FRANCESCO VIGNARCA, «Fino alla totale eliminazione delle armi nucleari», parole di Alexander Kmentt, ambasciatore austriaco presidente della Conferenza

 

 

TPNW – Il trattato per la proibizione delle armi nucleari, è il primo trattato internazionale legalmente vincolante per la completa proibizione delle armi nucleari, rendendole illegali, in un percorso verso la loro completa eliminazione. È stato adottato da una conferenza delle Nazioni Unite il 7 luglio 2017, aperto alla firma a New York il 20 settembre 2017; entrata in vigore il 22 gennaio 2021, ovvero 90 giorni dopo la ratifica di almeno 50 stati.

 

 

IL MANIFESTO DEL 24 GIUGNO 2022
https://ilmanifesto.it/fino-alla-totale-eliminazione-delle-armi-nucleari

 

«Fino alla totale eliminazione delle armi nucleari»

 

IL VERTICE DI VIENNA. Tpnw attualmente ratificato da 65 Paesi

Fino alla totale eliminazione delle armi nucleari» | il manifesto

Lanterne commemorative al Memorial per la pace di Hiroshima in Giappone – Koji Sasahara /Ap

 

Con queste applaudite parole Alexander Kmentt, ambasciatore austriaco presidente della Conferenza, ha concluso ieri il Primo incontro degli Stati Parti del Trattato di Proibizione delle armi nucleari. «Siamo venuti a Vienna per definire il lavoro dei prossimi anni, e c’è molto da fare. Ma in un momento in cui il multilateralismo e le politiche sulle armi nucleari stanno andando nella direzione sbagliata. Noi abbiamo puntato chiaramente nella giusta direzione adottando quella che forse è la più forte condanna delle minacce nucleari mai votata in una conferenza delle Nazioni Unite».

 

 

 

La atracción de la bomba atómica de Hiroshima, más popular que nunca

FOTO CNN

 

 

Senza grande ribalta in questi giorni il percorso verso un disarmo nucleare globale ha segnato passi concreti rilevanti, tanto che pure i tradizionalmente compassati diplomatici hanno parlato di decisioni «storiche» contro la spada di Damocle nucleare.

Adottati per consenso la Dichiarazione di Vienna «Il nostro impegno per un mondo libero da armi nucleari» e un Piano di Azione declinato in ben 50 punti: risultato straordinario raggiunto in tre giorni di lavoro in cui oltre 80 Stati e centinaia di organizzazioni della società civile hanno approfondito la questione, soprattutto a partire dalla prospettiva dell’impatto umanitario.

 

Paper lanterns float on the Motoyasu River in front of the Atomic Bomb Dome, part of a 70th anniversary remembrance of the attack on Hiroshima, August 6, 2015. Thomas Peter / Reuters

LANTERNE DI CARTA GALLEGGIANO SUL FIUME MOTOYASU DI FRONTE ALLA CUPOLA DELLA BOMBA ATOMICA ( ” MEMORIALE DELLA PACE ” ), UN EVENTO DURANTE LA CERIMONIA DEL 70° ANNIVERSARIO DELLA BOMBA DI HIROSHIMA, 6 AGOSTO 2015. FOTO : Thomas Peter / Reuters

 

 

 

 

Soddisfazione piena da parte della International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (che insieme al Comitato Internazionale della Croce Rossa avrà uno status consultivo) e del mondo scientifico, dalle cui analisi sono derivate molte delle scelte prese a Vienna.

In risposta alle minacce nucleari della Russia e ai crescenti pericoli di guerra nucleare la Dichiarazione condanna in modo inequivocabile «ogni e qualsiasi minaccia nucleare, sia essa esplicita o implicita e a prescindere dalle circostanze» e crea una nuova alleanza globale che si avvale del Tpnw e comprende sopravvissuti, Stati, scienziati, parlamentari, giovani e istituzioni finanziarie (come nella presa di posizione di oltre 35 fondi, guidati da Etica sgr, che hanno sottratto alla produzione di armi nucleari oltre 200 miliardi di dollari).

Dichiarazione di Vienna

«Condanniamo in modo inequivocabile ogni e qualsiasi minaccia nucleare, sia essa esplicita o implicita e a prescindere dalle circostanze»

Sono state prese decisioni chiave sulla creazione di un fondo fiduciario a sostegno delle persone colpite dalle esplosioni nucleari, sull’istituzione di un comitato consultivo scientifico, sulla fissazione di una scadenza di 10 anni per la distruzione delle armi nucleari e sull’allargamento del Trattato ad altri Paesi al fine di fermare l’insensata corsa agli armamenti nucleari.

 

 

UN UOMO PREGA DOPO AVER LASCIATO CADERE LE LAMPADE NEL FIUME MOTOYASU– Toru Hanai / Reuters

 

Il Piano d’azione sottolinea poi l’importante principio del «nulla su di noi, senza di noi» e garantisce che le persone più colpite siano maggiormente coinvolte nei processi decisionali.

Con Vienna il Tpnw dimostra buona salute e un cammino efficace, nonostante le critiche di chi lo ritiene inutile in quanto non ancora sottoscritto dalle potenze nucleari o addirittura «in contrasto» con altre norme di disarmo (accusa rigettata dalla Conferenza, che ha ribadito in particolare la centralità del Trattato di Non Proliferazione).

Purtroppo e nonostante la Risoluzione in Commissione Esteri votata da tutte le forze di maggioranza che chiedeva al Governo di valutare una presenza a Vienna, l’Italia non si è presentata.

Mancando l’occasione di un confronto costruttivo invece sperimentato da Germania, Belgio, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia… tutti Stati Nato o in qualche modo associati all’ombrello nucleare.

 

UN RAGAZZO FA CADERE UNA LAMPADA DI CARTA CON LA CANDELA ACCESA NEL FIUME DI FRONTE ALLA CUPOLA DELLA BOMBA ATOMICA  -Chris McGrath / Getty Images

NOTA :

Il Memoriale della pace (原爆ドーム Genbaku Domu?, lett. “Cupola della bomba atomica”) è un sito appartenente dal 1996 alla lista dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO che si trova a Hiroshima, in Giappone.
Il 6 agosto 1945, l’esplosione nucleare avvenne a pochissima distanza dall’edificio[1], che fu la struttura più vicina fra quelle che resistettero alla bomba. Questa costruzione rimase nello stesso stato in cui si trovava subito dopo l’attacco atomico, e viene oggi utilizzata come un monito a favore dell’eliminazione di ogni arsenale nucleare e un simbolo di speranza e pace.

 

Che invece oltre ad alcune scontate e prevedibili critiche hanno espresso la volontà di essere coinvolti in un percorso collettivo, in particolare a riguardo dei cosiddetti «obblighi positivi» cioè quei progetti di trasparenza, sostegno alle vittime e rimedio ai danni ambientali che possono migliorare la situazione internazionale legata all’armamento nucleare.

Scelte che anche l’Italia potrebbe fare già ora, come da sempre chiesto dalla società civile, e che anche il Parlamento ha suggerito come strada possibile al Governo.

 

COLOMBE BIANCHE SONO RILASCIATE NELL’ARIA COME SEGNO DI PACE DURANTE LA CERIMONIA- Buddhika Weerasinghe / Getty Images

 

 

«C’è molto fermento e siamo solo all’inizio: questa prima conferenza non è un punto di arrivo, ma l’inizio di molte azioni che cambieranno in meglio il futuro del nostro pianeta e di chi lo abita», ha dichiarato Daniele Santi presidente dell’associazione i Senzatomica, con Rete Italiana Pace e Disarmo promotrice dell’azione «Italia, ripensaci» con l’obiettivo un’approvazione del Trattato anche da parte del nostro Paese.

 

 

 

PRETI SCINTOISTI PREGANO ALL’ALBA DI FRONTE ALLA CUPOLA DELLA BOMBA ATOMICA–Thomas Peter / Reuters

 

 

Atteso a questa scelta da tutti gli Stati del Tpnw e dalla società civile che lo sostiene, come evidenziano in maniera potente le frasi conclusive della Dichiarazione di Vienna: «Non ci fermeremo finché l’ultimo Stato non avrà aderito al Trattato, l’ultima testata non sarà stata smantellata e distrutta e le armi nucleari non saranno totalmente eliminate dalla Terra».

* Coordinatore Campagne della Rete Italiana Pace e Disarmo

 

GENTE CHE PARTECIPA ALLA CERIMONIA E PREGA PER LE VITTIME DELL’ATTACCO–Chris McGrath / Getty Images

 

 

LE FOTO DELLA CERIMONIA SONO TUTTE DI :

http://america.aljazeera.com/articles/2015/8/6/hiroshima-marks-70-years-since-bomb.html

 

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1 risposta a FRANCESCO VIGNARCA, «Fino alla totale eliminazione delle armi nucleari», parole di Alexander Kmentt, ambasciatore austriaco presidente della Conferenza

  1. ueue scrive:

    E’ su questa linea che bisognerebbe insistere, soprattutto oggi, quando il pericolo di una guerra nucleare sembra più concreto e il disastro ecologico è già presente.

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