PRELA’–IMPERIA
TAVOLE
MARINA GORI, LINK FACEBOOK
L’ Epopea delL’ esercito scalzo
Mario Mascia
Editore: Casa Editrice A.L.I.S
Tipologia: Libro usato vintage
Libro raro e introvabile
Copertina: morbida
Pagine: 344 p.
IBS :: USATO, BUONE CONDIZIONI:: 59 EURO

MONUMENTO AI PARTIGIANI A TAVOLE, PRELA’, IMPERIA
PRIMA ZONA OPERATIVA LIGTURIA BLOGSPOT.COM
Cenni di Storia della Resistenza nell’Imperiese (I^ Zona Liguria)
giovedì 27 febbraio 2020
Una radiotrasmittente da Sanremo (IM) ai partigiani in Tavole
Una vista d’epoca su Sanremo (IM)
Con i limitati mezzi a nostra disposizione iniziammo con Ciccio Corrado e Virgilio Oddo, nel maggio 1944, il montaggio di una radiotrasmittente someggiabile, da 75 W.
Non era stata ancora portata a termine la nostra modesta ma pericolosa opera, quando una staffetta partigiana ci sollecita l’urgente consegna dell’apparecchio.
La consegna, a quanto ci era dato arguire, pareva dovesse avvenire a Sanremo; invece fummo informati che era demandato a noi l’incarico di portarla a Tavole [Frazione di Prelà (IM)]. Sul come portarla ci era data ampia libertà, ma la staffetta, con risolino sardonico, ci dava qualche ragguaglio sui molteplici posti di blocco sparsi sul non breve tragitto e ci lasciava col rituale… in bocca al lupo.
Ci poniamo al lavoro: a mezzo di Filippo Millo, chiediamo al compagno «Alfa» (Alfredo Esposito), amministratore della Soc. Coop. Trasporti Facchini, di interessarsi lui della bisogna col solito camioncino portafortuna, che tanto bene era andato per trasportare armi ai partigiani.
«Alfa» domanda 24 ore di tempo per procurarsi la benzina ed intanto nasconde nel suo ufficio le cassette contenenti l’apparecchio. Il figlio di Millo, Luigino, interessa anche il Dr. Giampalmo della Todt che possiede una Topolino con tanto di O.T. Artz sul parabrise. Adesione e partenza il mattino successivo prestissimo: Luigino Millo, il Dr. Giampalmo, che l’accompagna, e la Topolino hanno la loro gatta da pelare. Quando si dice la fortuna! Fuori Sanremo due militari tedeschi della SS fermano la macchina: «noi andare Imperia…».Sospiro di sollievo dei nostri amici e scorta sicura per almeno venti chilometri con due angeli custodi che nel frattempo si erano sistemati alla meglio sulle cassette.
Ad Imperia una staffetta li attende e, come Dio vuole, filtrando attraverso quattro blocchi tedeschi, la macchina arriva a Tavole accolta da un «urrà» formidabile.
Intanto il famigerato U.P.I. [Ufficio politico e investigativo della Guardia nazionale repubblicana (fascista)] lavora.
Ciccio Corrado cade nell’inganno teso da falsi partigiani: viene arrestato, interrogato, torturato e massacrato (8-10-44). Il povero ragazzo non parla.Col suo silenzio e con il sacrificio della sua giovane esistenza salva tanti amici…
Mario Mascia, L’epopea dell’esercito scalzo, Ed. ALIS, 1946, ristampa del 1975 a cura dell’Istituto Storico della Resistenza e della Storia Contemporanea di Imperia
Pubblicato da Adriano Maini a 07:01
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E’ quasi impossibile pensare a tutti quei misconosciuti eroi grazie ai quali abbiamo potuto vivere un’esistenza migliore.
Sono in tremendo ritardo anche per ringraziare per questo per me prezioso riconoscimento!
grazie, ma in verità, preziosa è la tua testimonianza intesa come impegno costante, andremo senz’altro sul tuo blog e, possibilmente, lo faremo conoscere a tanti compagni che ci sono nella zona, grazie caro compagno Adriano, chiara per il blog
Al lavoro, dunque!
P.S.
Ho già “raspato” diversi tuoi articoli in queste ultime settimane, nei miei… diversi blog.