TIGRAN OHANYAN ( EREVAN, ARMENIA, 1994 )
Pietà, Signore, Di me dolente, Signor Pietà.
Se a te giunge il mio pregar, Se a te giunge il mio pregar.
Non mi punisca, non mi punisca,
Non mi punisca Il tuo rigor, il tuo rigor.
Pietà, Signore, pietà, Signore, Non mi punisca, non mi punisca
Non mi punisca, non mi punisca
Il tuo rigor, pietà, Signore,
Non mi punisca, non mi punisca Il tuo rigor, il tuo rigor.
Meno severi Clementi ognora,
Clementi ognora Volgi i tuoi sguardi,
Volgi i tuoi sguardi, Volgi i tuoi sguardi Sopra di me.
Non fia mai Che nell’inferno
Io sia dannato
Nel fuoco eterno Dal tuo rigor, dal tuo rigor.
Pietà, Signore, Di me dolente, Signor pietà.
Se a te giunge il mio pregar, Se a te giunge il mio pregar.
Non mi punisca, non mi punisca,
Non mi punisca Il tuo rigor, il tuo rigor.
Pietà Signore, pietà Signore, Non mi punisca,
Non mi punisca Il tuo rigor, pietà, Signore,
Non mi punisca, non mi punisca Il tuo rigor, il tuo rigor
Credits
Writer(s): Alessandro Stradella, Giuseppe Cristiani
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da :
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ALESSANDRO STRADELLA
Antonio Alessandro Boncompagno Stradella (Bologna, 3 luglio 1643 – Genova, 25 febbraio 1682) è stato un compositore italiano di epoca barocca.
– Questa immagine è resa disponibile dalla biblioteca digitale Gallica
— segue nel link in fondo-
da cui riporto questa parte:
All’inizio del 1678 si trasferì a Genova, dove fu accolto nella casa del nobile Franco Imperiali Lercaro, che insieme ad altri patrizi genovesi sovrintendeva al teatro del Falcone. Per questo teatro Stradella compose l’opera La forza dell’amor paterno, rappresentata nel novembre 1678, cui seguì nel carnevale 1679 Le gare dell’amor eroico, entrambe su libretto di Nicolò Minato. Per la stessa stagione di carnevale 1679 compose anche la commedia per musica Il Trespolo tutore, su libretto di Giovanni Cosimo Villifranchi, tratto da una commedia di Giovanni Battista Ricciardi.
Da Genova continuò a mantenere i contatti con Roma: nel maggio 1681 aveva ultimato la musica dell’opera Il moro per amore su commissione del principe romano Flavio Orsini, autore del libretto; l’opera però, a quanto pare, non fu mai eseguita.
Nel giugno 1681, in occasione delle nozze di Carlo Spinola e Paola Brignole, compose il cosiddetto Barcheggio, una serenata per tre voci e strumenti, eseguita sul mare davanti a Genova con il pubblico di nobili disposto su numerose barche. Per l’estate 1681 compose anche un’«operetta di cappa e spada di sei personaggi, da fare in villa e in mare», commissionatagli da alcuni nobili genovesi,[7] della quale non si conosce il titolo.
Il 25 febbraio 1682 Stradella fu assassinato in Piazza Banchi a Genova, forse su mandato del nobile Giovan Battista Lomellini, che sospettava una relazione tra la sorella e il compositore, che le impartiva lezioni di musica. Il nobile genovese fu poi prosciolto dall’accusa per insufficienza di prove.
https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Stradella
“Signore, pietà”: è un’invocazione che nasce dal profondo del nostro animo, anche se ci rivolgiamo all’ignoto.