ANSA.IT — 25 SETTEMBRE 2022 di GIOVANNI INNAMORATI — ROMA : I PALAZZI DEL POTERE

 

 

PALAZZO DEL QUIRINALE, SEDE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

 

Palazzo del Quirinale sorge sull’omonimo Colle, per antonomasia il “più alto” dei sette storici colli dell’Urbe, ed è stato edificato nel 1587 per iniziativa di papa Sisto V, Felice Peretti, (“er Papa tosto” secondo la definizione del Belli), che ne fece la Reggia dei papi.
Casa Savoia ne fece la propria dimora, quando la Capitale del Regno fu trasferita a Roma, e nel 1946 divenne la sede della Presidenza della Repubblica. E’ qui, tradizionalmente nella Studio alla Vetrata, che il presidente Sergio Mattarella riceverà le delegazioni dei gruppi parlamentari per le consultazioni, necessarie per affidare incarico di Presidente del Consiglio, ed è al Quirinale che i ministri del futuro governo giureranno nelle mani del Capo dello Stato.

 

PALAZZO CHIGI, SEDE DEL GOVERNO

La sede della Presidenza del Consiglio si trova invece, dal 1961, in uno dei più bei Palazzi romani del tardo Rinascimento, Palazzo Chigi. In realtà l’edificio si deve all’iniziativa, nel 1578, degli Aldobrandini, che però nel 1657 lo vendettero al potente banchiere senese, Agostino Chigi. Fu poi sede dell’ambasciata di vari Stati (Belgio, Regno di Sardegna, Spagna, Impero austro-ungarico) prima di passare allo Stato Italiano nel 1916. Benché la sede del governo fosse al Viminale, nel 1922 Mussolini stabilì a Palazzo Chigi il proprio studio, e dal balcone all’angolo tra Piazza Colonna e via del Corso pronunciò i suoi primi discorsi, per poi scegliere Palazzo Venezia per i suoi comizi. Il 28 aprile 2013, durante il giuramento del Governo Letta al Quirinale, fuori da palazzo Chigi un uomo, Luigi Preiti, sparò contro due carabinieri, Giuseppe Giangrande e Francesco Negri, ferendo entrambi e una passante incinta.

 

Ma le elezioni politiche servono in prima battuta per scegliere i 400 nuovi inquilini di Montecitorio e i 200 di Palazzo Madama, da cui dipende con la fiducia la nascita del governo.

MONTECITORIO, SEDE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

Il primo ha una storia travagliata: iniziato da papa Innocenzo X, come dimora della famiglia Ludovisi, fu interrotto per mancanza di fondi per 30 anni. Un altro papa Innocenzo, il XII, riuscì a concluderlo nel 1696, stabilendovi la Curia Apostolica (i tribunali pontifici). Dal balcone della magnifica facciata di Carlo Fontana, venivano annunciati al popolo i numeri delle estrazioni del Lotto. Divenuta sede della Camera dei deputati nel 1870, l’edificio fu ampliato da Basile nel 1918, che inserì suggestivi elementi liberty, tra i pochi esistenti a Roma, come la bellissima Aula e il celebre Transatlantico.

 

 

PALAZZO MADAMA, SEDE DEL SENATO

Il curioso nome “Madama” del Palazzo che ospita il Senato, deriva da quello di Margherita d’Austria – soprannominata appunto Madama – moglie di Alessandro de Medici, da cui lo ebbe in usufrutto alla morte di questi nel 1537. L’edificio fu ripetutamente ritoccato fino al 1642. Dai Medici passò ai Lorena e nel 1755 allo Stato Pontificio che lo usò come sede del Governatorato e delle Finanze. “Madama” era chiamata dal popolino anche Violante Beatrice di Baviera, vedova di Ferdinando de Medici e ultima proprietaria del palazzo prima del passaggio ai Lorena nel 1731. Dopo Porta Pia ospitò subito il Senato del Regno e dal 1946 quello della Repubblica.

 

 Giovanni Innamorati- ROMA

I quattro Palazzi del potere, tra storia e curiosità

600 nuovi inquilini per Camera e Senato, il governo giura al Quirinale

 

ANSA.IT — 25 SETTEMBRE 2022

https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2022/09/24/i-quattro-palazzi-del-potere-tra-storia-e-curiosita_b8e1364a-519a-4bcf-b10d-fc78cb2ef887.html

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

1 risposta a ANSA.IT — 25 SETTEMBRE 2022 di GIOVANNI INNAMORATI — ROMA : I PALAZZI DEL POTERE

  1. DONATELLA scrive:

    Interessante e curiosa la storia dei “Palazzi del potere”, che complessivamente sembra sottolineare il continuo cambiamento ( forse apparente) della Storia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *