FILM COMPLETO ::: POVERI MA BELLI DI DINO RISI- 1957 / HD / 1.38.13

 

 

 

 

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Poveri ma belli è un film del 1957 diretto da Dino Risi. È il primo film della trilogia che comprende anche Belle ma povere del 1957 e Poveri milionari del 1959.

Il film è stato poi selezionato tra i 100 film italiani da salvare.

 

Sceneggiatura    Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa, Dino Risi

Fotografia  Tonino Delli Colli

Montaggio  Mario Serandrei

 

Interpreti e personaggi

  • Marisa Allasio: Giovanna
  • Maurizio Arena: Romolo
  • Renato Salvatori: Salvatore
  • Ettore Manni: Ugo
  • Memmo Carotenuto: Alvaro
  • Lorella De Luca: Marisa
  • Alessandra Panaro: Annamaria
  • Mario Carotenuto: Mario
  • Virgilio Riento: Padre di Giovanna

 

 

 

Renato Salvatori e Marisa Allasio in una scena sul barcone “Il Ciriola”.

 

 

Trama

 

Romolo e Salvatore sono due giovani, belli e solari, che hanno vissuto a stretto contatto sin da bambini, abitando nello stesso palazzo nel centro di Roma, un edificio popolare a piazza Navona. Romolo lavora come commesso nel negozio di dischi dello zio; Salvatore fa il bagnino sul lungo Tevere. Entrambi ne approfittano per corteggiare tutte le belle ragazze che capitano da loro.

Una mattina, mentre vanno a lavorare, i due amici si imbattono in Giovanna, una bellissima ragazza, con un seno sempre in mostra, che lavora nel negozio di sartoria per uomini del padre. I due provano a corteggiarla, ma lei si fa beffe di loro. Poche ore dopo, però, Romolo la rivede e, con il pretesto di farsi fare un vestito, inizia a familiarizzare con lei. Il pomeriggio, è il turno di Salvatore: passa davanti alla sartoria e si offre di accompagnare Giovanna a casa. Il fatto è che ad entrambi lei dà appuntamento per la sera, allo stesso posto.

Dopo lo scorno iniziale, i due decidono di passare entrambi la serata con lei. Salvatore è più intraprendente e riesce a strappare un bacio a Giovanna. Romolo, più introverso, lascia inizialmente il campo all’amico; ma dopo il ballo torna sotto e strappa anche lui un bacio. Giovanna gioca con i due amici, dispensando baci e mostrando ritrosìe improvvise; e la rivalità fra i due inizia a mettere in crisi la loro amicizia. È Romolo il primo ad avere la meglio, fidanzandosi ufficialmente con Giovanna. Ma Salvatore non si dà per vinto e tenta di tutto per distogliere Giovanna dal rivale. E alla fine riesce a far pendere i favori della ragazza dalla sua parte.

Dopo aver vissuto un breve fidanzamento con entrambi i ragazzi, Giovanna si rende conto di essere ancora innamorata del suo ex, Ugo, che incontra nello stabilimento balneare “Il Ciriola” sulle sponde del Tevere, dove Salvatore fa il bagnino. Rimasti soli i due ragazzi si accorgono dell’amore provato nei loro confronti dalle rispettive sorelle, Marisa ed Annamaria. Salvatore s’innamorerà della sorella di Romolo e Romolo di quella di Salvatore.

 

 

 

 

Giorgio Fabor - Poveri ma belli (1956, Vinyl) | Discogs

 

Poveri ma belli - Film (1956)

 

Critica

«È il primo di una serie di film di facile successo, interpretati da giovani attori, quasi sempre gli stessi, ambientati nella Roma popolare di oggi, con episodi e episodietti comici e sentimentali, realizzati tuttavia con un certo gusto satirico e una vene umoristica che non dispiace. Risi come in quegli anni Comencini, Bolognini e altri, sa trattare la materia leggera appunto in maniera leggera, raramente cadendo nel lazzo volgare, e il divertimento c’è, anche se denuncia una totale abdicazione contenutistica nei confronti della realtà umana e sociale contemporanea…»

(Gianni Rondolino, Catalogo Bolaffi, II volume, 1956/1965)

 

 

Poveri ma belli | Dino Risi (1956) – BY LORENZO CIOFANI

 

 

 

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Recensione di Marco Chiani

Roma, anni Cinquanta. Romolo fa il bagnino in uno stabilimento lungo il Tevere mentre l’amico Salvatore è commesso in un negozio di dischi. Nonostante le loro due sorelle siano innamorate l’una del fratello dell’altra, l’arrivo nel quartiere della procace Giovanna farà saltare tutti gli equilibri: presto rivali, i due fusti trasteverini torneranno, per così dire, a casa quando riapparirà all’orizzonte Ugo, un ex fidanzato che Giovanna non ha mai dimenticato.Titolo di grande importanza per la storia del cinema italiano, Poveri ma belli consacra quella forma generalmente nota come “neorealismo rosa”, già rodata dal Comencini di Pane, amore e fantasia, sul cui definitivo successo si sarebbe ancora accapigliata la critica. Se, da una parte, c’era chi sosteneva e approvava una visione della vita più serena e riappacificata, dall’altra, si rimproverava l’abbandono della lezione dei vecchi maestri della scuola neorealista. Aveva ragione da vendere lo stesso Dino Risi quando inquadrava il suo film all’interno dell’inarrestabile mutamento del boom economico: «Le persone non volevano vedersi fotografate nella miseria della guerra e del dopoguerra. La società cambiava, il tessuto sociale stava cambiando, insieme alla maniera di vivere. Nel suo piccolo ambito Poveri ma belli rappresentava questo passaggio da un modo di vita ad un altro» (Fernaldo Di Giammatteo, Dizionario del cinema italiano, Editori Riuniti, 1995).Scritto dal regista, insieme a Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa, è un film gentile e divertente, solare e scanzonato, perfettamente calato all’interno di una Roma trasteverina e dialettale messa in risalto da due contributi di eccezione come la fotografia di Tonino Delli Colli e il montaggio di Mario Serandrei. Oltre alla scelta vincente di scritturare Marisa Allasio nel ruolo della procace Giovanna è altrettanto azzeccata la composizione dell’intero cast con Maurizio Arena, Renato Salvatori, Alessandra Panaro e Lorella De Luca, che conquistarono, ciascuno a suo modo, la notorietà.Sebbene non sia uno dei risultati migliori del regista, che in quegli stessi anni firmava titoli come Il vedovo o Venezia, la luna e tu, si tratta di una pietra miliare della commedia all’italiana anche per meriti diversi da quelli strettamente artistici: non è un segreto che Poveri ma belli abbia inaugurato quel filone, legato alle schermaglie d’amore, al sentimento e all’amicizia tra giovani, forse mai più abbandonato dal nostro cinema. Il grande successo riscosso al botteghino condusse Risi a tornare sugli stessi personaggi con Belle ma povere (1957) e Poveri milionari (1958).

 

 

 

Marisa Allasio con Alessandra Panaro e Lorella De Luca sul set del film Poveri ma belli, a Roma, sul Tevere, nel 1956 — FOTO DI IGNOTO

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1 risposta a FILM COMPLETO ::: POVERI MA BELLI DI DINO RISI- 1957 / HD / 1.38.13

  1. Donatella scrive:

    “Poveri ma belli” diventano quasi aggettivi per identificare gli Italiani di allora.

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