Marina Gori NON E’ UNA SENTENZA!!!!!!!!!!!!!
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Roberto Rododendro vero Marina Gori: non è una sentenza, ma una “semplice” votazione di una mozione del parlamento Europeo, ma, credimi; suona tanto come “sentenza”! 🙂
DOMENICO MATTIA TESTA :::
La critica dello storico D’Orsi, esperto della storia del Novecento, a questo Parlamento europeo,è motivata, perché esso ha approvato con il voto dei popolari e dei “socialisti” l’equiparazione tra nazifascismo e comunismo. Due dittature certamente: non sono, però, storicamente la stessa cosa per cui le distinzioni vanno fatte.
Bisogna riconoscerlo: è stato un cedimento alle pressioni dei Paesi dell’Est europeo. Con molta facilità e superficialità, si fa anche l’equiparazione tra antifascismo ed anticomunismo. Anche questo è un falso per chi conosce e si documenta sugli avvenimenti del secolo ventesimo. I partiti comunisti che non sono stati al potere hanno svolto una funzione democratica, a partire da quello dei comunisti italiani. Manca ai rappresentanti del parlamento europeo la propensione a cogliere le diversità dei movimenti e dei fatti storici ,indispensabile per un sano, giusto revisionismo.
A ragione lo studioso prende le distanze dai parlamentari europei accomunati dalle politiche di austerità e dall’ideologia neoliberista, oggi dominante e prospetta un’Unione Europea fondata su valori altri: la giustizia, l’uguglianza , la solidarietà. Si tratta di scrivere una diversa Costituzione europea e non la si scriverà fino a quando i valori sociali, popolari e democratici rimarranno petizione di principio degli intellettuali illuminati e non saranno interiorizzati, scritti a chiare lettere nei nuovi trattati e messi conseguentemente in pratica.
DONATELLA D’IMPORZANO :::
Rispetto alla risoluzione- manifesto del Parlamento Europeo quello che avrebbe dovuto sottolineare, a mio avviso, è il rifiuto di qualsiasi forma di dittatura, ferme restando le diverse origini storiche di esse. L’esperienza dell’Europa, e non solo, mi pare abbia dimostrato che il governo incontrastato di un personaggio, di una casta, di una classe portano ad un dominio assoluto che schiaccia gli uomini e annulla buona parte della loro “umanità”, la caratteristica più preziosa dovuta a milioni di anni di evoluzione. La democrazia, pur così imperfetta e lenta nel rendere concrete e attuate le esigenze legittime dei popoli, finora è ancora la forma di governo migliore, perché probabilmente fa meno danni e arriva, anche se lentamente, a qualche risultato.
Sono d’accordo con quanto dice Domenico Mattia Testa: mettere nello stesso calderone fascismo e comunismo fa solo confusione. Un’analisi storica più aderente alla realtà avrebbe aiutato anche per il presente. Sicuramente nel documento europeo ha pesato molto la posizione dei Paesi dell’Est.
ROBERTO RODODENDRO
Vado dritto al nocciolo. Il voto è stato l’espressione di tutto il parlamento salvo una sparuta schiera ( se non sbaglio una sessantina di parlamentari).
Vuol dire voto unanime?
No, non credo. Se ho seguito bene, il testo che è stato approvato ( e che sto cercando di interpretare in tutte le sue parti – piuttosto barocco e sibillino, l’azzeccagarbugli manzoniano ci si troverebbe a suo agio), non è altro che un minestrone di compromessi. E’ chiaro che mettere sullo stesso piano nazifascismo e comunismo, distinguendo poi il comunismo con lo stalinismo più varie e svariate risoluzioni paesaggistiche o nazionalistiche, è un calcio negli stinchi alla Storia.
Compreso lo stalinismo che è stato atroce e persecutorio fino alle estreme conseguenze , ma, ( paradosso?) la rivoluzione francese è stata una tenera passeggiata?
Come nasce (semplifico) la rivoluzione francese? Se ricordo bene dalla guerra del pane ( vado tutto a memoria e non sempre quella bestia è perfetta), quindi dalla povertà. E come nasce la rivoluzione sovietica? Dai servi della gleba, dalla povertà insopportabile.
Sono scintille e poi divampa l’incendio inarrestabile.
Ed in entrambi i casi la nobiltà al potere era diventata estremamente debole e corrotta.
Tutte le rivoluzioni sono violente.
Purtroppo portano atrocità impensabili in tempo di pace.
Poi segue, sempre, la restaurazione che a volte “restaura ” troppo, ma qualcosa sempre cambia ed germoglio cresce.
Questo anche in Russia diventata dopo la seconda guerra mondiale URSS.
Lo stalinismo non ha giustificazioni, ma non fu comunismo.
Sarò solo io ma non l’ho mai interpretato come comunismo.
E ricordiamolo :” seconda guerra mondiale”. Quel “mondiale ” vorrà dire qualcosa se vogliamo condannare le atrocità perfino peggiori , se consideriamo le possibili motivazioni.
Sto pensando a Hiroshima e Nagasaki. La prima bomba su Hiroshima – la guerra era ormai agli sgoccioli e il Giappone allo stremo – fa anche una evidente dimostrazione alla Russia della potenza USA. La seconda, un modello diverso di bomba, lo si potrebbe interpretare come un test.
Quindi, per equiparare le due potenze di allora che si contrapposero ( e si contrappongono ancora) per più di 40 anni successivi alla seconda guerra: da un lato l’occupazione materiale ( e spesso brutale) dell’Europa dell’est, dall’altro il tallone ( più discreto ma non meno brutale e violento) degli Stati Uniti sull’America del sud e centrale (tutt’ora in atto anche se, forse, con più moderazione).
Tutto questo piccolo sproloquio per cosa?
Forse vorrei dimostrare che questa risoluzione della UE nulla a a che vedere con la STORIA ma solo con una miserabile politica ancora non completamente chiara , se si pensa, ad esempio, alla politica illiberale di Orban che rasenta la dittatura.
p.s. ho buttato giù due righe ma vedo molta più complessità. Ci vorrei pensare ancora.
REPUBBLICA DEL 22 SETTEMBRE 2019
IL FATTO QUOTIDIANO DEL 24 SETTEMBRE 2019
IL TITOLO DE IL FOGLIO :::
Equiparare il comunismo al fascismo significa aprire gli occhi sulla storia
La risoluzione approvata dagli eurodeputati ha suscitato l’ira di alcuni partiti di sinistra. Ma la verità di fondo è che, al di là delle differenze ideologiche, si è trattato di due regimi ugualmente oppressivi
Equiparare il comunismo al fascismo significa chiudere gli occhi sulla storia. Giusto Il foglio poteva scrivere il titolo di cui sopra.