REDAZIONE IL FATTO QUOTIDIANO DEL 30 DICEMBRE 2019 :: Autostrade, si stacca parte del soffitto di una galleria vicino a Genova: chiusa la A26. Martedì la concessionaria convocata dal Mit

 

 

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 30 DICEMBRE 2019

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/12/30/autostrade-si-stacca-parte-del-soffitto-di-una-galleria-vicino-a-genova-chiusa-la-a26-m5s-e-leu-ora-basta-la-misura-e-davvero-colma/5643954/

 

Autostrade, si stacca parte del soffitto di una galleria vicino a Genova: chiusa la A26.

Martedì la concessionaria convocata dal Mit

Autostrade, si stacca parte del soffitto di una galleria vicino a Genova: chiusa la A26. Martedì la concessionaria convocata dal Mit

Il materiale è crollato all’interno della galleria Bertè nel tratto tra Masone e Ovada, al momento non risultano feriti. La tratta è stata chiusa per permettere le verifiche tecniche di sicurezza. Il deputato pentastellato Battelli: “Incredibile disastro. Non possiamo pagare per l’incapacità di chi dovrebbe gestire questa tratta autostradale. Orlando: Difficile contestare le scelte fatte dal governo sul tema concessioni e mi auguro che Aspi ritiri la lettera dei giorni scorsi e chieda scusa”

 

di F. Q. | 30 DICEMBRE 2019

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Una parte del soffitto della galleria Bertè tra Masone e Ovada, lungo l’autostrada A26 Genova-Gravellona Toce in direzione del capoluogo ligure, si è staccato nel pomeriggio di lunedì poco prima delle 18.30. Solo per puro caso le lastre di cemento non ha colpito le auto in transito lungo una delle tre corsie. Dopo il crollo, la tratta è stata chiusa tra Masone e il bivio A26/A10 per permettere le verifiche di sicurezza da parte della polizia stradale e dei tecnici di Autostrade.

Secondo le prime verifiche, si legge in una nota del concessionario, “si sarebbe verificato il distacco di una ondulina e di parti dell’intonaco a cui era collegata, le cui cause sono in corso di accertamento”.

Mentre il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha convocato con urgenza la concessionaria: l’appuntamento è per martedì alle 10 presso la sede del Mit.

 

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Dopo il crollo del ponte Morandi e le verifiche imposte dalla procura di Genova su alcuni viadotti liguri dopo lo scandalo dei presunti falsi report, si tratta di un altro duro colpo alla viabilità in Liguria in giornate di particolare traffico durante le feste. “Ci vorranno almeno 4 ore per poter riaprire in sicurezza”, ha detto l’ad di Autostrade Roberto Tomasi che si trovava proprio a Genova per incontrare il governatore Giovanni Toti e il sindaco Marco Bucci alla ricerca di soluzioni per ovviare ai problemi di traffico in entrata e in uscita dal porto ligure.

 

Immediate le reazioni da parte di esponenti del Movimento Cinque StellePartito Democratico e di Liberi e Uguali. Per Sergio Battelli, deputato ligure del M5s, si tratta “dell’ennesimo, incredibile disastro che, solo per miracolo, non ha provocato vittime. Ora basta, la misura è davvero colma. Non possiamo pagare per l’incapacità di chi dovrebbe gestire questa tratta autostradale”, scrive su Instagram.

Duro anche l’affondo del dem Andrea Orlando: “Credo che dopo le notizie di oggi sia ancor più difficile contestare le scelte fatte dal governo sul tema concessioni e mi auguro che Aspi ritiri la lettera dei giorni scorsi e chieda scusa”, ha scritto su Twitter riferendosi agli articoli del Milleproroghe, approvato salva intese, che puniscono i concessionari inadempienti.

Il capogruppo di Leu alla Camera, Federico Fornaro, afferma: “Il parziale crollo di un soffitto di una galleria sulla autostrada A26 tra Masone e Genova impone interventi immediati, perché la sicurezza viene prima di ogni cosa”. Il parlamentare chiede quindi ad Autostrade di chiarire “se è in grado di continuare a gestire in sicurezza viadotti e gallerie a loro affidate in concessione. La questione non è una disputa tra avvocati, ma riguarda il diritto degli automobilisti a guidare tranquilli e sereni sulle nostre autostrade: la misura è colma”.

Nessun commento invece dalla quarta anima del governo, i renziani di Italia Viva.

Con la convocazione fissata per martedì mattina diventano due i faccia a faccia tra il ministero e la concessionaria. Poche ore prima del crollo i vertici di Autostrade si erano riuniti a Roma con i funzionari del ministero delle Infrastrutture che avevano messo sul piatto la disponibilità a ridurre i pedaggi autostradali in Liguria per circa 10 milioni di euro.

Alla riunione voluta dalla ministra Paola De Micheli hanno partecipato il capo di gabinetto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il direttore generale per la Vigilanza sulle concessionarie autostradali, anche Aiscat, Polizia stradale, Protezione civile e il gestore autostradale.

In merito alla situazione delle autostrade della Regione Liguria sono state verificate le soluzioni tecniche per limitare i disagi e accelerare la cantierizzazione inerenti alle verifiche e alla sostituzione delle barriere antirumore e antivento, oltre agli interventi per la sicurezza

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1 risposta a REDAZIONE IL FATTO QUOTIDIANO DEL 30 DICEMBRE 2019 :: Autostrade, si stacca parte del soffitto di una galleria vicino a Genova: chiusa la A26. Martedì la concessionaria convocata dal Mit

  1. Donatella scrive:

    Direi che questo episodio di crollo, l’ennesimo, per fortuna senza vittime, fa crollare in noi ogni fiducia sulla sicurezza della nostra viabilità.

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