LUIZ GONZAGA, ASA BRANCA — LUIZ GONZAGA -// – GILBERTO GIL

 

Asa branca è una canzone brasiliana, scritta dal duo Luís Gonzaga e Humberto Teixeira Cavalcanti, composta il 3 marzo 1947. Inizialmente cantata da Luiz Gonzaga e successivamente da vari artisti (FagnerCaetano Veloso, ecc.).

 

 

Xilogravura Lampião e Maria Bonita em Cores do Álbum Vida no Sertão de J. Miguel – 66x48

Lampião e Maria Bonita

https://www.armazemcoresdobrasil.com.br/

 

 

 

Il testo della canzone descrive la grande siccità che colpisce il nord-est del Brasile ( ” SERTAO ” ) , tale da obbligare all’emigrazione anche la colomba l’asa branca (“ala bianca” in italiano) che dà il titolo alla canzone. La composizione descrive il dolore dell’emigrante costretto ad abbandonare la sua terra nel nordest del Brasile per raggiungere le grandi città del sud San PaoloRio de Janeiro, lasciando a casa gli affetti e l’amore nella speranza di un futuro migliore vivendo di nostalgia in attesa dell’agognato ritorno.

 

 

 

Ala bianca
Quando vidi la terra ardere
Come un falò di San Giovanni
Domandai al Dio del Cielo, ahi,
Perché un così grande tormento?
Domandai al Dio del Cielo, ahi,
Perché un così grande tormento?

Che braciere, che fornace,
Neppure una pianta è rimasta
Per mancanza d’acqua ho perso il bestiame
È morto di sete il mio sauro

Per mancanza d’acqua ho perso il bestiame
È morto di sete il mio sauro

Persino l’ala bianca
È volata via dal sertão
Allora ho detto, addio Rosinha,
Tieni con te il mio cuore

Allora ho detto, addio Rosinha,
Tieni con te il mio cuore

Oggi lontano, di molte leghe
In una triste solitudine
Aspetto che torni a cadere la pioggia
Per ritornare al mio sertão

Aspetto che torni a cadere la pioggia
Per ritornare al mio sertão

Quando il verde dei tuoi occhi
Si spanderà nei campi
Io ti assicuro, non piangere, no,
Che tornerò da te,
Cuore mio.

Io ti assicuro, non piangere, no,
Che tornerò da te,
Cuore mio.

 

TRADUZIONE DA:
https://lyricstranslate.com/it/asa-branca-ala-bianca.html

 

TESTO ORIGINALE

Quando oiei’ a terra ardendoQual fogueira de São JoãoEu preguntei’ a Deus do céu, uaiPor que tamanha judiação?Eu preguntei’ a Deus do céu, uaiPor que tamanha judiação?

Que braseiro, que fornaia’Nenhum pé de prantação’Por farta’ d’água perdi meu gadoMorreu de sede meu alazãoPor farta’ d’água perdi meu gadoMorreu de sede meu alazão

Inté’ mesmo a asa brancaBateu asas do sertãoEntonce’ eu disse: adeus, RosinhaGuarda contigo meu coraçãoEntonce’ eu disse: adeus, RosinhaGuarda contigo meu coração

Hoje longe, muitas léguaNuma triste solidãoEspero a chuva cair de novoPra mim vortar’ pro meu sertãoEspero a chuva cair de novoPra mim vortar’ pro meu sertão

Quando o verde dos teus óio’Se espaiar’ na prantação’Eu te asseguro, não chore, não, viuQue eu vortarei’, viu, meu coraçãoEu te asseguro, não chore, não, viuQue eu vortarei’, viu, meu coração

CANTA :

GILBERTO GIL

https://www.youtube.com/watch?v=hJCPL2CsJVI

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *