( terza parte ) HUGO VAN DER GOES ( Gand, 1440 ca – Auderghem, 1482 ) – al fondo il link degli Uffizi con il Trittico: potete vedere molto bene i particolari

 

 

 

Vincent van Gogh affermò, in una lettera al fratello, di sentirsi ” ridotto allo stesso stato di follia di Hugo Van der Goes ” e di paragonarsi a lui a causa dell’esaurimento di cui era stato vittima per l’eccessivo lavoro; pochi mesi dopo, lo stesso Van Gogh verrà rinchiuso in manicomio.

 

 

 

 

( seconda parte ) HUGO VAN DER GOES E IL SECOLO QUINDICESIMO NELLE FIANDRE : BRUGES E GAND – TESTO DA : ” I MAESTRI DEL COLORE, HUGO VAN DER GOES, FRATELLI FABBRI EDITORE, 1965

 

 

 

 

BIOGRAFIA

 

GAND –

 

Durante il secolo quindicesimo Gent — alla francese Gand e nell’italiano antico Guanto -godette al pari dell’altra città fiamminga Brugge ( Bruges ) di un’invidiabile prosperità economica; ma mentre Brugge divenne anche un importante centro pittorico, anzi il maggiore dei Paesi Bassi, Gent non brillò in questo campo di pari luce.

A  Brugge tuttavia i grandi pittori vennero da fuori, mentre Gent va fiera di aver dato i natali a quello che viene ormai considerato come il maggiore pittore neerlandese della seconda metà del Quattrocento: HUGO VAN DER GOES.

Il Vasari e il Guicciardini facevano il pittore nascere ad Anversa, ma un documento di Lovanio oggi li smentisce.

Hugo salì presto in grande considerazione in Fiandra e fuori:  nel 1468 a Brugge furono celebrate con grande sfarzo le nozze di Carlo il Temerario con Margherita di York. Tutta la città venne abbellita e per gli apparati decorativi vennero chiamati moltissimi artisti da ogni dove. Tra questi anche van der Goes, al quale toccò uno dei salari più alti.

Hugo venne nominato decano della gilda dei pittori di Gent nel 1474 e confermato nell’incarico nel 1476.

Ma un’importante decisione stava maturando in lui: quella di abbandonare la vita secolare e di ritirarsi in convento. Molto di è discusso in merito alle cause di tale suo atto; è tuttavia probabile che gli stessi contemporanei lo ignorassero.

Nell’autunno del 1475 Hugo entrò nel Rode Klooster, un convento agostiniano nei dintorni di Bruxelles. La vita di Hugo in convento fu narrata da un confratello, suo compagno di noviziato: un certo Gaspar Ofhuys di Tournai ( Cronaca latina…ristampata in versione tedesca nel 1912 ).

Hugo non entrò nel convento come frate regolare, ma come converso: era cioè tenuto a rendersi utile in qualche servizio di vantaggio comune. Ma il pittore – racconta l’Ofhuys -grazie al suo gran nome e ala sua eccellenza nella pittura, poté godere di una speciale benevolenza e di particolari facilitazioni da parte del priore, padre Thomas. Egli poté dipingere a suo agio ( il Trittico Portinari fu probabilmente terminato in convento ); fu messo in grado di fare viaggi; gli fu concesso di ricevere visite ( memorabile quella dell’arciduca Massimiliano, il futuro imperatore ).

tutto ciò attirò l’invidia dei confratelli più malevoli e Hugo, già per natura di temperamento malinconico, cominciò a tormentarsi per la falsa posizione in cui era venuto a trovarsi. Altro motivo di sconforto era il timore di non riuscire a portare a termine i numerosi dipinti iniziati.

La crisi assunse decisamente forme patologiche durante un viaggio a Colonia, fatto in compagnia di altri frati. Al ritorno Hugo fu trovato in preda alla disperazione: era ossessionato dal pensiero di essere incorso nella condanna di Dio e animato da propositi autodistruttivi. Il padre priore cercò di curarlo per mezzo della musica, i confratelli si prodigarono nell’assisterlo, finché Hugo guarì dalla sua ” frenesis magna “. Riacquistò infine la sua sanità mentale e visse umilmente, rinunciando ai vecchi privilegi. Ma la morte non tardò a comparire ( 1482 ) a 42 anni. Van Gogh morì ancora più giovane, a 37 anni.

 

Da :

Giorgio T. Faggin, Hugo van der Goes, I Maestri del colore, Fratelli Fabbri Editori, 1963

Giorgio T. Faggin è stato professore all’Università di Udine, è noto per i suoi studi sui Fiamminghi

 

 

 

 

IL TRITTICO PORTINARI

 

 

Il Trittico Portinari è un dipinto olio su tavola (253×141 cm i pannelli laterali, 253×304 quelle centrale) di Hugo van der Goes, databile al 1477-1478 e conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze.

Il trittico, dedicato all’Adorazione dei pastori, venne dipinto a Bruges dal celebre pittore fiammingo su commissione del fiorentino Tommaso Portinari, banchiere a capo della filiale locale del Banco mediceo che visse per più di quarant’anni con la sua famiglia nella città oggi in Belgio. Le tavole vennero poi trasportate per nave fino a Pisa, con l’aiuto di Niccolò di Giovanni Capponi, su una nave che fece prima scalo in Sicilia, e successivamente risalirono l’Arno su imbarcazioni fino a Firenze, dove l’opera giunse il 28 maggio 1483. Fu issata all’altezza di Porta San Frediano da sedici uomini e trasportata alla chiesa di Sant’Egidio nell’Ospedale di Santa Maria Nuova, di antico patronato dei Portinari, con un corteo vigilato da Meo di Tingo, il messo dell’Arcispedale.

Sebbene a Firenze si conoscessero già opere fiamminghe ed avessero nel tempo ispirato a più riprese gli artisti locali, il Trittico era l’opera di maggiori dimensioni fino ad allora trasportata in città, ed ebbe un effetto di folgorante scalpore sulla scuola artistica locale. Ammiratissimo, talvolta citato fedelmente (come nell’Adorazione dei pastori di Domenico Ghirlandaio ed altre opere degli anni 1480), era ancora lodato da Vasari (che chiamò l’autore “Hugo di Anversa”) e Ludovico Guicciardini nel XVI secolo.

 

 

 

 

 

IL PANNELLO CHIUSO

 

 

Hugo van der Goes – Web Gallery of Art

 

 

 

 

 

Trittico Portinari incorniciato Van Der Goes Hugo

TRITTICO PORTINARI APERTO

 

 

 

Trittico Portinari (Particolare) Van Der Goes Hugo

TRITTICO PORTINARI – particolare

 

 

 

 

 

Trittico Portinari Van Der Goes Hugo

 

 

 

 

Trittico Portinari (Particolare) Van Der Goes Hugo

particolare

 

 

 

 

 Van Der Goes Hugo Trittico Portinari (Particolare)TRITTICO PORTINARI  — particolare

 

 

 

 

Trittico Portinari (Particolare) Van Der Goes Hugo

TRITTICO  — particolare

 

 

 

 

Trittico Portinari (Particolare) Van Der Goes Hugo

TRITTICO – particolare

 

 

 

 

Trittico Portinari (Particolare) Van Der Goes Hugo

TRITTICO  — particolare

 

 

 

 

Trittico Portinari (Particolare) Van Der Goes Hugo

TRITTICO — particolare

 

 

 

 

Trittico Portinari (Particolare) Van Der Goes Hugo

TRITTICO — particolare

 

 

 

 

Trittico Portinari (Particolare) Van Der Goes Hugo

TRITTICO  — particolare

 

 

 

 

Trittico Portinari (Particolare) Van Der Goes Hugo

TRITTICO – particolare

 

 

 

 

 

La natura morta – TRITTICO PORTINARI

 

 

 

QUASI TUTTE LE IMMAGINI SONO DA :

https://www.settemuse.it/arte_bio_V/van_der_goes_hugo.htm

 

 

IN QUESTO LINK DEGLI UFFIZI POTETE VEDERE MOLTO BENE I DETTAGLI DELL’OPERA

https://www.uffizi.it/mostre-virtuali/trittico-portinari#

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3 risposte a ( terza parte ) HUGO VAN DER GOES ( Gand, 1440 ca – Auderghem, 1482 ) – al fondo il link degli Uffizi con il Trittico: potete vedere molto bene i particolari

  1. ueue scrive:

    Che vita tormentata!

  2. ueue scrive:

    Che belli questi quadri. I visi di chi va ad adorare il Bambino sono molto realistici. La veste dell’angelo che svolazza ricorda un po’Caravaggio, per il contrasto tra luce e buio.

  3. ueue scrive:

    Bellissimi i particolari dei vasi di fiori!

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