In occasione dei 100 anni compiuti da Henry Kissinger (27 maggio 2023) pubblichiamo questo estratto dalla puntata di Mappa Mundi “La guerra russo-americana. Putin e Kissinger la stranissima coppia” dell‘8 luglio 2022, in cui approfondiamo il dibattito innescato da Kissinger sulla guerra in Ucraina e la figura dello statista e analista americano e il suo particolare rapporto con Vladimir Putin.
In studio Lucio Caracciolo e Alfonso Desiderio, in collegamento Federico Petroni.
Ordine mondiale
Mondadori, 2017
Un ordine mondiale veramente globale, cioè un assetto delle relazioni internazionali riconosciuto e condiviso da tutti gli Stati, non è mai esistito nella storia, perché le diverse civiltà hanno sempre considerato la propria cultura e le proprie leggi le uniche universalmente valide. Così ogni epoca è stata caratterizzata dalla supremazia di una o più potenze egemoni che hanno cercato di imporre, nelle rispettive zone d’influenza, il proprio modello di organizzazione politica e statuale, con esiti più o meno duraturi, ma comunque sempre transitori. Lo dimostra l’attuale sistema unipolare a guida statunitense, affermatosi ormai da un quarto di secolo, che dopo aver tentato di esportare su scala planetaria i principi della democrazia e del libero mercato, sembra avviato verso un inarrestabile declino. Ad affermarlo non è un politologo estremista e antioccidentale, bensì Henry Kissinger, che del potere americano e della “vittoria” sull’Unione Sovietica nella guerra fredda è stato uno dei maggiori artefici, nelle vesti di consigliere per la Sicurezza nazionale e di segretario di Stato. Per giungere a questa conclusione e per scrutare nuovi possibili scenari, Kissinger rivisita momenti cruciali della storia mondiale del secondo dopoguerra, riflette sul futuro dei rapporti tra Stati Uniti e Cina, esamina le conseguenze dei conflitti in Iraq e Afghanistan, analizza i negoziati nucleari con l’Iran, le reazioni dell’Occidente alla Primavera araba e le tensioni con la Russia.
NOTA :: Brzezinski, un nome pronunciato da Caracciolo in relazione a Kissinger
Zbigniew Brzezinski (Varsavia, 28 marzo 1928 – Falls Church, 26 maggio 2017) è stato un politico e politologo polacco naturalizzato statunitense, consigliere per la sicurezza nazionale durante la presidenza di Jimmy Carter, dal 1977 al 1981. Si è distinto nel mondo accademico per le sue analisi politiche e la sua conoscenza dell’Europa e dell’URSS. Infatti, è considerato uno dei maggiori esperti di politica internazionale, con particolare riferimento ai rapporti con l’Unione Sovietica.
Nel 1956 scrive con Carl J. Friedrich Totalitarian Dictatorship and Autocracy in cui si introducono 6 misure per distinguere il totalitarismo:
- un partito unico di massa guidato da un capo;
- un’ideologia cui consacrarsi ciecamente;
- il monopolio della forza bruta, degli strumenti di polizia e della lotta armata;
- il controllo centralizzato dell’economia;
- la penetrazione dello Stato-partito in ogni settore della società e in ogni dimensione della vita quotidiana;
- il monopolio da parte del partito dei mezzi di comunicazione di massa di propaganda.
Gli elementi (5) e (6) costituiscono la novità del totalitarismo: non si propone tradizionalmente di controllare solo la politica, ma in aggiunta di trasformare anche le coscienze individuali.
https://it.wikipedia.org/wiki/Zbigniew_Brzezinski
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PER CHI AVESSE TEMPO.. E VOGLIA :
video, 30 min. ca
La guerra russo-americana. Putin e Kissinger la stranissima coppia – Mappa Mundi – 7 Giugno 2022
Lucio Caracciolo e Alfonso Desiderio. In collegamento Federico Petroni
La nostra generazione ( come dice Caracciolo) ha dato per scontata la pace. Purtroppo non è così.