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TORINO.REPUBBLICA DEL 31 OTTOBRE 2021
Novara, la comunità ebraica contro il corteo No Green Pass con il filo spinato: abuso e offesa alla Memoria
di Carlotta Rocci
La protesta che indigna (Foto Sdn Novarese)
La protesta shock nel centro città: paragonati ai deportati dei lager. La reazione indignata della presidente Noemi Di Segni
Una fila di persone legata ad un finto filo spinato con indosso pettorine che ricordano le tute a righe fatte di stracci dei deportati di Auschwitz. Va in scena così la protesta No Green Pass a Novara che ieri pomeriggio ha sfilato in centro sotto i palazzi del Comune, della provincia e della Prefettura sollevando lo sdegno della comunità ebraica. “Davanti a farneticazioni come quelle di Novara non è possibile invocare la libertà d’espressione garantita dalla Costituzione. Paragoni impossibili come quello cui abbiamo assistito costituiscono un assoluto abuso e un’offesa alla Memoria, che non è solo Memoria ebraica ma patrimonio comune di una società e civiltà. Come spesso denunciato in questi mesi e anni, un presidio valoriale sempre più a rischio e il cui persistente oltraggio a rischio mette anche il nostro futuro”. Lo dice all’Ansa Noemi Di Segni, presidente dell’Ucei, unione delle comunità ebraiche italiane.
FOTO NOVARA TODAY
Un precedente a Torino
Non è la prima volta che i contrari al lasciapassare vaccinale accostano l’obbligo del Green Pass a una dittatura e in particolare al nazismo: qualche settimana fa a Torino i manifestanti avevano bruciato finti Green Pass che avevano il Qr code modellato a forma di svastica. Nel quindicesimo sabato di protesta a Novara i manifestanti erano circa 150. Hanno sfilato da piazza Duomo verso piazza Cavour e poi nella piazza del Comune. Molti tenevano in mano cartelli con gli slogan della protesta, i soliti che girano per tutt’Italia, contro quella che definiscono una “dittatura sanitaria”, e poi ancora “giù le mani dai bambini” e “stop dittatura”. Gli altri scandivano quelli che sono diventati gli slogan della protesta in molte piazze. Ma quello che ha colpito a Novara è stata la messa in scena ideata sotto le finestre del comune e della prefettura che ricorda la deportazione nei campi di concentramento.
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Ci fosse un Oscar per il Cattivo Gusto, se lo meriterebbero gli organizzatori di questa infame carnevalata.