Locorotondo (U Curdùnne in dialetto apulo-barese) è un comune italiano di 14 214 abitanti della città metropolitana di Bari, in Puglia ( dati 2018 )
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immagine da una tesi sul paese ::
Il toponimo richiama la caratteristica forma del centro storico, un insieme di piccole case bianche disposte su anelli concentrici.Una altra ipotesi fa derivare il nome dal latino tardo Locus Rotundus, luogo rotondo
Locorotondo – Veduta
La nascita del comune di Locorotondo risale intorno all’anno 1000; situato anticamente ai piedi della collina, successivamente in cima, Locorotondo fu ampliato dopo un miracolo di san Giorgio Martire, così la devozione del popolo fece costruire una cappella al Santo, che verso l’inizio del Seicento fu proclamato patrono del paese
La grande devozione di San Rocco si deve al fatto che il santo passò da Locorotondo e liberò il popolo dalla peste. Nel 1787 fu proclamato primo santo patrono di Locorotondo, dal 1897 nasce la fiera di san Rocco tra le più antiche della Puglia, che si tiene ancora oggi nei giorni della festa patronale di san Rocco, nel 1957 nasce la gara pirotecnica dedicata a San Rocco, tra le più antiche del Sud Italia.
Sorge nella Valle d’Itria dove secoli fa la tradizione vuole scorresse l’omonimo fiume, ma il nome Valle deriva dalla Madonna Odigitria.
Locorotondo conta 146 contrade. Queste hanno nomi curiosi e caratteristici come Pozzomasiello, Franceschiello, Macco Macco, Muso Rosso, Uacella e Ficazza Sant’Elia Nunzio.
La frazione San Marco ospita un’altra chiesa a trullo.
piazza vittorio emanuele II
Campanile della Chiesa Madre Parrocchia San Giorgio Megalomartire
Detti e proverbi
“I femmene d’U Curdunne tennene u cuel tunne tunne. Manghe u litte sapene fè ca s volene ammaretè.” (trad. “Le donne di Locorotondo hanno il sedere tondo tondo. Nemmeno il letto sanno fare, che si vogliono sposare.”)
“Addò arrive, chiande u zippe.” (trad. “Dove arrivi pianta il ramo.”)
“Ce s’avande da sule, jè nu fasule.” (trad. “Chi si vanta da solo è un fagiolo.”)
Cucina
- Gnummeridd Suffuchet (Involtini soffocati)
- Carne al fornello, carni miste arrostite nei forni delle macellerie
- Orecchiette con un caratteristico sugo di carni miste, spesso di coniglio, ben diverso dal ragù
- I Fev (Le Fave)
- La Cottiè (Cotoletta con mozzarella e funghi)
- Galletto castrato al forno
- Calzone di carne e cipolla
- A’ Cialled’ (Insalata di pane e acqua)
Filmografia
A Locorotondo sono state effettuate numerose riprese cinematografiche tra cui:
- Casanova ’70, di Mario Monicelli del 1965; ci sono alcune scene ad Alberobello nel Trullo Sovrano.
- Polvere di stelle di Alberto Sordi con A.Sordi e Monica Vitti nel 1973;
- Così è la vita di e con Aldo, Giovanni e Giacomo nel 1998;
- Mio cognato con Sergio Rubini nel 2002;
- Le bande nel 2005;
- Baciami piccina con Vincenzo Salemme nel 2006.
giorno dei Balconi fioriti
Agricoltura
Il vino Locorotondo ha avuto la denominazione di origine controllata. Negli ultimi anni l’economia vitivinicola ha compiuto un deciso passo indietro, a causa del continuo espianto dei vigneti in tutto il territorio.
Turismo
Locorotondo è uno dei maggiori centri turistici della Valle d’Itria e fa parte della Terra dei Trulli. Nel giugno del 2001 viene inserito nella associazione Italiana “I borghi più belli d’Italia” (unico paese scelto della provincia di Bari), e dal 2010 aderisce all’associazione “Bandiera Arancione” del Touring Club Italiano che viene scelto tra i primi 10 paesi più belli del Sud Italia
6 giugno 2016 | in carica | Tommaso Scatigna | Lista civica di centro-destra | Sindaco |
I paesi come Locoronto esprimono un’armonia che, come nelle grandi opere d’arte, sembra frutto di un momento di particolare felicità creativa. In questo caso, come in molti altri in Italia ma non solo, si tratta di “momenti” particolarmente stupefacenti ,di un’opera collettiva, cui hanno partecipato, forse spontaneamente, rispondendo ad un bisogno intimo di bellezza, molte persone nel corso del tempo. Teniamoci nel cuore queste meravigliose armonie e rallegriamocene.
Ricordo che San Rocco era un Santo molto popolare anche a Sanremo, come in molti paesi italiani, perché protettore contro le varie pestilenze che periodicamente colpivano la popolazione. Il 16 di agosto, ogni anno, il giorno dopo la Madonna della Costa, si svolgeva ( non so se si svolge ancora) una processione che partiva da San Siro, con l’ostensione del busto del Santo. In dialetto chiamavano San Rocco ” u Santu cun u sotu in t’u mentun”, perché nella raffigurazione aveva il mento caratterizzato da un soffice solco.