A.N.P.I. Nazionale @Anpinazionale
Saluteremo Carlo Smuraglia alla Sala Alessi di Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, venerdì 3 giugno alle ore 16. La camera ardente sarà aperta, nello stesso luogo, dalle ore 9 alle 14:30.
FOTO : https://masterx.iulm.it/
Video,1 minuto — Sull’Ucraina e l’invio di armi- la 7 — Corriere.it
Carlo Smuraglia (Ancona, 12 agosto 1923 – Milano, 30 maggio 2022) è stato un politico, avvocato, accademico e partigiano italiano.
video- intervista di Gad Lerner a Carlo Smuraglia, 2022 — 35 minuti
NOI
PARTIGIANI
https://www.noipartigiani.it/smuraglia-carlo/
Noi, Partigiani. Memoriale della Resistenza italiana
Un grande racconto in prima persona della Resistenza.
La testimonianza di Carlo Smuraglia è raccolta in questo libro.
Con la Resistenza è cominciata una nuova epoca, la nostra. Il tempo tragico ed eroico che ha messo fine allo Stato fascista ha per protagonisti donne e uomini capaci della decisione estrema di conquistare anche con le armi una libertà per molti sconosciuta. Ma la memoria svanisce e gli errori della storia possono ripetersi. Insieme all’Anpi, Gad Lerner e Laura Gnocchi hanno costruito uno straordinario romanzo collettivo, frutto della raccolta senza precedenti di oltre quattrocento interviste filmate. Una corsa contro il tempo per dare voce ai partigiani che, tra l’8 settembre 1943 e la Liberazione, erano giovanissimi, adolescenti o addirittura bambini. È un tentativo di esplorare il mondo della loro scelta. Cosa passava per la loro testa? Come si erano formati i codici di comportamento, le idee, la visione del mondo, il loro “antifascismo esistenziale”? Molti venivano da famiglie in cui l’opposizione al regime risaliva agli anni venti. Altri, all’improvviso, l’8 settembre si rifiutarono di entrare nelle fila dell’esercito repubblichino. Ci fu chi andò in montagna da sedicenne, fuggendo da casa, e chi scelse l’attività clandestina all’insaputa dei genitori. Episodi drammatici, amori leggendari e dinamiche familiari si intrecciano in un racconto corale di malinconia ma anche di felicità, che riporta alla luce i valori civili fondamentali che oggi dobbiamo difendere, rinnovando la scelta compiuta dai partigiani, perché il fascismo non abbia un futuro.