La7 @La7tv · 1min #Esclusivo7 — Dalle 21.15 un’intervista esclusiva di Enrico Mentana a Ilda Boccassini. Per la prima volta dopo più di vent’anni davanti alle telecamere per parlare di mafia, magistratura e #Berlusconi. + altro

 

 

i minuti dedicati  all’intervista a Ilda Bocassini

 

 

 

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foto da la7

 

 

 

La stanza numero 30. Cronache di una vita - Ilda Boccassini - copertina

La stanza numero 30. Cronache di una vita

di Ilda Boccassini (Autore)

Feltrinelli, 2021

«È stata la mia vita e spetta solo a me decidere cosa farne.» Per tanti simbolo di giustizia e modello di donna, per altri nemico politico. Il magistrato racconta per la prima volta la sua storia: dalle indagini sulle stragi mafiose del 1992 ai processi con imputato Silvio Berlusconi, un racconto che rivela molto degli ultimi trent’anni di storia italiana. Un libro sincero e coraggioso, che non fa sconti a nessuno.

 

Arrivata nel 1979 alla Procura di Milano, Ilda Boccassini capisce da subito che la vita non sarà facile. Troppe donne, tuona l’allora procuratore. E il «Corriere della Sera» il giorno stesso scrive che «il lavoro inquirente poco si adatta alle donne: maternità e preoccupazioni familiari male si conciliano con un lavoro duro, stressante e anche pericoloso». Inizia così un corpo a corpo di Ilda “la rossa” dentro e fuori la Procura che durerà fino al giorno della pensione, nel 2019. Il lavoro duro ma entusiasmante del primo periodo, i successi con Giovanni Falcone nell’indagine Duomo Connection, che per la prima volta svela all’Italia l’esistenza della mafia a Milano. E poi il giorno in cui tutto finisce e tutto comincia: il 23 maggio 1992, lo squarcio sull’autostrada per Capaci. Si parte allora per la Sicilia, a indagare su quelle morti, sconsigliata da tutti, perseguitata dal senso di colpa per i figli lasciati a Milano, ma è necessario provare a capire e a dare giustizia. Il ritorno a Milano è già Seconda Repubblica e sarà segnato dai processi a Berlusconi, Imi-Sir, Lodo Mondadori, Toghe sporche. E con quei processi l’inizio di una campagna d’odio durata decenni, fino ai processi degli anni Duemila per il caso Ruby. In queste pagine gli avvenimenti si ripercorrono da uno straordinario punto di vista, quello di una donna libera dentro e fuori la Procura, con la forza di pochi e la fragilità di tutti.

 

 

da:  Feltrinelli

https://www.lafeltrinelli.it/stanza-numero-30-cronache-di-libro-ilda-boccassini/e/9788807174032?lgw_code=50948-B9788807174032&awaid=9507&gclid=CjwKCAjw2vOLBhBPEiwAjEeK9ibDaZrO4DTSK4iTZpeF5b8ag2R6hbsEuNMxZBNonIkSUv4VE3EKwxoCR1kQAvD_BwE

 

 

 

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 8 OTTOBRE 2021

 

 

Stefania Limiti

Stefania Limiti

Giornalista e scrittrice

MAFIE- 8 OTTOBRE 2021

Ilda Boccassini, giusto celebrarla ma deve ancora chiarire quel buco investigativoIlda Boccassini, giusto celebrarla ma deve ancora chiarire quel buco investigativo

 

La pubblicazione di un suo libro di memorie, La stanza numero 30, in libreria per Feltrinelli, è l’occasione per celebrare ‘Ilda la Rossa’, la super magistrata milanese che ha saputo tener testa alla mafia. Grande rispetto per questa donna di ferro, dalle mille risorse, volitiva e capace. Ma resta un buco… Quelle carte di credito di Giovanni Falcone – nelle memorie non se ne accenna.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/10/08/ilda-boccassini-giusto-celebrarla-ma-deve-ancora-chiarire-quel-buco-investigativo/6346399/

 

 

 

 

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– 15 OTTOBRE 2021

Su Ilda Boccassini polemiche inutili: il libro è molto più di un romanzetto rosaSu Ilda Boccassini polemiche inutili: il libro è molto più di un romanzetto rosa

di Gionata Borin

Ilda Boccassini (detta Ilda la Rossa) è stata un magistrato dalla schiena dritta, che ha condotto tra le più importanti inchieste sul crimine organizzato, la corruzione e il terrorismo negli ultimi quarant’anni della storia giudiziaria del nostro Paese.

Una vera donna in trincea, che ha cercato quasi sempre di evitare telecamere, riflettori o prime pagine: rare interviste; rarissime partecipazioni a convegni; zero comparse in programmi tv (se non una a Il fatto di Enzo Biagi nel lontano ‘98); ma finendo suo malgrado sotto ai riflettori nel corso degli anni e soprattutto sotto al fuoco della delegittimazione, della calunnia e della diffamazione mediatica, da parte degli house organ berlusconiani, per la sola colpa di aver toccato con le proprie indagini l’ex Cavaliere e il suo entourage.

 

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IL FATTO QUOTIDIANO DEL 15 OTTOBRE 2021

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/10/15/su-ilda-boccassini-polemiche-inutili-il-libro-e-molto-piu-di-un-romanzetto-rosa/6354034/

 

 

 

 

 

 

Boccassini, Maria Falcone: “Smarrito il senso del pudore e della sfera intima di chi non c’è più. Mio fratello si sarebbe sentito offeso”Boccassini, Maria Falcone: “Smarrito il senso del pudore e della sfera intima di chi non c’è più. Mio fratello si sarebbe sentito offeso”

La sorella del giudice ucciso risponde sul quotidiano “La Sicilia” a un intervento in cui il drammaturgo Ottavio Cappellani commenta in chiave satirica e dissacrante i passaggi dell’autobiografia dedicati al suo rapporto sentimentale tra i due magistrati. “Finora ho preferito evitare commenti su una vicenda che mi ha molto amareggiata, ritenendo che il silenzio, di fronte a parole tanto inopportune, fosse la scelta più sensata. Ma si è superato il limite”

 

di F. Q. | 11 OTTOBRE 2021

 

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/10/11/boccassini-maria-falcone-smarrito-il-senso-del-pudore-e-della-sfera-intima-di-chi-non-ce-piu-mio-fratello-si-sarebbe-sentito-offeso/6350124/

 

 

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