ANTONIO LIGABUE ( Zurigo, 18 dicembre 1899– Gualtieri, 27 maggio 1965 ) AD ASIAGO AL MUSEO ” LE CARCERI ” : ALCUNE OPERE+ altro

 

 

 

 

Museo "Le Carceri" - Musei AltoVicentino

MUSEO LE CARCERI DI ASIAGO
DA : https://www.museialtovicentino.it/museo/museo-le-carceri/

 

Il Museo Le Carceri è nato nel 2001, dalla ristrutturazione delle vecchie prigioni di Asiago. In disuso da decenni, la struttura è stata restaurata nel 2001, mantenendo praticamente inalterato il suo aspetto. Oggi questo spazio ospita numerose esposizioni d’arte. La sua conformazione interna, rimasta identica all’originale, consente di organizzare le mostre in modo originale, distribuendo le opere artistiche anche nelle stanze che un tempo erano le celle.

 

   

IMMAGINI DAL LINK SOPRA

 

 

FINO AL 30 OTTOBRE ( se non prolungata ) E’ APERTA UNA SPLENDIDA MOSTRA DI LIGABUE

 

 

 

Antonio Ligabue (nato Antonio Costa, poi Antonio LaccabueZurigo18 dicembre 1899– Gualtieri27 maggio 1965) è stato un pittore e scultore italiano, tra i più importanti del XX secolo.

 

FOTO DAL FACEBOOK DEL MUSEO — link sotto o sopra

 

 

 

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "MUSEO Le Carceri ASIAGO"

 

dal Facebook Museo ” Le Carceri “, Asiago : https://www.facebook.com/photo/?fbid=546910493888668&set=a.546910467222004

 

 

 

 

SEGUE DAL FACEBOOK DEL MUSEO ” LE CARCERI ” :

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=596366935609690&set=pb.100057091675255.-2207520000..&type=3

 

 

Cane setter [1958]
Olio su faesite, cm 19×16,5 

— presso Museo “Le Carceri”

LA SERIE DEI CANI DA CACCIA

Ligabue compone una serie di cani Setter, che spesso hanno le stesse caratteristiche: il cane si trova al centro del dipinto e viene dipinto finché si muove da destra verso sinistra. Le ambientazioni dei quadri, però, sono sempre diverse: in alcuni casi variano le stagioni, dove i papaveri tipici della stagione primaverile-estiva vengono sostituiti con le foglie caduche simboleggianti l’autunno. In altri casi, a variare è la località: sullo sfondo si intravedono delle case col tetto a punta molto pendente, che non si vedono sul Po, ma sono tipiche della Svizzera che è stato costretto a lasciare quando aveva 19 anni.

 

 

 

 

Vaso di fiori con farfalla e ape [1960]
Olio su tela, cm 55×45 

I VASI DI FIORI

C’è un’altra dimensione nell’animo di Ligabue, un desiderio di tranquillità, di riconoscimenti sociali, di ambienti borghesi e accoglienti. La serie di vasi di fiori è testimonianza di questo sogno, di questa ricerca. Sicuramente opere realizzate su commissione, nelle quali però traspare sempre la personalità di Antonio, la sua originalità.
In primo piano i fiori, di colore rosso, bianco e giallo, aperti e ben dettagliati, contornati da un segno scuro, che li stacca dallo sfondo inusuale. Il vaso è infatti collocato all’esterno, immerso in un prato folto di vegetazione ed esaltato dall’azzurro del cielo.
L’opera risulta inoltre arricchita dalla presenza di una mosca e di una farfalla, simbolo di vitalità e apprezzamento dell’opera appena realizzata.

 

PARENTESI SU ASIAGO — altre immagini della mostra in seguito ( basta saltare..)

 

Asiago-history

ASIAGO IN PROVINCIA DI VICENZA E’ AL CONFINE CON IL TRENTINO-ALTO ADIGE

 

 

Asiago - bellissimo panorama in autunno

ASIAGO IN QUESTA STAGIONE

 

Asiago (Sleghe in cimbro, pronuncia [‘zle:gə]) è un comune italiano di 6 386 abitanti ( dati novembre 2020)  della provincia di Vicenza in Veneto. Centro principale dell’altopiano dei Sette Comuni, al confine con il Trentino, fu un tempo capitale della Spettabile Reggenza dei Sette Comuni.

Asiago si trovava, dopo l’Offensiva di Primavera nella prima guerra mondiale, nella terra di nessuno e subì dei terribili bombardamenti che la rasero completamente al suolo.

 

Asiago church and first world war memorial monument during winter

 

È una nota località per il turismo invernale (in particolare per lo sci nordico) e il turismo estivo (escursionismomountain bike), la più importante dell’altopiano. Asiago lega inoltre il suo nome a prodotti caseari noti in tutto il mondo.

 

The village of AsiagoPIAZZA RISORGIMENTO

 

Asiago formaggio invecchiamento in fabbrica

FORMAGGI DI FATTORIA

 

Maturo formaggio. Immagine a colori

FORMAGGIO PRONTO PER MANGIARE

 

Monte Zebio

I BOSCHI INTORNO

 

Asiago cheese production, Caseificio Pennar, Asiago, Vicenza, Veneto, Italy, Europe

LA LAVORAZIONE DEL FORMAGGIO AL CASEIFICIO PENNAR, ASIAGO

 

 

The city center in Asiago, Vicenza, Veneto, Italy, Europe

IL CENTRO DI ASIAGO

 

Altopiano di Asiago (7 Comuni)

VISTA NOTTURNA DEI SETTE COMUNI

 

LIGABUE E LA MOSTRA AL MUSEO ” LE CARCERI “( continua ) 

link sempre dal Facebook del Museo

 

 

 

 

Cane con interno e grata [1954]

Olio su faesite, cm 42,5×62,3

IL RAPPORTO CON L’INTERNO

Ligabue realizza una grande quantità di cani, di solito su commissione. In questo caso, il ritratto del cane è stato trattato come era solito raffigurare i ritratti umani, inserendo dunque le caratteristiche carte da parati con tappezzerie geometrizzanti. Questo ricorda molto il lavoro sul colore creato dai Fauves, corrente artistica sviluppatasi in Francia agli inizi del secolo scorso, che crede che l’accostamento del colore debba in primis avere lo scopo di proiettarne lo stato d’animo dell’artista, separandolo dunque dal suo mero scopo descrittivo. Ma Antonio non li conosce.

A ciò, è interessante notare come il pelo dell’animale, così come gli occhi, la bocca e le fauci spalancate, sono stati dipinti in maniera molto dettagliata, riportando l’osservatore al sentimento di rabbia del volpino.

 

 

dettaglio del precedente

 

 

 

 

 

Leone [1958]
Matita su carta, cm 48×66 

— presso Asiago.

IL DISEGNO COME OPERA PRIMA

All’età di 14 anni Ligabue entra nell’istituto di Marbach, dove si distingue fin da subito per la sua abilità nel disegno.
Il disegno è quindi il primo approccio all’arte, ma non rappresenta assolutamente un abbozzo preparatorio o uno schizzo propedeutico ad una successiva opera. Per Ligabue, esso è un mezzo espressivo autonomo e distinto dalla pittura, dove i segni non seguono regole, sono liberi e istintivi, non sempre puliti, ma fortemente espressivi. Ligabue disegnava come dipingeva, rivolgendo l’attenzione al movimento e alla psicologia del soggetto rappresentato, rendendo alla fine la plasticità del corpo o la prospettiva del paesaggio ed evitando quindi quel senso di illustrazione. Nei disegni predilige la centralità del soggetto e la semplicità dello sfondo, accentuando così il senso di potenza o drammaticità emanato dalle figure.

 

 

Leonessa con zebra [1954-55]

Olio su faesite, cm 59,5×70,2

 

 

 

foto da un post– dettaglio

 

 

 

dettaglio – da un post

 

LA PASSIONE PER LE MOTO

Antonio era appassionato di moto. Adorava prendersi cura della sua collezione privata di moto Guzzi ed arrivò a possederne fino a nove in contemporanea, segno di un prestigio sociale raggiunto.

Con esse sfrecciava per le stradine di Gualtieri e Guastalla, guidando in alcuni momenti fino a Reggio Emilia. Non era raro vederlo trasportare le sue opere, magari appena eseguite e quindi ancora fresche. Creava appositamente delle forature con un cacciavite nelle quali inseriva corde di varie misure, che poi legava alle sue spalle come se l’opera diventasse il suo zainetto nuovo tutto da esibire.

Giraffe con paesaggio africano [1961]

Olio su tela, cm 80×100

 

 

sopra : dettagli

LA GIUNGLA IMMAGINATA

Antonio non è mai stato in Africa.

Ci si chiede dunque: dove avrà visto questi animali feroci?

La risposta in realtà è molto semplice, è dove li abbiamo visti quasi tutti noi: allo zoo durante il periodo svizzero ed al circo, quando una volta l’anno giungeva presso Gualtieri.

A questo, si aggiunge il particolare interessante della vegetazione, la quale prende spunto dai paesaggi che era solito frequentare. Assieme alle giraffe ed alle zebre, possiamo notare felci, fili d’erba, campi di grano, palme. Vegetazione proveniente dalla Pianura Padana e dalla Svizzera, ma che nella savana africana non è presente. Essa si mescola ad un altro tipo di fogliame, esotico ma prettamente inventato, che contribuisce a creare quell’atmosfera africana altrimenti impossibile da cogliere.

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1 risposta a ANTONIO LIGABUE ( Zurigo, 18 dicembre 1899– Gualtieri, 27 maggio 1965 ) AD ASIAGO AL MUSEO ” LE CARCERI ” : ALCUNE OPERE+ altro

  1. DONATELLA scrive:

    Bellissimi i quadri di Ligabue, ingenuamente feroci. L’apparente serenità di Asiago fa da sfondo a questo tumultuoso genio della pittura.

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