Massimo @Misurelli77 – 16.25 + 15. 37 – 26 gennaio 2023 — grazie ! 1. Testo di Almirante, 1942 + 2. Liberazione di Auschwitz dall’Esercito russo, 27 gennaio1945

 

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Il 27 gennaio del 1945 l’Armata Rossa liberava il campo di concentramento di Auschwitz. Ricordatevi che la Russia non è Putin. Senza l’armata Rossa e i 20 milioni di morti Russi l’Europa non sarebbe stata liberata dai nazifascisti. Cialtroni! Ci vuole rispetto per i morti.

 

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3 risposte a Massimo @Misurelli77 – 16.25 + 15. 37 – 26 gennaio 2023 — grazie ! 1. Testo di Almirante, 1942 + 2. Liberazione di Auschwitz dall’Esercito russo, 27 gennaio1945

  1. DONATELLA scrive:

    Pensare che uno che scriveva quelle tremende sciocchezze sulla razza e la purezza del sangue ( con tutte le morti e le sofferenze che hanno provocato) abbia potuto sedere per anni nel Parlamento dell’Italia repubblicana fa pensare alla debolezza del nostro apparato statale e all’occultamento della memoria da parte di una fetta considerevole della cittadinanza.

  2. DONATELLA scrive:

    Chi si dimentica della storia è condannato a ripeterla: mi sembra che questa frase si adatti molto pericolosamente alla situazione politica che stiamo vivendo in Italia.

  3. DONATELLA scrive:

    “Mai più!” viene da dire vedendo le immagini atroci dei campi di concentramento. Io non credo che ci sia un ” mai più”. In questo stesso momento in cui scriviamo chissà in quanti posti del mondo gli uomini e le donne, perfino i bambini, vengono torturati, umiliati, uccisi. Nell’umanità si combattono pulsioni diverse, tra cui anche il sadismo, la voglia di uccidere, il desiderio di potere senza limiti. Ne abbiamo esempi, purtroppo, tutti i giorni. L’unica possibilità è di combattere questi mostri dentro di noi e fuori di noi. La nave piena di immigrati, che hanno sofferto torture, soprusi, guerre terribili e che viene mandata nel porto più lontano possibile per fare soffrire ancora un po’ di più questa povera gente è un esempio di come il sadismo sia una realtà ben precisa e venga esercitato da chi sente il potere in maniera orgasmica. Non diciamo “mai più” di fronte al mostro che alberga in noi, perché siamo smentiti dai fatti che avvengono quotidianamente. Il pericolo è dentro all’umanità: scegliere il bene è frutto di un lavoro paziente di persone e di popoli, è sicuramente un difficile punto di arrivo ma ineludibile se vogliamo, per noi e per chi verrà dopo di noi, una vita decente.

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