Terra e Acqua e Vento non c’era tempo per la paura
nati sotto la stella quella più dolce della pianura
Avevano una falce e mani grandi da contadini
e prima di dormire un “padre nostro” come da bambini
Sette figlioli sette di pane e miele a chi li do
Sette come le note una canzone gli canterò
E Pioggia e Neve e Gelo e fola e fuoco insieme al vino
e vanno via i pensieri insieme al fumo su per il camino
Avevano un granaio e il passo a tempo di chi sa ballare
di chi per la vita prende il suo amore e lo sa portare
Sette fratelli sette di pane e miele a chi li do
Non li darò alla guerra all’uomo nero non li darò
Nuvola Lampo e Tuono non c’è perdono per quella notteche gli squadristi vennero e via li portarono coi calci e le botte
Avevano un saluto e degli abbracci quello più forte
Avevano lo sguardo quello di chi va incontro alla sorte
Sette figlioli sette sette fratelli a chi li do
ci disse la Pianura questi miei figli mai li scorderò
Sette uomini sette sette ferite e sette solchi
ci disse la pianura i figli di Alcide non sono mai morti
In quella pianura da Valle Re ai Campi Rossi
noi ci passammo un giorno e in mezzo alla nebbia
ci scoprimmo commossi
da : ROCKIT:IT
https://www.rockit.it/modenacityramblersmcr/canzone/la-pianura-dei-sette-fratelli/235313
2a edizione, 1971
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Non riesco a nemmeno ad immaginare il dolore di quella famiglia. Anni fa avrei pensato di più all’aspetto eroico, alla bandiera di una resistenza profonda al fascismo. Oggi penso di più al dolore immenso e irrecuperabile e mi chiedo il perché.