ansa.it — 30 luglio 2019
Comitato di Bioetica, primo parere sul suicidio assistito
Esigenza di fare chiarezza, anche se pareri difformi nel testo
Il Comitato Nazionale di Bioetica ha pubblicato il primo parere sul suicidio medicalmente assistito, distinto dall’eutanasia. Nonostante all’interno del Comitato i pareri siano difformi, il documento intende “svolgere una riflessione sull’aiuto al suicidio a seguito dell’ordinanza n. 207/2018 della Corte costituzionale”. Il riferimento è al caso di Marco Cappato e “alla sospetta illegittimità costituzionale dell’art. 580 del codice penale”. Nel testo i pareri diversi dei componenti, ma sei raccomandazioni comuni.
Fare chiarezza: è questa la spinta e la motivazione più forte che ha portato il Comitato Nazionale di Bioetica a pubblicare il parere sul suicidio medicalmente assistito: “Chi ha votato a favore, come me, ha indicato le ragioni per cui sarebbe opportuno”, ha detto all’ANSA il presidente del Comitato Lorenzo d’Avack, che ha redatto il parere con Stefano Canestrari, Carlo Casonato, Antonio Da Re e Laura Palazzani, con gli apporti dei Marianna Gensabella, Maurizio Mori, Tamar Pitch, Lucio Romano, Luca Savarino, Monica Toraldo di Francia e Grazia Zuffa.
“Non è un’apertura al suicidio assistito, ma – ha detto ancora d’Avack – vorrei che fosse un utile strumento, molto documentato, che possa aiutare il legislatore a prendere decisioni. Abbiamo voluto fare chiarezza ed esporre tutti gli argomenti, pro e contro”.
Mi sembra giusto che si tenti di fare un po’ di chiarezza su un argomento tanto controverso e obiettivamente difficilissimo su cui legiferare.