FILM COMPLETO :. ” WALL-E ” – LA PIXAR CON WALT DISNEY- DIRETTO DA ANDREW STANTON- E’ UN FILM D’ANIMAZIONE DEL 2008 — NEL 2009 OSCAR PER MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE

 

 

 

ANDREW STANTON NEL 2016

Boungawa – Opera propria

 

 

Wall-E ed Eve, una bellissima storia d'amore fra due robot

WALL E E EVE

 

WALL•E | Film | Recensione | Ondacinema

 

 

WALL•E è un film d’animazione del 2008, il nono lungometraggio d’animazione realizzato da Pixar Animation Studios in coproduzione con Walt Disney Pictures, diretto da Andrew Stanton (già regista per la Pixar di Alla ricerca di Nemo), con il quale vinse il premio Oscar nel 2009 come miglior film d’animazione.

Il protagonista del film è il robot WALL•E, che in un lontano futuro è l’unico abitante del pianeta Terra, ormai abbandonato dagli esseri umani a causa dell’eccessivo inquinamento e del continuo accumulo di rifiuti. Il compito di WALL•E è proprio quello di ripulire il pianeta compattando i rifiuti, compito a cui adempie diligentemente da più di settecento anni. Stranamente, WALL•E riesce a provare emozioni e mentre pulisce, raccoglie e sperimenta, come spinto da un’umana curiosità, gli svariati oggetti che trova in giro. Un giorno scende dal cielo un robot ad alta tecnologia di nome EVE (o E.V.E.) che lo farà innamorare, e in nome di questo amore vivranno un’avventura che cambierà il loro destino e quello dell’umanità.

Si è aggiudicato nel 2009 il premio Oscar come miglior film d’animazione.

 

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Trama

Anno 2105. Il livello di inquinamento del pianeta Terra è altissimo, la superficie terrestre è ormai completamente ricoperta di immondizia. La Buy n Large Corporation (BnL), una grande azienda commerciale che ha preso in mano il governo del mondo, ha costruito una flotta di navi spaziali, la cui ammiraglia è la Axiom, sulla quale parte dell’umanità si è imbarcata per una crociera di cinque anni allo scopo di sopravvivere, mentre sulla Terra la BnL ha realizzato e messo in opera un esercito di robot chiamati “WALL•E” (“Waste Allocation Load Lifter Earth-Class”, traducibile come “Sollevatore di carichi per l’allocazione dei rifiuti • serie terrestre”) incaricati di fare pulizia, compattando i rifiuti in cubi. Qualcosa purtroppo non va come dovrebbe: i robot pian piano si disattivano tutti e nel 2110 la missione di rientro non può avere luogo, visto che il pianeta non è stato ripulito. Uno dei robot però è rimasto ancora in funzione.

 

 

 

WALL•E in una scena del film

 

Anno 2805. Sono ormai 700 anni che WALL•E, l’ultimo della serie di robot originariamente presenti sulla Terra, ha continuato imperterrito la sua opera di spazzino del pianeta, giorno dopo giorno, compattando e stoccando l’immondizia in cubetti che ha poi impilato uno sull’altro fino a formare centinaia di enormi grattacieli di rifiuti. La sera, finito il suo lavoro, torna alla sua “casa”, il rimorchio di un autotreno (quello dove originariamente vivevano tutti i robot WALL•E), dove custodisce gli oggetti da lui ritenuti interessanti trovati nel corso delle sue operazioni di pulizia. Uno di questi oggetti è una vecchia videocassetta del film Hello, Dolly!. WALL•E è affascinato da questo film, che gli fa sognare, un giorno, di trovare una compagna, tenerla per mano, ballare con lei e non essere più solo. È così che durante questi 7 secoli WALL•E, da freddo automa meccanico senz’anima qual era, ha sviluppato una personalità umana.

A rompere questa secolare routine, un giorno scende dal cielo un razzo che deposita sul pianeta un robot molto particolare, e WALL•E spera che ciò possa spezzare la sua infinita solitudine. Il robot sembra essere di genere femminile, ha una forma ad uovo ed è di un livello tecnologico molto superiore: può infatti volare e registrare immagini. Una volta incontrati, il robot proveniente dallo spazio si presenta col nome di EVE (“Extraterrestrial Vegetation Evaluator”, “Esaminatore di vegetazione extraterrestre”).

WALL•E non sa cosa EVE sia venuta a fare sul suo pianeta e, parlando, si chiedono a vicenda la propria direttiva: WALL•E le mostra che il suo compito è compattare i rifiuti, EVE invece gli dice che la sua è riservata. Intanto arriva una tempesta: WALL•E prende EVE e la porta nella sua “casa”, iniziando a fare amicizia. Quando lui, a casa sua, le mostra una piantina che aveva trovato fra le macerie, individuando che si tratta di un segnale di vita su un pianeta apparentemente morto, EVE la prende, la chiude dentro di lei e si disattiva: la sua missione infatti era trovare una forma di vita sulla Terra, pianeta ritenuto ormai privo di vita. WALL•E, che ormai si è affezionato tantissimo, resta quindi alle prese con una robot inanimata, ma nonostante ciò continua a prendersi cura di lei sperando in un suo risveglio. Poco tempo dopo il razzo torna a prenderla, ma WALL•E non vuole lasciarla andare.

Tentando di recuperarla, si aggrappa al razzo mentre questo sta per ripartire. Il razzo arriva sull’astronave Axiom, dove l’umanità sopravvive da settecento anni in un ambiente lussuosissimo, senza compiere il minimo sforzo fisico, al punto che gli esseri umani sono tutti diventati obesi e incapaci di deambulare autonomamente. Le persone sull’Axiom si spostano su poltrone fluttuanti tramite le quali possono anche nutrirsi, e comunicano solo parlando attraverso schermi olografici. Arrivata sull’astronave, EVE viene riattivata e portata dinnanzi al capitano B. McCrea per comunicargli di aver scoperto che sul pianeta Terra può ricrescere la vita e quindi che il momento di riportare a casa l’umanità è giunto.

Tuttavia all’apertura EVE risulta vuota, e inizialmente pensa che WALL•E abbia la pianta, ma lui non ne sa niente. Il capitano suppone quindi che la sonda sia difettosa e la spedisce al reparto riparazioni insieme a WALL•E. Quest’ultimo viene messo in una cella con raggi laser, mentre EVE viene spenta e portata al reparto riparazioni. Vedendo che EVE è oltre il vetro, WALL•E pensa che i robot tecnici stiano torturando la sua amata, quindi tenta di raggiungerla e liberarla, ma così facendo apre le celle di tutti i robot difettosi, che lo portano in trionfo come loro salvatore. Ben presto però il gruppo viene raggiunto dai robot di pattuglia, i SECUR-T (chiamati anche STEWARD o STEWARD-bot).

WALL•E e EVE vengono fotografati nell’istante in cui quest’ultima si stava rimettendo a posto il braccio laser che il piccolo robot le aveva staccato, e così i due sono identificati come robot ribelli e ricercati in tutta la Axiom.  EVE, infuriata, decide quindi di riportare WALL•E sulla Terra con una capsula di salvataggio, ma il robot si rifiuta di partire senza di lei. I due, però, devono nascondersi da GO-4 (o GO-FR), il robot capo dei SECUR-T, che nasconde la pianta in una capsula in cui attiva l’autodistruzione e la lancia nello spazio, quindi EVE comprende che non è stato WALL•E. Quest’ultimo, che aveva tentato di salvare la pianta, rimane chiuso nella capsula, ed esplode insieme alla capsula lasciando EVE sconvolta. Però il robot è riuscito a fuggire in tempo e torna da lei usando un estintore come un jetpack; quando la sonda scopre che la pianta è salva i due iniziano a danzare nello spazio attirando l’attenzione di due umani, Mary e John, che avevano conosciuto WALL•E e che, grazie a lui, avevano cominciato a interagire fisicamente tra di loro e a divertirsi di più, staccandosi dalla monotona vita della Axiom.

Inoltre, durante la loro danza, WALL•E e EVE si scambiano il loro primo “bacio” (ovvero, arrivando a sfiorarsi con le loro teste, tra i due si genera una breve ma intensa scarica elettrica), che lascia stordito e ammaliato per qualche secondo WALL•E, ormai innamorato.

I due robot rientrano quindi nella nave e WALL•E tenta di stringere la mano ad EVE, però la sonda non ha tempo e resta fedele alla sua direttiva, quindi raccomanda a WALL•E di restare nascosto per evitare altri guai mentre lei va a consegnare la pianta al capitano. Quest’ultimo è entusiasta all’idea di andare sulla Terra dato che, da quando ha esaminato un pezzo di terreno portatogli da WALL•E, ha iniziato ad informarsi riguardo al pianeta tramite il computer di bordo e ne è rimasto affascinato. Decide quindi di dare un’occhiata alle riprese fatte da EVE durante la sua permanenza sul pianeta e scopre a malincuore che la Terra non è verde e fertile come sperava, ma vedendo la pianta si rende conto che c’è ancora speranza di vita sulla Terra ed è sufficiente che gli uomini si diano da fare per farla rinascere prendendosene cura. Dal suo canto invece EVE nota tutte le attenzioni che WALL•E le ha dato (anche quando lei si era spenta, la sua telecamera aveva continuato a registrare, quindi ha visto come lui si è preso cura di lei) e capisce veramente che WALL•E è innamorato di lei e che ha voluto farglielo capire dall’inizio.

Finito il filmato, capisce di voler stare con lui e deve tornare a prenderlo. Il capitano intanto chiama il suo robot copilota/timone AUTO e gli ordina di aprire l’Holodetector (un dispositivo situato sul ponte principale) per inserirvi la pianta e dare inizio all’esodo dell’umanità; AUTO però, sulla base della decisione presa nel 2110 da Shelby Forthright, presidente della BnL (conosciuta come direttiva A113), si rifiuta, rimanendo dell’idea che sulla Terra la vita sia rimasta insostenibile e che l’umanità dovrà rimanere nello spazio. Temendo che la rivelazione della sua segreta direttiva potesse mettere in atto una rivolta, AUTO mette in scena un ammutinamento: la pianta viene sottratta da GO-4, che la getta nello scarico dei rifiuti dove viene fortunosamente recuperata da WALL•E, che si stava arrampicando per raggiungere EVE. AUTO allora usa il suo taser per fondere la memoria centrale del robot, che cade privo di sensi e con la pianta al suo interno nello scarico dei rifiuti insieme a EVE, che viene spenta grazie a un dispositivo installato ai robot che necessitano riparazioni. EVE si risveglia in una montagna di rifiuti e sia lei che WALL•E vengono raccolti da due enormi robot (i WALL•A, la controparte di WALL•E della Axiom) incaricati di compattare i rifiuti in enormi cubi e gettarli nello spazio.

I due riescono a salvarsi in tempo grazie all’intervento di M-O (“Microbe-Obliterator”, “Obliteratore di microbi”), un robot pulitore che stava tentando di ripulire WALL•E da quando era giunto sulla Axiom in quanto secondo lui era ricoperto di “agente contaminante” (ovvero tutta la polvere, la terra ed il fango incrostati sullo chassis e i cingolati del robottino e che, muovendosi, continuava a lasciarsi dietro). Mentre i due fanno amicizia, EVE cerca una memoria sostitutiva per WALL•E ma non ne trova nessuna; il robot le consiglia allora di portare la pianta nell’Holodetector e tornare sulla Terra per portare a termine la sua direttiva, ma la sonda gli fa capire che ora la sua direttiva è cambiata dato che è innamorata di WALL•E. Inoltre WALL•E le fa notare che una volta sulla Terra lei potrà ripararlo. I tre robot allora ritornano sulla Axiom e si dirigono all’Holodetector, mentre il capitano affronta AUTO e fa guadagnare loro tempo. Questi manda quindi i SECUR-T a braccare i robot e tenta di chiudere l’Holodetector, ma WALL•E blocca la chiusura rischiando di rimanerne schiacciato mentre EVE è aiutata dai “robot ribelli” e dagli umani, compresi John e Mary, a recuperare la pianta.

Il capitano nel mentre tenta di spegnere AUTO, il quale, tentando di rendere difficoltosa la riuscita della missione, inclina la nave; McCrea, dopo essersi coraggiosamente rialzato in piedi (cosa divenuta quasi impossibile a causa della sua grave obesità), riesce ad afferrare AUTO, lo disattiva e prende il controllo manuale dell’astronave, dirigendola verso la Terra. Purtroppo WALL•E rimane gravemente danneggiato mentre tentava di tenere aperto l’Holodetector e sembra non funzionare più. EVE riesce a riattivarlo una volta sulla Terra, cambiando i suoi componenti con quelle che lui teneva di riserva a “casa sua” e poi caricandolo esponendolo alla luce del Sole, modo in cui il robottino ricaricava le proprie batterie quando necessario. WALL•E si risveglia ma non ricorda più niente, non riconosce nemmeno EVE e comincia a compattare rifiuti come avrebbe fatto qualsiasi altro WALL•E. Caparbiamente, EVE tenta di fargli tornare la memoria, ma ogni tentativo sembra vano e, affranta, lo tiene per mano e lo “bacia” nuovamente. Mentre EVE se ne va vede che però la sua mano è incastrata in quella di WALL•E, che lentamente ricambia e stringe a sua volta la mano di EVE: tra lo stupore e la felicità generale, WALL•E ha riacquistato la memoria e può stare finalmente assieme all’amata EVE mentre l’umanità, dopo 700 anni, può ricominciare una nuova vita sulla Terra (come visto anche nei titoli di coda).

 

 

DA : https://it.wikipedia.org/wiki/WALL%E2%80%A2E

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Recensione Wall-E, la recensione del film Pixar

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1 risposta a FILM COMPLETO :. ” WALL-E ” – LA PIXAR CON WALT DISNEY- DIRETTO DA ANDREW STANTON- E’ UN FILM D’ANIMAZIONE DEL 2008 — NEL 2009 OSCAR PER MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE

  1. Donatella scrive:

    Che bella questa favola, che finisce bene.

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