ansa.it — 1° settembre 2019 — ORE 12,22 :: Alan Kurdi, Trenta e Toninelli firmano lo stop. Salvini: ‘Il Pd dica se vuole riaprire i porti e far ricominciare il business dell’immigrazione clandestina’

 

ansa.it — 1°settembre 2019 — ore 12,22

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Alan Kurdi, Trenta e Toninelli firmano lo stop

Salvini: ‘Il Pd dica se vuole riaprire i porti e far ricominciare il business dell’immigrazione clandestina’

 

LA NAVE ALAN KURDI SOCCORRE 13 MIGRANTI SU BARCHINO

 

 

 

 

Il divieto di ingresso in acque italiane firmato dal ministro dell’interno Matteo Salvini per la Alan Kurdi nave della ong tedesca Sea Eye che ieri ha soccorso 13 migranti e si è mossa verso Lampedusa, è stato firmato anche dai ministri Elisabetta Trenta e Danilo Toninelli. Lo fa sapere il Viminale. Nelle scorse ore il provvedimento è stato notificato al comandante della nave.

Ieri il segretario del Pd Nicola Zingaretti, nel pieno delle trattative per la formazione del nuovo governo aveva battuto un colpo per la nave Mare Jonio e Matteo Salvini rilancia:  “Se il Pd vuole riaprire i porti e far ricominciare il business dell’immigrazione clandestina, lo dica agli italiani”.

“Queste cose non vogliamo più vederle. Non è umano. Fate scendere subito questi esseri umani” ha detto ieri Zingaretti. La nave è bloccata da tre giorni a Lampedusa con 34 migranti a bordo dal divieto di sbarco del ministro dell’Interno Matteo Salvini, sottoscritto anche dai colleghi stellati Elisabetta Trenta e Danilo Toninelli. Le parole di Zingaretti non sono naturalmente state gradite dal titolare del Viminale. “Se qualcuno vuole riaprire i porti – ha commentato Salvini – lo dica chiaramente. Lo ha detto poco fa il segretario del Pd. Se si pensa di riavviare il business dell’immigrazione clandestina e cancellare il decreto sicurezza siamo alla truffa”. Ma non c’è solo la Mare Jonio. La Eleonore di Mission Lifeline è ferma da 5 giorni fuori dalle acque maltesi con oltre 100 salvati e la Alan Kurdi di Sea Eye oggi ha soccorso 13 persone (di cui 8 donne) su un barchino sovraccarico ed ora è in navigazione in direzione Lampedusa. Anche in questo caso Salvini ha firmato il divieto di ingresso nelle acque territoriali. Sono dunque tre le navi umanitarie senza un porto dove sbarcare. E presto arriverà in zona salvataggi anche la Ocean Viking di Sos Mediterranee-Medici senza frontiere, attualmente in sosta a Marsiglia per rifornimento e cambio di equipaggio. Dalle coste africane si continua a partire, come dimostrano anche i nuovi sbarchi registrati ieri in Sardegna (46 algerini) e a Linosa (4 tunisini). Per la Mare Jonio, Mediterranea parla di “situazione preoccupante” e diffida le autorità italiane: “fateli scendere o partirà una denuncia”.

Ma il ministero dell’Interno, autorità competente per l’indicazione del Pos (il posto sicuro di sbarco), continua a dire no, come ha indicato la Guardia costiera nella risposta alla ong. Interviene anche l’arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro. “Facciamo appello alle autorità competenti affinché al più presto si decidano di permettere alla Mare Jonio di attraccare”, dice il cardinale. “Prima di qualsiasi disputa politica – sottolinea – vi sono i diritti umani che vanno difesi sempre e comunque”. Le persone rimaste a bordo sono “ormai stremate fisicamente e psicologicamente, dopo diversi giorni di sosta in alto mare, sballottati dalle onde e privati del sacrosanto diritto di salvaguardare la loro vita. Assistiamo a una forma ingiustificata di durezza”. Un plauso alla presa di posizione di Zingaretti arriva dal compagno di partito Matteo Orfini. “Bravo segretario. È proprio per non vedere più queste cose che il dl sicurezza va abrogato”. Ed Erasmo Palazzotto, di Sinistra Italiana, chiede “con forza che si ponga fine a questa infinita vergogna. Non c’è alcuna ratio nel decreto sicurezza, solo tanta disumanità”. Situazione analoga alla Mare Jonio – con Malta al posto dell’Italia – sta vivendo la Ocean Viking. “Ci sono 110 persone a bordo, sempre più sfinite, su una nave lunga 20 metri e larga 5. E’ impossibile dormire a sufficienza in questa situazione. E sono 5 notti consecutive passate così”, lamenta Mission Lifeline.

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