in certi casi permette di poter mangiare. I casi dei parenti di Renzi e di Boschi facevano intravvedere un incistamento tra politica e soldi, qui soltanto una pratica illecita che andrebbe combattuta mettendo a disposizione più ispettori del lavoro ( pensiamo anche a quanti morti sul lavoro in campo edilizio si verificano ogni anno).

    • Chiara Salvini scrive:

      ma sì, hai ragione, d’altra parte per un ministro del lavoro…è un po’ curioso…Allora, sarebbe più serio che invece di difendersi come fa, aprisse il gioco dicendo quello che dici tu e prendendo dei provvedimenti generali, non ti pare? Se la ditta dei suoi è solo la spia di una situazione, ben venga la scoperta…

  2. Domenico Mattia Testa scrive:

    Premesso che non esiste la nemesi storica secondo cui i figli devono pagare,espiare le colpe dei padri va sottolineata la diffusa pratica del lavoro nero al Nord,al Centro,al Sud:somme ingenti vengono sottratte annualmente all’erario.Questa patologia andrebbe curata con leggi,pene,controlli severi;passano i governi ,ma tutto continua come prima.Alla luce dei fatti è il caso di dire chi controlla i controllori se i fenomeni degenerativi,illegali si espandono,invece di ridursi.L’elenco sarebbe troppo lungo per illustrare esaurientemente la piaga della corruzione.Non è un buon viatico per i 5 Stelle che hanno gridato coralmente:Onestà,Onestà prima di arrivare al governo.Neppure i leghisti possono gioire;non hanno ancora chiarito dove sono andati a finire i famosi 49 milioni.Senza ricordare gli scandali non meno gravi relativi ai padri della Boschi e di Renzi.La questione morale riguarda anzitutto il ceto politico-amministrativo,ma un impietoso esame di coscienza dovrebbe farlo buona parte della società civile….

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