ANSA.IT –28 MARZO 2019 –ore 19,20
Codice rosso: maggioranza divisa sulla castrazione chimica. Ira delle deputate dell’opposizione
Caos in Aula. A scatenare la protesta delle deputate il rinvio del revenge porn
Tutte le deputate di opposizione sono al centro dell’Emiciclo di Montecitorio
Violenza donne: Camera,deputate opposizione protestano
Violenza donne:Prestigiacomo si scaglia contro governo
Il ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno
Ira delle donne delle opposizioni per il rinvio del revenge porn nel disegno di legge sul ‘codice rosso’. Le deputate vanno all’attacco del governo: un gruppo di Fi, guidato da Stefania Prestigiacomo, tenta un ‘assalto’ ai banchi dell’Esecutivo. La Prestigiacomo viene placcata dai commessi, mentre il presidente Fico la richiamava all’ordine. La seduta viene sospesa.
Mentre si susseguivano gli interventi a raffica dei deputati di Fi per invitare ad approvare l’emendamento che introduce il reato di revenge porn, Prestigiacomo è partita verso i banchi della presidenza. Dietro a lei si sono visti correre, tra le altre, Giusi Bartolozzi, Mara Carfagna, Benedetta Fiorini e Michaela Biancofiore.
La maggioranza, intanto, è divisa sul nodo dell’emendamento leghista sull’introduzione – in alcuni casi – della castrazione chimica. Sulla proposta della Lega, infatti, sono diversi i dubbi del M5S. E alcune fonti parlamentari del Movimento contestano il merito e il metodo della proposta. Per questo, l’approvazione del provvedimento è slittato alla prossima settimana.
La castrazione chimica “è una forma di trattamento terapeutico inibitore della libido che, nel caso dell’emendamento che noi proponiamo, può essere proposto, non imposto. Non può essere obbligatorio“. Lo ha sottolineato il ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, ospite di Sky Tg24. E’ un trattamento che, ha rimarcato, “il soggetto può scegliere” e che è “la condizione per avere il bonus della sospensione” della pena. La violenza sessuale “è un reato schifoso”, ha ripetuto.
“La Lega ha annunciato che presenterà un emendamento al ‘codice rosso’ per introdurre la castrazione chimica. Fratelli d’Italia non può che essere soddisfatta, visto che è una nostra battaglia da sempre”, dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia, Daniela Santanchè.
“Rimane però l’amarezza, – aggiunge – perché già da tempo questa misura poteva essere operativa nel nostro ordinamento, visto che nel decreto Sicurezza presentai un emendamento in tal senso e, inspiegabilmente, fu bocciato dalla Lega. Apprezziamo il rinsavimento, a scoppio ritardato, dei colleghi leghisti ma non vorremmo che si tratti dell’ennesimo annuncio elettorale, alla luce delle parole del capogruppo al Senato del M5S che ha già espresso la sua contrarietà. Non vorremmo registrare l’ennesima marcia indietro della Lega, che stavolta, però, sarebbe sulla pelle delle donne”.
REPUBBLICA DEL 28 MARZO 2019
Legge sul “revenge porn”, liti e caos in Parlamento. Le donne dell’opposizione occupano i banchi del governo
Bocciato un emendamento di Laura Boldrini alla Camera. Le parlamentari di Pd e Forza Italia protestano per l’esclusione del tema dal dl “Codice rosso”. Seduta sospesa. Nel frattempo al Senato i 5 Stelle presentano una loro proposta di legge insieme alla mamma di Tiziana, morta suicida. Di Maio: “Martedì si vota”
Le forze parlamentari non trovano un accordo per una legge che punisca il revenge porn, ossia la diffusione per vendetta di immagini sessuali private. Alla Camera un emendamento di Laura Boldrini (Leu) sul tema viene bocciato dalla maggioranza gialloverde per 14 voti. Le parlamentari di Forza Italia e Pd occupano l’aula di Montecitorio dove si discutevano le norme del decreto Codice rosso contro la violenza di genere e domestica. La seduta viene sospesa e l’esame del provvedimento riprenderà martedì. Contemporaneamente, al Senato, i 5 Stelle presentano una proposta di legge analoga, alla presenza della madre di Tiziana – la ragazza di Napoli morta suicida per i video intimi diffusi in Rete – che supporta l’iniziativa. E alla fine da New York parla Di Maio: “Martedì si deve votare l’emendamento sul revenge porn, un primo passo per poi passare anche alla legge che abbiamo già depositato in Parlamento”
Tiziana vittima del revenge porn, la mamma si commuove in Senato: “Trattata come una prostituta”—video ::: nel link del giornale all’inizio di questo articolo
LA BOCCIATURA E LA PROTESTA
Resoconto di una giornata difficile. Prima era stato bocciato l’emendamento Boldrini – nonostante la richiesta unitaria dell’opposizione di approvarlo – che puntava a inserire nel ddl Codice rosso una nuova tipologia di reato legata al revenge porn: i sì erano arrivati a 218, i no 232.
Poi nel pomeriggio l’intervento durissimo di Stefania Prestigiacomo di Forza Italia: “Oggi stiamo scrivendo una bruttissima pagina di storia parlamentare, abbiamo vissuto in passato momenti esaltanti in quest’aula quando, grazie all’operosità e all’intelligenza innanzitutto delle donne di tutti gli schieramenti ma anche con il supporto dei colleghi, abbiamo saputo rinunciare a primogeniture in nome dell’approvazione di valori che sono oggi pilastri nel nostro ordinamento giuridico. Ricordo il giorno in cui abbiamo approvato la legge che modificava il reato di violenza sessuale da reato contro il costume a reato contro la persona. Tutte le donne parlamentari firmarono quel progetto di legge indipendentemente dai partiti: la prima firma era Finocchiaro, la relatrice della legge, con il consenso di tutti, era Alessandra Mussolini. Oggi invece in nome dell’egoismo e in nome di una ostinazione incomprensibile noi stiamo rinunciando alla possibilità di dare seguito ad atti votati da quest’aula perché ricordo che nel mese di novembre abbiamo approvato una mozione a prima firma Carfagna che invocava un intervento della maggioranza e del governo su un tema come questo. In questo momento stiamo disattendendo ad un impegno assunto da quest’aula all’unanimità”.
Un bel ritorno al medioevo!