NOME ORIGINALE
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KI NI SU
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IN LINGUA MINOICA
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CULTURA
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MINOICA
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CIVILTA’ EGEA
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POPOLAZIONE STIMATA (ANTICHITA’)
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100.000
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DATA DELLA FONDAZIONE
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2.000 A.C.
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DATA DELL’ABBANDONO O DISTRUZIONE
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XIV SEC. A.C.
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INVASIONE DEGLI ACHEI DI MICENE ?
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DATA DELLA SCOPERTA/RISCOPERTA
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1878
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SCOPRITORE
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M. KOLOKANIROS
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SCAVI ARCHEOLOGICI
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1878
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POI SCAVI NEL 1900 FINO A OGGI
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ARCHEOLOGO /I
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M. KOLOKANIROS
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POI , NEL 1900, ARTHUR EWANS
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SITO ARCHEOLOGICO
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CNOSSO
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A 5 KM DA HERAKLION (CRETA) – AEROPORTO DI HERACLION
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UNESCO – PATRIMONIO DELL’UMANITA’
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PRINCIPALI MONUMENTI DA VISITARE
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BAGNI DELLA REGINA, AFFRESCHI, STANZA DEL TRONO, CORTE CENTRALE, SALA DELLE COLONNE, STRADA REALE, PORTICO DI NORD-OVEST.
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VEDUTA DEL PALAZZO DI CNOSSO — pinterest
Reconstrucció del palau de Cnossos
Palazzo– Pinterest
Cnosso o Knossos, sull’Isola greca di Creta, nei pressi della città di Heraklio, rappresenta il Sito Archeologico di maggiore importanza dell’Età del Bronzo, di tutto l’Egeo. Fu il più importante Centro della Civiltà Minoica e, il Palazzo di Cnosso, che secondo il mito, fu la Reggia-Labirinto del Re Minosse, costituisce, ancora oggi, un esempio imponente dell’Architettura Minoica e della grandezza di questa Civiltà. Eretto già nel Periodo Neolitico, venne ampliato verso il 2000 a.C. divenendo il florido centro della Cultura Minoica e della sua egemonia sull’Egeo. Il Palazzo di Cnosso seppur grandioso, è tutto ciò che resta della Città di Cnosso, una sorta di Cittadella Reale. Nel 1700 a.C., il Palazzo fu distrutto da un terremoto, forse provocato dall’ eruzione del vulcano di Thera (Santorini), per poi venire ricostruito ancora più sontuosamente, durante il Periodo Neopalaziale (1700-1500 a.C.). La decadenza di Cnosso e del suo grande Palazzo, iniziò nel 1450 a.C. con l’arrivo a Creta degli Achei di Micene. Gli scavi archeologici si devono in gran parte a sir Arthur Ewans che, nel 1900, coadiuvato dall’inglese D. Macenzie, riportò alla luce i resti del Palazzo, provvedendo anche a delle parziali ricostruzioni, oggi oggetto di critica, e al ricollocamento in situ di copie degli originali affreschi rinvenuti; lo stile delle pitture parietali è quello tipico in uso in quel periodo, in Egitto (visione di pseudo-profilo) a testimonianza degli scambi commerciali con l’Egitto Faraonico. La grandiosità del Palazzo di Cnosso, edificato senza un vero muro di cinta, attorno ad una Grande Piazza rettangolare, teatro dei “Giochi Taurini”, è l’esempio di una estensione planimetrica di 22.000 metri quadrati, con edifici a più piani sorretti dalle tipiche massicce colonne “inverse” in legno, di colore rosso, da innumerevoli stanze, tali da ricordare il mitico labirinto commissionato a Dedalo dal leggendario Re Minosse.
il palazzo di Cnosso::
Le anfore e le giare rinvenute nei magazzini del palazzo
https://www.tiqets.com/it/palazzo-di-cnosso-biglietti-l160232/
Ministero della Cultura e del Turismo Greco
Fig.4: Affresco (composizione di vari frammenti )
dall' ala sud del Palazzo di Cnosso. Forse un Re-Sacerdote. 1600-1500 a.C
Il principe dei Gigli . Il più importante affresco rinvenuto a Cnosso. La figura di un giovane, con copricapo elaborato decorato con gigli e piume di pavone. Presumibilmente un re-sacerdote, reso in bassorilievo, che con la mano sinistra si ipotizza stia tirando una creatura mitica ( sfinge, grifone, ecc.). Tarda età del Bronzo ( ca. 1550 a.C.). Corridoio della processione – Propilei meridionali – Ala Occidentale.
Affresco del "Bull-Leaping" ( bue mentre salta ), 1500-1400 a.C. dal Palazzo di Cnosso,
ora al Museo Archeologico di Heraklion
Affresco di un grifone.
Sala del Trono del Palazzo di Cnosso
AFFRESCO DEI DELFINI — PINTEREST
TESTO SOPRA :
http://www.luckyjor.org/sitocity/cnosso/pagcnosso.html
Storia del palazzo
Abitato già nel neolitico, divenne un florido centro della civiltà minoica verso il 2000 a.C., epoca della costruzione del grande palazzo che, privo di mura difensive, era sintomo dell’egemonia cretese sul mar Egeo.
Civiltà minoica è il nome dato alla cultura cretese dell’età del bronzo fiorita approssimativamente dal 2000 a.C. al 1450 a.C. (successivamente, la cultura micenea greca divenne dominante nei siti minoici dell’isola di Creta), questa civiltà, chiamata minoica in riferimento al mitologico re cretese Minosse, fu riscoperta tra il 1901 e il 1905, principalmente attraverso il lavoro dell’archeologo britannico Arthur Evans. La Creta minoica prese il suo posto storico, come disse Will Durant nel 1939, come “il primo collegamento nella catena europea”. La vantaggiosa posizione geografica dell’isola favorì il sorgere della prima civiltà mediterranea e di un fiorente impero marittimo che dal Mare Egeo controllava una rete commerciale che raggiungeva l’Egitto, la Fenicia (Libano), le regioni a nord del Mar Nero e l’Occidente tanto da esercitare una vera e propria talassocrazia.
PINTERST
Dorophoroi. Portatori di doni rituali, nella copia di parte dell’affresco della Processione. Propilei Meridionali. Ala Occidentale.
Portatori di vasi rituali ( Cup-bearers). Dettaglio di copia di una pittura facente parte del grande affresco della Processione. I frammenti del Rhytophoros (da rhytòn – vaso conico ), noto anche come Il Coppiere, furono i primi ad essere scoperti da Evans. Propilei meridionali – Ala Occidentale
Octopus. Affresco con Polipo, in esposizione nella Stanza delle copie. Piano Nobile del Palazzo di Cnosso. Ala Occidentale
Scimmia blu raffigurata in un paesaggio roccioso e floreale, con iris, edera, papiri e crocus. Il raffinato affresco ritrovato in una modesta casa, fece supporre ad Evans l’esistenza di un’alta qualità del livello di vita della classe media nella Creta minoica. Stanza delle copie degli affreschi minoici. Piano Nobile. Ala occidentale. Palazzo di Cnosso.
Una danzatrice
Signore in blu ( Ladies in blue). Tre figure femminili, a seno nudo e ornate con grazia. Stanza delle copie degli affreschi minoici. Piano nobile. Ala Occidentale.
Bull leapers ( Toreador ). Affresco con scena delle taurocatapsie di Cnosso: le gare atletiche più popolari dei Minoici. Vengono illustrate in successione le fasi della gara: presa del toro per le corna, il salto e l’atterraggio. le due figure femminili (bianche), indossano elaborati perizomi e stivali alti. la scena è ornata da fasce di ornamenti astratti ( motivi di roccia), in bianco, blu e rosso su sfondo blu chiaro ( ca. 1425 – 1300 Tardo minoico ). Stanza delle copie degli affreschi. Piano Nobile. Ala Occidentale.
Blue bird. Uccello azzurro ( dettaglio). Affresco con uccello raffigurato in paesaggio con rocce, rose selvatiche e iris. Una composizione a colori vivaci, libertà di contorni e pronunciato realismo. Di grande vitalità e al tempo stesso di tranquillità ed armonia. Stanza delle copie degli affreschi ( ca. 1550 A.c. Tarda età del Bronzo ). Piano Nobile. Ala occidentale.
L’affresco che Evans chiamò The Captain of the Blacks ( Il capo dei Mori). Un capitano minoico con un gonnellino giallo, ornato di copricapo e con delle frecce in mano, guida forse un gruppo ( se ne intravedono solo due) di uomini che vestono in modo simile ma sono di pelle scura ( elemento che darà adito a varie interpretazioni ). Ca. 1550 – 1550 a.C. Stanza delle copie degli affreschi minoici. Ala Occidentale.